V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
FantaskiNews |
Inviato - 09 dic 2009 : 10:56:18 La Coppa del Gobbo - VII - Ma allora?!? di Carlo Gobbo
Nella scorsa settimana la proposta di approfondimento era stata molto provocatoria, stimolata soprattutto sull'onda emotiva di una serie di incidenti ed infortuni agonistici che stanno rendendo sempre più povero il "contenuto" tecnico di un mondo sportivo così particolare come quello dello sci…Ho letto con molta attenzione i Vostri interventi...ognuno di Voi dice delle verità...contrapponendo critiche ed analisi razionali alle mie argomentazioni ...Il progresso, dite , non si può fermare, la ricerca e la sperimentazione tecno/industriale non si può arrestare...Non ho preparazione e nozioni storiche sufficienti per contraddirVi...arrivo dall'atletica leggera…ho fatto decathlon per vent'anni, ed ho imparato a soffrire e ad amare lo sport sulle pedane e le piste di tanti stadi. Ma da tanti anni ho imparato ad amare e rispettare lo sci ed i suoi protagonisti e non posso credere che nessuno si stia accorgendo di quanto stia accadendo! Guardate, cari Amici di Fantaski, in tanti anni di telecronache mai come quest'anno sto facendo fatica - dietro ai microfoni - a mantenere un atteggiamento equilibrato nel commentare le gare...! Il buon Admin, in uno dei suoi recenti interventi, ha fatto l'elenco degli infortunati di questo avvio di stagione..."un bollettino di guerra" agonistica! Aggiungiamo gli ultimi "ragazzi"...! Ma dove andiamo a finire? Coloro che hanno "le chiavi in mano", quando si decidono a fare qualcosa? Il mio e Vostro amico Yves Dimier, responsabile dello sci maschile francese, è disperato! Dalcin, Grange, Fanara…fuori per tutta la stagione! Con i Giochi Olimpici alle porte! Non so quanti di Voi abbiano la possibilità di seguire lo sci su Eurosport, ebbene, venerdì scorso, il giorno della supercombinata, io ho detto di una scandalosa decisione assunta da Gunter Hujara, il gran capo dello sci di coppa del mondo, il quale aveva stabilito come si potesse fare (ed è stata fatta) una terza prova di discesa riservata ai soli concorrenti non iscritti alla supercombinata! NON SI POTEVA FARE...E' CONTRO I REGOLAMENTI FIS... e soprattutto è stata una mancanza di rispetto nei confronti dei partecipanti alla Supercombinata...senza contare che il povero Dalcin si è schiantato proprio perchè alle 9.15 del mattino c'era una luce schifosa! I capi squadra, con l'Italia in testa, si sono opposti a tale decisione…inutilmente! Hujara e la Fis avevano deciso così! I regolamenti, ogni volta che si va in America (in modo particolare a Beaver Creek) sono stravolti e adattati alle esigenze del luogo! Non è la prima volta! Kostelic si era infortunato alla schiena nella prima prova (nevicava e la discesa è stata allestita in fretta e furia), Schoenfelder nella seconda, Grange aveva preso una botta al ginocchio destro contro un palo nella prova di discesa…! Sapete cosa è accaduto alla sera? Hujara ha indetto una riunione di capi squadra e responsabili e, dopo aver ricordato come in queste ultime settimane ci siano stati "troppi incidenti", ha chiesto a tutti di dare consigli, suggerimenti, proposte, per evitare "questo collasso"...! Fantastico!
Già! E allora? Io non conosco nulla della politica sportiva dello sci…ma di una cosa sono sicuro: il governo dello sci deve cambiare, e le federazioni devono diventare il mezzo attraverso il quale gli atleti (e tutto l'apparato tecnico) perseguono l'attività ed il risultato sportivo! Fino a quando gli atleti (e tutto l'apparato dei tecnici) saranno considerati "al servizio" delle federazioni, si continuerà a navigare a vista, sperando di "sbattere" ogni tanto nello "stellone italiano" che ti salva il medagliere e la baracca!
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15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
giò |
Inviato - 16 dic 2009 : 22:36:32 Perchè per uno che rinuncia ce ne sono 3 pronti a partire. La selezione, nelle squadre, è dura. Ma non vorrei che si facesse il processo agli atleti, in fin dei conti sono loro che rischiano in prima persona e bisogna avere rispetto per questi ragazzi. Piuttosto iniziare a rivedere l'assioma secondo cui velocità = spettacolo, non sempre è così. E i tracciatori possono fare molto nell'interesse dell'incolumità degli atleti. |
brunodalla |
Inviato - 16 dic 2009 : 12:51:23 | bomba ha scritto:
Comunque se gli atleti fanno la gara e non piantano i piedi vuole dire che va bene cosi. io ricordo che in una gara fis tempo fa non c'erano le condizioni giuste diversi atleti hanno piantato i piedi dicendo che la gara non si poteva fare, , tu non ci crederai ma la gara è stata rimandata un mese dopo stesso luogo. come vedi gli atleti hanno molta voce in capitolo....ed è giusto cosi..
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sono completamente in disaccordo sulla prima frase. a me sembra che varie volte hanno TENTATO di puntare i piedi, ma che sia sucesso qualcosa per cui si è gareggiato lo stesso. su questo bisognerebbe ragionare, tant'è che, come dici dopo, se lo fanno in gare fis perchè non si riesce a frlo in coppa del mondo? è questo il grosso punto interrogativo. |
bomba |
Inviato - 16 dic 2009 : 12:40:32 | magimail ha scritto:
Ma vedi, Bomba, se per te è normale che dei bambini facciano 500 km, ricognizione sommaria, gara e via, se per te un atleta - solo perchè prende 3/400.000 € di sponsorizzazione (ma dovresti dire chi, forse qualche chiacchiera da bar ha "alzato" gli ingaggi, davanti a un lambrusco...)è giusto che rischi le  o la carriera...beh, siamo su un altro pianeta, siamo su due livelli che....hai presente le parallele?: due rette che correndo all'infinito, non si incontreranno mai ! Non cerco neanche di rispondere. (E a proposito di buche e numeri alti: ma hai mai visto dal vivo- sciandoci dentro, intendo- un tracciato, una pendenza di una gara di CdM? Ne dubito....)
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Mi hai gia risposto, comunque ribadisco è la mia opinione, io non ho sciato dentro un tracciato di coppa del mondo, pero' dentro a circuiti regionali e fis si, fidati è durissima. rischiare in che senso , questo è il loro lavoro la loro professione come in tanti sport automobilismo motociclismo ciclismo tennis atletica ect ribadisco se le sicurezze sono rispettate nel contesto della gara, tracciato reti condizioni climatiche ect penso sia ok. Comunque se gli atleti fanno la gara e non piantano i piedi vuole dire che va bene cosi. io ricordo che in una gara fis tempo fa non c'erano le condizioni giuste diversi atleti hanno piantato i piedi dicendo che la gara non si poteva fare, , tu non ci crederai ma la gara è stata rimandata un mese dopo stesso luogo. come vedi gli atleti hanno molta voce in capitolo....ed è giusto cosi.. |
magimail |
Inviato - 15 dic 2009 : 18:00:49 Ma vedi, Bomba, se per te è normale che dei bambini facciano 500 km, ricognizione sommaria, gara e via, se per te un atleta - solo perchè prende 3/400.000 € di sponsorizzazione (ma dovresti dire chi, forse qualche chiacchiera da bar ha "alzato" gli ingaggi, davanti a un lambrusco...)è giusto che rischi le  o la carriera...beh, siamo su un altro pianeta, siamo su due livelli che....hai presente le parallele?: due rette che correndo all'infinito, non si incontreranno mai ! Non cerco neanche di rispondere. (E a proposito di buche e numeri alti: ma hai mai visto dal vivo- sciandoci dentro, intendo- un tracciato, una pendenza di una gara di CdM? Ne dubito....) |
bomba |
Inviato - 14 dic 2009 : 15:56:24 Sono d'accordo con GIO', leggendo qui sotto i vari post mi sembra che gli atleti di coppa del mondo siano fatti di vetro, ma andiamo come dicevo nell'altro mio intervento io vedo nel mio sci club bambini che si vanno a fare i cicrcuiti regionali con anche 500 km in pulmino sempre abbastanza stretti , il giorno dopo fanno un giro di o max 2 per vedere il tracciato e poi giu con la gara. ma via va boh io capisco la sciancratura le trasferte il fuso orario, ma via è gente penso che sia abituata. secondo me quando le sicurezze in pista sono ripettate bona le'ragazzi sono dei professionisti questo è il loro mestiere c'e gente che prende anche 300 400,000 euro di sponsorizzazione, gente che ha dei camper per le trasferte che sono piu grandi di casa mia. ribadisco se questi atleti non si fermano durante la gare e piantano i piedi per terra vuole dire che gli va poi anche bene cosi o no''???? poi rispondo sul discorso che chi è nella organizzazione di una coppa del mondo è gente specializzata maestri allenatori tracciatori ect, appunto, nelle fis e altre gare minori non è cosi eppure sono piene di atleti, provate a pensare quelli che partono con il numero di pettorale 200 e passa che buchi si trovano..... dai via chi corre in coppa è abbastanza tutelato.... o questa è la mia opinione. asalute
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eugenio |
Inviato - 13 dic 2009 : 22:57:39 come auspicio sono d'accordo con te... tuttavia resto perplesso, al momento, perchè non vedo le forze in grado di stravolgere il sistema, come occorrerebbe. sono convinto che nemmeno gli infortuni in aumento diventino determinanti per muovere qualcosa... l'opinione più diffusa resta dell'idea che l'infortunio è connaturato con la pratica dell'agonismo e quindi di per se' non determina la necessità di modificare radicalmente lo status. solo una profonda crisi finanziaria potrebbe fare emergere i limiti dell'attuale gestione della coppa, molto più profonda di quanto non si sia prospettato fino ad ora. ma possiamo credere che un comitato olimpico o una federazione internazionale falliscano ? |
brunodalla |
Inviato - 13 dic 2009 : 22:50:30 appunto, ma il fatto che accada non vuol dire che vada bene così. e comunque diciamo anche che è tutto correlato ad un profondo cambiamento di tutto il sistema della coppa del mondo. |
eugenio |
Inviato - 13 dic 2009 : 22:45:37 allora diciamo anche che, mentre nel tennis obbiettivamente girano più soldi e soprattutto per più persone, nello sci le cifre importanti sono appannaggio di pochi e solo se questi pochi si sentono responsabilizzati dal proprio ruolo di "leader" in senso economico, possono nascere dei confronti di un certo spessore... non dimentichiamoci che la massa degli agonisti è paragonabile ad un gregge di pecore, sotto la guida del pastore "federale" di turno... senza offesa per chi ci lavora, ovviamente... è solo un dato di fatto nel contesto di questo discorso. Figuriamoci se un atleta di coppa europa si permette di lamentarsi dei 700 km che si deve fare per andare a timbrare il cartellino in coppa del mondo... sarebbe la sua ultima apparizione (solo per rendere l'idea)
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brunodalla |
Inviato - 13 dic 2009 : 22:37:37 indubbiamente. ma andando a curiosare su come è nata l'ATP si scopre che erano in una situazione abbastanza simile a quella dello sci oggi . o meglio, la situazione attuale dello sci potrebbe evolvere in una situazione simile a quella del tennis di quell'epoca.
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eugenio |
Inviato - 13 dic 2009 : 22:29:29 quello che rende il tennis un po' diverso dallo sci... o viceversa, è che nel tennis la federazione ha voce in capitolo solo per la davis, restando il circuito ATP un fenomeno in cui la fanno da padrone le scelte individuali dei tennisti, mentre nello sci il movimento è ancora quasi del tutto in mano alle federazioni, senza le quali, attualmente, si muove ben poco... |
brunodalla |
Inviato - 13 dic 2009 : 22:20:57 sicuramente. ma basta guardare l'esempio del tennis, altro sport individuale, per capire che anche nello sci si può fare. e l'ATP nacque proprio per una disputa sull'unica gara a squadre del tennis, la coppa davis. |
eugenio |
Inviato - 13 dic 2009 : 22:17:29 per come conosco io la storia, lo sci è sempre stato sport individuale anche da questo punto di vista... non voglio dire che qualcosa non possa cambiare nella mentalità degli atleti, ma in passato non c'è mai stata una piattaforma convincente su cui tutti si dichiarassero d'accordo. nonostante alcuni individui abbiano provato ad inscenare delle proteste, non sono mai stati seguiti. sono pessimista riguardo alla neonata associazione, ma è giusto aspettare che ne esca qualcosa per dare un giudizio definitivo. |
brunodalla |
Inviato - 13 dic 2009 : 22:11:35 certo, fino ad ora è stato così. ma se la neonata associazione degli atleti funzionasse veramente? se per quello che si tira indietro nessun altro prende il suo posto? allora le cose cambierebbero. certo, devono essere tutti uniti però. |
giò |
Inviato - 13 dic 2009 : 22:01:41 Credo che il buon De Chiesa abbia centrato uno dei problemi. Soprattutto quando parla del circolo vizioso che si crea tra materiale che deve sopportare velocità alte - potenza muscolare che serve per gestirlo - tendini e legamenti che sopportano fino a certi carichi. Tutto il resto (trasferte lunghe, calendario massacrante, gare da disputare ad ogni costo, etc., etc.) sono il (in)degno corollario che amplifica il tutto. Perchè gli atleti non protestano? Semplice, per ognuno che si tira fuori ce ne sono altri 3 pronti a prenderne il posto, con buona pace di federazioni, sponsor, etc., etc. |
eugenio |
Inviato - 13 dic 2009 : 20:34:25 fare lunghi viaggi in macchina è il modo migliore per perdere la forma ... e per agevolare i problemi alla schiena
il buon Girardelli si inventava qualsiasi cosa per fare ginnastica durante gli spostamenti in macchina |
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