V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
FantaskiNews |
Inviato - 13 feb 2015 : 10:19:55 Roda: "I risultati non ci aiutano, ma c'è fiducia" di Vittorio Savio
 All'indomani della deludente prestazione della squadra azzurra anche nel gigante femminile della rassegna iridata a Beaver Creek, il presidente Fisi Flavio Roda cerca di gettare acqua sul fuoco delle polemiche che inevitabilmente si stanno sollevando da più parti. Dopo otto gare di questi mondiali sulle nevi del Colorado l'Italia vede il suo medagliere ancora fermo a quota zero. Sono nove le nazioni andate a medaglia in questo mondiale, tutte le principali squadre del circo bianco, eccezione fatta proprio dell'Italia. Quello che pesa però in questo momento non certo felice per il nostro sci in terra statunitense sono anche i piazzamenti deludenti complessivi degli azzurri. Al momento possiamo contare solo sull'8/o posto di Daniela Merighetti in discesa e di Francesca Marsaglia in combinata alpina, il 10/o posto di Dominik Paris sempre nella combinata e quello di Elena Curtoni nel super-g di apertura. "I risultati non ci aiutano però penso in questo momento dobbiamo restare tutti vicini ad atleti tecnici e non perdere la calma - ha dichiarato il presidente Flavio Roda al termine del gigante donne - Tutto lo staff e tutti devono sapere che da parte mia c'è la massima fiducia in loro. Vorrei che nessuno caricasse di troppa responsabilità gli atleti impegnati nelle prossime gare ai Mondiali. Questo è il messaggio che mi sento di voler trasmettere a tutta la squadra in vista degli ultimi appuntamenti a Beaver Creek". Restano ancora tre gare a questi mondiali, il gigante maschile di oggi e i due slalom speciali. Obiettivamente l'unica possibilità concreta di medaglia o di medaglie potrebbe arrivare proprio nell'ultima gara del programma iridato, lo slalom speciale maschile di domenica 15 febbraio, dove possiamo schierare almeno tre atleti in grado di puntare concretamente ad un podio: Stefano Gross, Patrick Thaler e Giuliano Razzoli. Come già accaduto in occasione dell'Olimpiade del 2010 a Vancouver - anche se lì i piazzamenti nel complesso erano stati decisamente migliori di quelli odierni - dovremmo forse attendere l'ultimo giorno per vedere cancellato quello zero dalla casella delle medaglie? Noi speriamo proprio di no, soprattutto per atleti e tecnici azzurri che hanno passato questi due anni a prepararsi e sacrificarsi per ben figurare a questa rassegna iridata. Certo è che quando si ritornerà a casa, indipendentemente da quello che andremo a raccogliere in queste ultime giornate di mondiale, con calma bisognerà sedersi ad un tavolo e analizzare quanto accaduto, mettendo da parte certi personalismi. Bisognerà cercare di trovare per quanto possibile le giuste soluzioni, per iniziare un lavoro proficuo in vista del prossimo appuntamento, quello del mondiale di St.Moritz 2017. |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
franz62 |
Inviato - 17 feb 2015 : 07:10:05 Tutti temi interessanti..diciamo che da 40 anni son sempre quelli nella sostanza (più indietro non posso andare che son giovane ) quindi non c'è da aspettarsi nulla, Roda può restare o andarsene che nella sostanza cambia nulla. |
merenda |
Inviato - 16 feb 2015 : 22:46:52 Ancora tre anni di Roda alla guida della Fisi, e quanto di buono c'è rimasto nello sci, sparirà del tutto. |
Hatfjell |
Inviato - 16 feb 2015 : 09:50:16 Il direttore di Race Ski Magazine chiede le dimissioni di Roda nel suo editoriale. Naturalmente Roda non se ne andrà (come non se ne andò dopo le zero medaglie di Torino 2006) e lo sci continuerà ad essere in mano lla stessa gente di sempre.
"Il presidente della FISI, specialmente dopo il rinnovo delle cariche dell’ultima assemblea, ha agito da DT dello sci alpino. Ha preso molte decisioni di natura tecnica e durante il Mondiale ha espresso la sua posizione attraverso i comunicati stampa federali con valutazioni sulle scelte degli allenatori.
STRUTTURA DECAPITATA - Ma possiamo andare indietro di qualche mese. Tra maggio e giugno Roda ha decapitato una struttura che stava lavorando da anni e che aveva portato medaglie iridate e olimpiche, decidendo in prima persona di tagliare alcuni allenatori. Esempi? Parliamo di Claudio Ravetto, messo alla porta ‘reo’ di volersi occupare dello sci alpino senza ingerenze nelle scelte del presidente o del consiglio federale. Parliamo anche di Jacques Theolier, lasciato per strada senza nemmeno un preavviso. Non stiamo a discutere se i predecessori siano meglio degli attuali tenutari dei vari ruoli e nemmeno lo vogliamo affermare, ci limitiamo a sottolineare che sono state fatte delle scelte. Questo è degno del massimo rispetto, in fondo chi riveste ruoli di responsabilità è tenuto a farlo. Però nello sport, nel lavoro e nella vita chi prende una decisione deve assumersene la responsabilità. C’è sempre un prezzo da pagare, sarebbe troppo comodo se no. Un direttore tecnico che porta a casa ‘zero tituli’ ad un Mondiale, nella celebre frase di José Mourinho, deve lasciare il proprio incarico. Per cui il messaggio è chiaro: se Flavio Roda fosse coerente con il suo operato, dovrebbe rassegnare le dimissioni al termine di questo disastroso Mondiale, in cui hanno vinto medaglie l’Austria (una caterva), Stati Uniti, Slovenia, Svizzera, Canada, Svezia, Germania, Norvegia, Francia e Repubblica Ceca. E in cui noi non ci siamo mai nemmeno arrivati vicini. Insieme a lui dovrebbero farlo le persone designate a gestire l’area tecnica dello sci alpino.
L’ESEMPIO DEL CALCIO - Spesso il calcio viene additato come esempio da non seguire. Dopo l’eliminazione a Brasile 2014 (qualche ora dopo) il presidente federale Giancarlo Abete si è dimesso, accompagnato dal commissario tecnico Cesare Prandelli. E allora prendiamo esempio. Dimissioni immediate, dunque, e FISI da rifondare. Ma da rifondare per davvero e questo messaggio va dritto al presidente del CONI Giovanni Malagò.
RIFONDARE LA FEDERAZIONE - Qualche punto su cui basare la riforma? Un presidente che faccia il presidente e che si occupi di pubbliche relazioni con le istituzioni, che svolga un ruolo di rappresentanza. Un amministratore delegato moderno con autonomia d’azione che si preoccupi del funzionamento della struttura, con stipendio e bonus commisurati alla crescita del fatturato dell’azienda FISI. Valore alla tessera federale: un tesserato, un voto all’assemblea, meglio se on-line. Basta con gli scambi di favori, i pacchetti di deleghe, con le cariche blindate, decise nelle cene pre-elettorali dai soliti noti. Spostare drasticamente il tiro sull’attività giovanile e degli sci club, rivoluzionando il calendario e l’impostazione delle categorie, per privilegiare la crescita tecnica e umana generale dei giovani sciatori e non i risultati nel breve e nell’immediato.
SENIOR E COMITATI - Valorizzare una volta per tutte la categoria Senior: il nostro è l’unico sport non praticato seriamente nella fascia tra i venti e i trent’anni, se non dai professionisti. Resettare la suddivisione territoriale dei Comitati che ricordano tanto Regioni e Province nella politica. Andiamo avanti? Ci sarebbero un’infinità di altri temi da affrontare, anche con una certa urgenza. Il rapporto con la scuola, la promozione dell’attività, il famoso ‘fare sistema’ con gli operatori turistici e i produttori di attrezzatura… E molto altro. Però ci vuole un presidente vero e non un direttore tecnico dello sci alpino travestito da presidente (o viceversa). Specialmente se questo non porta nemmeno una medaglia, come già successo a Torino 2006 quando i soldi c’erano e la carica, almeno, era ufficialmente quella". |
sellata |
Inviato - 15 feb 2015 : 23:42:35 Azzeramento immediato dei quadri tecnici...qua bisogna tirare una riga e ripartire da zero.
Lo sci italiano in Colorado ha decretato la sua fine, dimostrando l'imbarazzante mediocrita e impreparazione(tecnica e mentale) di atleti e tecnici che si è presentata all'appuntamento che contava in condizioni imbarazzanti. |
Katunga |
Inviato - 15 feb 2015 : 18:13:30 Semplice il calcio è molto più macchinoso, tante nazioni iscritte, due anni di qualificazione per un mese di gare. Ovvio che non li puoi fare ogni due anni. Tieni però presente che si alternano con i campionati continentali che nello sci non ci sono, quindi ogni due anni c'è una competizione importante. |
lbrtg |
Inviato - 15 feb 2015 : 12:07:27 Sulla frequenza dei mondiali, sono completamente d'accordo. Se non l'hanno ancora fatto "quelli del calcio", non capisco perchè abbiano dovuto farlo quelli della FIS. |
quilodico |
Inviato - 15 feb 2015 : 10:42:58 | Hundschopf ha scritto:
Io non credo che se uno va male a Kitz e bene ai Mondiali, a due settimane sole di distanza, sia perché ha impostato la preparazione al millesimo sull'appuntamento iridato o perché non si è impegnato con tutte le proprie forze fisiche e mentali a Kitz. Se sei in forma a Vail, eri in forma anche a Kitz; e se sei un campione ti impegni al massimo in tutte e due le gare. Semplicemente è capitato che gli azzurri siano andati bene a Kitz e male a Vail. Questione di sci, o di neve, o di caratteristiche della pista, non so; ma non credo sia stata una questione di preparazione o di istinto vincente. Le discesiste americane hanno dominato a L.Louise in dicembre e fallito completamente il mondiale di casa, l'appuntamento che per loro era sicuramente e di gran lunga il più importante dell'annata. Quello che mi rende difficoltoso capire il senso dei Mondiali di sci è proprio questo: in fondo i mondiali sono come una qualsiasi tappa di Coppa del mondo, valgono di più solo perché "per legge" si è deciso così. Partecipano gli stessi sciatori della Coppa, le piste non sono in genere più difficili delle più difficili del circuito, non sono più lunghe o più faticose. I Mondiali di ciclismo sono la gara più lunga della stagione e l'unica dove si corre con squadre nazionali. I mondiali di atletica forse sono l'unica occasione nella quale tutti i migliori gareggiano insieme. Ma nei mondiali di sci gli atleti e le piste sono fondamentalmente quelle della coppa del mondo, e lo stato di forma degli sciatori è fondamentalmente quello delle gare di coppa di fine gennaio o fine febbraio. Perciò, va bene, diamo pure più clamore mediatico a queste gare di Vail, ma mi sembra ingiusto dare molto più peso a una gara mondiale che a una gara di coppa, figuriamoci dargli più peso che all'intera stagione di coppa. Parere personale, naturalmente
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completamente d'accordo. Faccio fatica a capire il senso della manifestazione "mondiali di sci". E aggiungo una cosa: la decisione, presa a suo tempo, di raddoppiarli facendoli ogni due anziché quattro anni li ha pure inflazionati, rendendoli meno memorabili e "unici". |
roccaraso |
Inviato - 15 feb 2015 : 09:29:49 diversamente onesto intellettualmente! |
franz62 |
Inviato - 13 feb 2015 : 20:15:40 Diversamente politico.. |
didibi |
Inviato - 13 feb 2015 : 19:58:39 L'ho pensato anch'io ma siccome oggi e venerdì e siamo tutti più rilassati in vista del fine settimana volevo soprassedere  |
roccaraso |
Inviato - 13 feb 2015 : 18:13:24 Roda:" soprattutto per atleti e tecnici azzurri che hanno passato questi due anni a prepararsi e sacrificarsi per ben figurare a questa rassegna iridata..." io sono un po' fissato sulla differenza tra frasi che significano o non significa nulla.
questa affermazione significa che due anni fa è stata iniziata una preparazione che puntava a questi mondiali? due anni fa? con le olimpiadi di mezzo? e no dai...Roda per favore dai |
Umberto |
Inviato - 13 feb 2015 : 16:36:21 A mio parere c'è solo una gara che può superare mondiali e olimpiadi per gli atleti... ed è la discesa di Kitz... e lo deduco dal fatto che in coppa del mondo gli atleti ridono e scherzano invece in questi eventi quanto stress e tensione hanno addosso??? evidentemente sentono queste gare di più rispetto a una di coppa del mondo...
Vincere Adelboden, Gran Risa, Schladming, Kitz, Wengen è sicuramente un sogno per tutti gli atleti... io sinceramente non so se baratterei una vittoria a Kitz in Dh per una medaglia d'oro alle olimpiadi... probabilmente no, forse se fossi austriaco...
in effetti da fuori, con gli occhi del tifoso, le rassegne iridate e olimpiche possono sembrare poco diverse da un week end di coppa... ma nella sostanza non è così.
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Fairyking |
Inviato - 13 feb 2015 : 16:18:33 beh ma la singola gara sullo stesso tracciato forse no... ma io intendevo il confronto tra singole gare di mondiali e olimpiadi con l'intera Coppa. E il paragone fra il peso sportivo specifico di vincere una coppa generale ed un oro olimpico o mondiale. Per me c'è una bella differenza. a parte che poi vincere a Kitz in discesa e vincere su un pista normale da discesa di un evento iridato a volte non sempre all'altezza, non c'è paragone, ma è u altro discorso però...
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GRINGO |
Inviato - 13 feb 2015 : 16:03:25 Per me le gare dei mondiali hanno poca piu' importanza di quelle di coppa del mondo ma perdere tira il c..o a tutti ma vanno interpretati con la giusta importanza che meritano. Sono daccordo con Franz quando dice che complessivamente la stagione fino ad ora non è male, poteva andare molto peggio. In coppa siamo partiti abbastanza male poi ci siamo ripresi con diversi podi e ottimi piazzamenti sia con i maschi che con le femmine. Detto questo confermo la mia delusione non tanto perche' siamo a un mondiale quanto perche' in otto gare il miglior piazzamento e' un 8 posto, se fossero state 8 gare di coppa del mondo sarebbe stata la stessa cosa, penso che è da una vita che in 8 gare di seguito il massimo che riusciamo a fare e' solo un 8 posto. Poi volevo parlare delle dichiarazioni di Roda che dice di stare vicini a tecnici e atleti quando secondo me i primi responsabili sono i dirigenti con lui in testa e per responsabilita' non intendo sicuramente le pessime prestazioni e soprattutto gli atteggiamenti in gara degli atleti (vedi la Moelgg ieri), quanto l'incapacita' o la troppa capacita' (questo non lo so e lo lascio dire a chi ne sa piu' di me) di intervenire ed evitare figure di m...a tipo il team event, Brignone che non fa il superg, Irene Curtoni che lascia un posto vuoto in slalom, contingente non riempito. |
kaiser |
Inviato - 13 feb 2015 : 15:44:56 mmmmm per noi appassionati vale sicuramente di + una vittoria a Kitz che una ai mondiali di Vail.... senza dubbio..... ma per gli sponsor? Non so....... la stessa gara sulla uccelli da preda - nome tanto amato da Franz non tanto per la preda ma per il resto  - circa due mesi fa ha lo stesso seguito in termini di media di quelle di questi giorni? |
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