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FantaskiNews |
Inviato - 28 feb 2010 : 08:52:44 Oro per Razzoli in slalom, rotto l''''incantesimo di Vittorio Savio
VANCOUVER 2010
Rotto finalmente l'incantesimo: l'Italia dello sci alpino al maschile torna su un podio olimpico. Era da Lillehammer '94, che non lo faceva. Da Albertville '92 però che non vinceva un oro (Tomba - in gigante). Ma bisogna risalire fino a Calgary '88, 22 anni fa (oro in slalom sempre di Tomba,) per ritrovare un azzurro sul gradino più alto del podio nello slalom; ed anche allora la data era la stessa: il 27 febbraio. Se poi il pettorale è il 13, abbiamo chiuso il cerchio. "Razzo" di nome e di fatto. Ci voleva, infatti, un razzo per andare veloce su una neve più idonea ad una gara di sci nautico che alpino. Giuliano Razzoli di Villa Minozzo in provincia di Reggio Emilia si mette al collo questo oro meritatissimo dopo due manche dominate, mentre i co-protagonisti sul podio si sono scambiati tra prima e seconda manche. Si sa però, una rondine non fa primavera. La medaglia di Razzoli, per quanto pregiata, non può cancellare il mezzo flop della spedizione azzurra a questi Giochi. lo può solo addolcire. Uno slalom corso in condizioni ambientali tutt'altro che ideali: neve mista ad acqua, nebbia e pista ormai ridotta ad una salina per quanto solfato è stato sparso in pista in questi giorni. E poi si parla di Giochi ecologici... Razzoli, domina entrambe le manche, e si mette alle spalle l'eterno Ivica Kostelic, mentre il bronzo va allo svedese André Myhrer Restano fuori dal podio gli austriaci: quarto Benjamin Raich (olimpiade magra per lui), quinto Marcel Hirscher e decimo Reinfried Herbst (il vincitore di quattro slalom quest'anno). In classifica, sesto finisce lo sloveno Valencic (secondo al termine della prima manche), mentre il nostro Manfred Moelgg conclude settimo. E' uscito nella seconda manche anche Patrick Thaler, dopo l'uscita nella prima di Christian Deville. Si chiude così l'Olimpiade di Vancouver dello sci alpino e si torna alla coppa del mondo: prossimo appuntamento, il penultimo prima delle finali di Garmisch, quello con la velocità (1 discesa ed un 1 super-g) a Kvitfjell in Norvegia, sabato e domenica prossimi. |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
apreski |
Inviato - 05 mar 2010 : 20:46:46 Purtroppo Bruno credo sia propio così.. |
franz62 |
Inviato - 03 mar 2010 : 22:04:17 Concordo sia con il messaggio di apreski sia con la considerazione di Bruno. |
brunodalla |
Inviato - 03 mar 2010 : 21:57:11 | apreski ha scritto:
Franz 62 non riesco a capire quel continuo "mezzo "(mezzo uomo volevi dire anche?forse mi conosci?) nei miei confronti, spero non sia offensivo perchè fino a prova contraria io non ho offeso nessuno. Adessso cerco di spiegarmi meglio poi chiudo, rovesciando la medaglia. Se ci sono, ma a quanto pare non ce ne sono più ragazzi che hanno voglia di sciare o di fare atletica o il tennis o altri sport, perchè invece di rendergli la vita più difficile, dovendo necessariamente rivolgersi a srutture esterne pagando fior di quattrini, non si agevolano creando una scuola diversa che vada incontro alle esigenze di quelle famiglie che vorrebbero che i loro figli facessero qualsivoglia attività sportiva "seria" che non sia il quadrato svedese" ?dal mio punto di vista sarò noioso lo sport dovrebbe essere fatto nelle scuole(per chi ne ha voglia) come diceva il mio amico vanzini, tutto qui ma vedo che in molti non sono d'accordo quindi ne prendo atto. Cordiali saluti.
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discorso molto logico, ma nella situazione italiana di oggi impossibile da realizzare, primo perchè, appunto, logico, e poi perchè sono 30 anni che sento parlare di riforme della scuola, ne fanno anche, ma ognuna è sempre peggio della precedente. ai miei tempi si faceva sport nelle scuole, lo si insegnava, adesso mi dite che i ragazzini portano la giustificazione (generalizzando molto). fa tutto parte di un declino lento ma progressivo. per attuare nella pratica quello che dice apreski ci vuole una radicale riorganizzazione del sistema scolastico italiano, per avere un modello simile a quello anglosassone. attualmente irrealizzabile. ma non vuol dire che non sia quello giusto. quindi? temo che per svariati anni ci dovremo affidare sempre allo stellone, al razzoli di turno, che per passione e sacrifici dei genitori, oltre che per doti innate, è riuscito ad emergere. |
apreski |
Inviato - 03 mar 2010 : 21:22:05 Scusa, avevo letto in fretta sai i figli a queste ore sono incontenibili... |
franz62 |
Inviato - 03 mar 2010 : 21:13:47 Io mezzo....non tu, mi sembrava si capisse. |
apreski |
Inviato - 03 mar 2010 : 21:09:46 Franz 62 non riesco a capire quel continuo "mezzo "(mezzo uomo volevi dire anche?forse mi conosci?) nei miei confronti, spero non sia offensivo perchè fino a prova contraria io non ho offeso nessuno. Adessso cerco di spiegarmi meglio poi chiudo, rovesciando la medaglia. Se ci sono, ma a quanto pare non ce ne sono più ragazzi che hanno voglia di sciare o di fare atletica o il tennis o altri sport, perchè invece di rendergli la vita più difficile, dovendo necessariamente rivolgersi a srutture esterne pagando fior di quattrini, non si agevolano creando una scuola diversa che vada incontro alle esigenze di quelle famiglie che vorrebbero che i loro figli facessero qualsivoglia attività sportiva "seria" che non sia il quadrato svedese" ?dal mio punto di vista sarò noioso lo sport dovrebbe essere fatto nelle scuole(per chi ne ha voglia) come diceva il mio amico vanzini, tutto qui ma vedo che in molti non sono d'accordo quindi ne prendo atto. Cordiali saluti. |
kaiser |
Inviato - 03 mar 2010 : 13:57:57 l'ho letto Ciclone...e volutamente non commento...... |
Ciclone |
Inviato - 03 mar 2010 : 13:54:20 I GENITORI ...!? leggiti TUTTO: "sci giovanile ..."
A proposito. Durante le vacanze di Natale a Colfosco (Alta Badia) ho avuto modo di confrontarmi con Bergamelli che allenava sul "Col Pradat" un bel gruppo di Master. Alla mia domanda come si trovasse con quella categoria di “alteti” non più giovanissimi ma ha risposto più o meno così: “Molto bene, sono motivatissimi, seri e metodici come veri pro, non hanno problemi di spesa e questa estate siamo andati in Sudamerica, lavorare con loro è un piacere e soprattutto non ci sono tra le scatole … I GENITORI …”. O.T.
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kaiser |
Inviato - 03 mar 2010 : 12:50:29 Riporto sempre l'esempio di mio nipote ( per Apreski che forse non lo sa, vive a San Vigilio e scia con l'omonimo sci club)........Come mai i ragazzini non vanno volentieri ad allenarsi? Perchè alla lunga si stufano.....solito discorso trito e ritrito.....si arriva a delle contraddizioni pazzesche....i ragazzini del posto che non fanno gare che si svenerebbero per girare con la tuta dello sci club e questi ultimi che invidiano gli altri che vanno con i fat in neve fresca..... A tal proposito chiaccheravo con l'allenatore e gli ho chiesto come mai non escono dalla gabbia con i pali manco a fucilate..... la risposta è stata molto banale: i genitori......se lo vedono fuori da li lo sbranano! |
bicco |
Inviato - 03 mar 2010 : 12:27:58 | franz62 ha scritto:
Capisco quello che dici avendolo vissuto in prima persona come mezzo atleta, mezzo allenatore e papà e mezzo (o mezzo papà, dipende dai punti di vista ) continuo a non essere d'accordo sul fatto che non si riesca a coniugare scuola e sport fino alle superiori, anche se penso che dovrebbe assolutamente essere più presente l'attività sportiva nella scuola o perlomeno essere tenuta più in considerazione l'attività svolta al di fuori della scuola. Non mi è chiaro proprio il concetto "per un motivo o per l'altro" secondo il quale fanno fatica a sciare due volte alla settimana dalle tue parti....gli impianti chiudono alle 16.30, esci da scuola alle 13, mangi un panino, ti alleni due ore e mezza e poi hai ancora quattro cinque ore per fare i compiti vari. Secondo me dipende da come vivi quelle due ore e mezza di allenamento, dovrebbe essere un divertimento fino alla categoria giovani....dovresti avere una voglia matta di andarci....se non è così continuo a pensare che venga vissuto come un impegno da professionisti in un'età sbagliata con aspettative sbagliate, oppure che vengano trasmessi valori sbagliati dalla famiglia o dalla società. Vero che io alle elementari piuttosto che alle medie non ricordo di aver mai fatto una mazza, però non è morta nemmeno mio figlia per lo studio in quegli anni....forse ho visto più differenza a livello di stress nell'approccio allo sci agonistico da parte di sci club e allenatori oggi rispetto al passato. Capisco del resto il punto di vista dell'allenatore...se sei in giro e vedi magari una Lara Gut a 14anni allenarsi con la Contreras fai tutta una serie di ragionamenti su quanto e come dovresti lavorare per ottenere dei risultati, solo che in generale bisogna viverla con più serenità anche da allenatori...tanto se ti capita il ragazzino giusto te lo ritrovi senza accorgerti e si superano tutti i problemi...
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Straquoto Franz Fino alla categoria allievi (15 anni) non ci sono problemi a far coesistere scuola e allenamento, devono solo aver voglia, anzi come dicevo in altre discussioni i ragazzi che fanno sport seriamente hanno una marcia in più rispetto agli altri perchè devono fare mille sacrifici per fare allenamento e trovare il tempo di studiare. Mia figlia, come diceva Franz, usciva alle 13.00 da scuola alle 14.30 era sui campi da sci e finito l'allenamento studiava in macchina (1.30 di viaggio se andava tutto bene) ma lo faceva con voglia e passione. Poi passati alla categoria giovani, li si che ci sono grossi problemi, ha dovuto scegliere e la scuola ha avuto il sopravvento. |
Ciclone |
Inviato - 03 mar 2010 : 11:46:51 "LA VAL DI FASSA FESTEGGIA CON RAZZOLI L’ORO OLIMPICO" http://www.fassa.com/IT/News--La-Val-di-Fassa-festeggia-con-Razzoli-l-oro-olimpico/?s=2
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franz62 |
Inviato - 03 mar 2010 : 08:48:09 Capisco quello che dici avendolo vissuto in prima persona come mezzo atleta, mezzo allenatore e papà e mezzo (o mezzo papà, dipende dai punti di vista ) continuo a non essere d'accordo sul fatto che non si riesca a coniugare scuola e sport fino alle superiori, anche se penso che dovrebbe assolutamente essere più presente l'attività sportiva nella scuola o perlomeno essere tenuta più in considerazione l'attività svolta al di fuori della scuola. Non mi è chiaro proprio il concetto "per un motivo o per l'altro" secondo il quale fanno fatica a sciare due volte alla settimana dalle tue parti....gli impianti chiudono alle 16.30, esci da scuola alle 13, mangi un panino, ti alleni due ore e mezza e poi hai ancora quattro cinque ore per fare i compiti vari. Secondo me dipende da come vivi quelle due ore e mezza di allenamento, dovrebbe essere un divertimento fino alla categoria giovani....dovresti avere una voglia matta di andarci....se non è così continuo a pensare che venga vissuto come un impegno da professionisti in un'età sbagliata con aspettative sbagliate, oppure che vengano trasmessi valori sbagliati dalla famiglia o dalla società. Vero che io alle elementari piuttosto che alle medie non ricordo di aver mai fatto una mazza, però non è morta nemmeno mio figlia per lo studio in quegli anni....forse ho visto più differenza a livello di stress nell'approccio allo sci agonistico da parte di sci club e allenatori oggi rispetto al passato. Capisco del resto il punto di vista dell'allenatore...se sei in giro e vedi magari una Lara Gut a 14anni allenarsi con la Contreras fai tutta una serie di ragionamenti su quanto e come dovresti lavorare per ottenere dei risultati, solo che in generale bisogna viverla con più serenità anche da allenatori...tanto se ti capita il ragazzino giusto te lo ritrovi senza accorgerti e si superano tutti i problemi... |
apreski |
Inviato - 02 mar 2010 : 22:00:01 Su una cosa sono sicuro,io alle elementari, ma anche alle medie, in fondo i libri li ho aperti ben poco non perchè ero un fenomeno ma perchè secondo me ci davano meno compiti. Io vedo genitori che rimangono in casa ore il sabato o la domenica ripeto ore ad aiutare i bambibi a fare i compiti alle elementari quindi o quelli della mia generazione eravamo tutti geni o i bambini di adesso sono tutti deficienti cosa che non credo, non so io parlo di elementari discuto spesso con i miei colleghi che magari hanno figli che fanno altri sport.I miei figli sono ancora piccoli ma sono già terrorizzato a sentire i miei amici,mi sembra quasi impossibile cosa mi raccontano. Cmq devo riconoscere che sono anche molto svogliati in generale, detto ciò tutti gli sci club qua del trentino compreso ski team Fassa del quale ho fatto parte e che è sempre stato una potenza a livello nazionale fanno fatica a reclutare ragazzi ma veramente fatica, nelle catgorie piccole magari cominciano in tanti ma per un motivo o per un altro sono pochi quelli che fanno i due allenamenti in settimana o se vogliamo(io preferisco) andare ad imparare lo sci in tutte le sue forme. é per questo che secondo me la scuola gioca un ruolo importante in tutto questo(ma da piccoli, a 14/15 anni è tardi li abbiamo già persi), la scuola deve educare allo sport qualsiasi esso sia, lo sport quindi deve diventare una cosa importante dentro l'istituto poichè la mia esperienza mi insegna che qualche valore ancora lo dà. Invece in Italia lo sport è affare solo a "carico" delle famiglie perennemente in lotta, come lo erano i miei genitori ve lo assicuro, con i professori e io andavo anche bene. |
eleonora |
Inviato - 02 mar 2010 : 18:45:10 | Ciclone ha scritto:
I pochi successi dello sci agonistico non sono secondo me riconducibili ai carichi scolastici che ne impediscono la crescita sportiva, ma vanno individuati in altre cause. La prima ritengo vada cercata nell’eccessiva attività in età giovanile, dalla pressione di genitori invasati e da allenatori mangiapali che fanno sì che i piccoli crescendo perdano la voglia ed il piacere di sciare e … ABBANDONANO! |
Parole Sante, proprio oggi m'hanno detto che un alunno abbandonerà l'attività agonistica di nuoto, dopo una serie di svenimenti a causa dell'eccessivo stress...l'allenatore l'ha fatto allenare (5 giorni a settimana) anche appena tornato dall'influenza. Temo che così il risultato sia temere lo sport, non amarlo
| Ciclone ha scritto:Quanto allo sport a scuola … scusate ma parliamo di niente! Abbiamo in Italia un’edilizia scolastica assolutamente fatiscente, dove mancano in alcuni casi addirittura le palestre. Aboliamo lo sport nelle scuole (tanto non si fa un c***o e costa un sacco!) e rendiamo invece obbligatoria almeno una attività sportiva pomeridiana: c’è chi giocherà a calcio, chi a tennis, chi farà atletica ma per davvero, non con un prof. che durante l’ora si legge la Gazzetta.
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In parte giusto, ma non sempre. Come in tutte le situazioni dipende dai casi, ho avuto colleghi di Scienze Motorie eccezionali che lavoravano più del docente di Lettere, altri che s'approfittavano della materia (rari)...strutture eccessivamente piccole e scarne, altre nuove e con tutti gli attrezzi necessari
Dimenticavo, solitamente gli alunni più validi sono anche quelli che riescono a gestirsi una o più attività pomeridiane (specifico sempre che mi sto riferendo a ragazzini che hanno fino ai 14, massimo 15 anni)
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Ciclone |
Inviato - 02 mar 2010 : 17:18:25 @franz62 @eleonora AVETE RAGIONE E TANTA!
Credo che gli impegni scolastici di bambini che frequentano le scuole dell’obbligo non siano tali da impedire a chi ha GLI IMPIANTI DAVANTI A CASA di allenarsi almeno 2-3 volte alla settimana. Mio figlio 12 anni , cittadino, riesce ad andare al Circolo Tennis due pomeriggi infrasettimanali e ottiene ugualmente ottimi risultati a scuola. A sciare qualche fine settimana, siamo in trasferta! I pochi successi dello sci agonistico non sono secondo me riconducibili ai carichi scolastici che ne impediscono la crescita sportiva, ma vanno individuati in altre cause. La prima ritengo vada cercata nell’eccessiva attività in età giovanile, dalla pressione di genitori invasati e da allenatori mangiapali che fanno sì che i piccoli crescendo perdano la voglia ed il piacere di sciare e … ABBANDONANO! In neve fresca poi non sa sciare più nessuno. Tomba, come ho già detto fino alla nausea, da piccolo non era vincente, sciava tanto ma per piacere; ha iniziato a vincere quando contava. Quanto allo sport a scuola … scusate ma parliamo di niente! Abbiamo in Italia un’edilizia scolastica assolutamente fatiscente, dove mancano in alcuni casi addirittura le palestre. Aboliamo lo sport nelle scuole (tanto non si fa un c***o e costa un sacco!) e rendiamo invece obbligatoria almeno una attività sportiva pomeridiana: c’è chi giocherà a calcio, chi a tennis, chi farà atletica ma per davvero, non con un prof. che durante l’ora si legge la Gazzetta.
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