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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
FantaskiNews Inviato - 08 apr 2009 : 01:15:01
Nasce l'Associazione Italiana Sciatori
di Matteo Pavesi

Massimiliano Blardone, Chiara Costazza, Christian Deville, Werner Heel, Denise Karbon, Manfred Moelgg, Manuela Moelgg, Davide Simoncelli sono gli 8 sciatori azzurri soci fondatori della neonata Associazione Italiana Sciatori (AIS). L'associazione e' nata con il comune obiettivo di sostenere lo sviluppo degli sport invernali, ed e' stata ufficialmente costutita martedi' 7 aprile, a Vicenza, anche grazie al supporto dell'Avvocato Ugo Dal Lago, gia' noto per aver ideato l'Associazione Italiana Calciatori (AIC) nel 1968. Ne ha dato comunicazione l'ufficio stampa dell'associazione coordinato da Fabiana Blardone e Luca Complojer, responsabili stampa rispettivamente di Max Blardone e Manfred e Manuela Moelgg nonche' Segretaria Amministrativa e Segretario Generale dell'associazione.

Nell'atto costitutivo e' scritto che si cerchera' di "unire gli atleti delle compagini sciistiche di tutti gli sport invernali..." l’A.I.S. sarà "volta alla valorizzazione ed alla diffusione degli interessi morali e materiali di tutti gli sciatori che impegnano la loro attività nello sport svolto"..."il tutto nei confronti di ogni organismo pubblico o privato che si ponga quale interfaccia della loro attività".

Auguriamo buon lavoro ai rappresentanti dell'associazione, con la speranza che sia una occasione di crescita e miglioramento per tutto lo sci alpino azzurro.
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
magimail Inviato - 19 apr 2009 : 12:40:36
Su "Re" Ingo non si discute.
Non dall'alto delle sue 86 vittorie, almeno.(In Coppa, perchè se aggiungiamo le vittorie a Mondiali ed Olimpiadi siamo a 92.....)
E l'ultima- come Alberto- vinta proprio nell'ultimo gigante disputato ad Aspen con un pettorale altissimo a...33 "barette"? (Anni, in veneto....)
lbrtg Inviato - 18 apr 2009 : 23:39:20
magimail ha scritto:

Nella classifica generale di Coppa, rimasta ferma all'incidente, è quindi undicesimo; è ottavo nel ranking dello slalom con un primo, un secondo, un terzo, un sesto e un settimo posto; è quindicesimo nel gigante con un terzo, un sesto, un settimo e due noni posti.
Per essere stato un diciottenne esordiente....beh...


Hai ragione Magi! Volevo solo precisare, se ce ne fosse stato bisogno, il valore di Stenmark.
franz62 Inviato - 18 apr 2009 : 20:04:49
Non esisteva la Tac allora...hanno cominciato a fare l' inutile elettroencefalogramma preventivo (di che?) negli anni successivi solo per i discesisti come visita medica a inizio stagione, allora se avevi il mal di testa vuol dire che l'avevi picchiata. In ogni caso non era di certo il solo a sapere di avere il mal di testa e un medico anche allora avrebbe dovuto fermarlo e metterlo a riposo.
La sciata come dici era davvero avanti...vero è che con quei materiali la sua tecnica non faceva così la differenza come con quelli di 15/20 anni dopo, sarebbe stato comunque un fenomeno.
magimail Inviato - 18 apr 2009 : 18:41:13
D'accordo,Ibrtg, ma l'avvicinamento di David al vertice era stato prodigioso.
E per me, col senno di poi, e con la sciata che aveva inventato (Piedi larghi come il bacino, stessa distanza tra ginocchia e caviglie, che sarà ripresa dal vero artefice dell'era moderna, Ole Christian Furuset), sarebbe stato per Ingo quel che era stato lui per la Valanga.

(Avevo sbagliato l'anno, era il 1979, l'anno della tragedia, non l'80)

Tanto per chiarire: Esordio in Coppa (ha 18 anni e due mesi) a Schladmig, dicembre 1978 :3°
poi Slalom a Madonna di Campiglio,e a Graniska Gora: 7° sul Canalone Miramonti, ancora terzo in Jugoslavia .
Poi una serie di piazzamenti sempre nei top ten, a gennaio, con l'8° come peggior piazzamento.
Poi inizia Febbraio, in Cecoslovacchia, a Jana, è secondo dietro Mahre. I ragazzi della squadra stanno ancora festeggiando, ma due giorni dopo, a Oslo, "Bastona" re Ingo e Mahre.....
I tecnici della squadra decidono che deve provarci anche in libera: arriva Cortina, a fine febbraio e....
il resto purtroppo lo sapete.

Nella classifica generale di Coppa, rimasta ferma all'incidente, è quindi undicesimo; è ottavo nel ranking dello slalom con un primo, un secondo, un terzo, un sesto e un settimo posto; è quindicesimo nel gigante con un terzo, un sesto, un settimo e due noni posti.
Per essere stato un diciottenne esordiente....beh...
kostelicregina Inviato - 18 apr 2009 : 14:16:49
Creare questa associazione e'stata una buona idea.
lbrtg Inviato - 18 apr 2009 : 08:59:52
magimail ha scritto:

Resta l'amarezza di aver perso il più grande talento MONDIALE di quegli anni.
Basta vedere il Raking dei piazzamenti e/o qualche foto delle sue gambe sui pali, larghe e distanziate.
Una sciata moderna in anticipo di trent'anni. Chissa' se Stenmark sarebbe diventato Stenmark....

D'accordissimo Magi, sul talento di David, ma Stenmark era già Stenmark...
magimail Inviato - 17 apr 2009 : 22:42:43
Enrico, alla fine non lo so, onestamente.
So per certo che il povero Leo, cadendo ai campionati Italiani, si era procurato una bruttissima botta, con mal di testa continui di cui aveva tenuto all'oscuro i medici della Federazione, con la speranza ed il miraggio di andare in America una settimana dopo. (L'incoscienza dei diciotto anni.....). Su questo si è "attaccata" la Fisi.

Magari una visita accurata ed una Tac (ma c'era, nel 1980???)l'avrebbero tenuto a casa ed in vita.
Resta l'amarezza di aver perso il più grande talento MONDIALE di quegli anni.
Basta vedere il Raking dei piazzamenti e/o qualche foto delle sue gambe sui pali, larghe e distanziate.
Una sciata moderna in anticipo di trent'anni. Chissa' se Stenmark sarebbe diventato Stenmark....
Enrico Inviato - 17 apr 2009 : 12:52:06
Non sapevo che l'Avv. Dal Lago fosse anche il legale della famiglia David nella causa legale intentata contro la FISI. Come si è conclusa quella vicenda (se... si è chiusa... vista la ben nota velocità della giustizia italiana)?
magimail Inviato - 16 apr 2009 : 18:40:00
Riprendo timidamente a scribacchiare nel forum, ero rimasto molto amareggiato da interventi privati rivoltimi da Case e direttori commerciali, e avevo deciso di mandare tutti a cac.re.
Ma la stagione è finita, per cui.....

Favorevolissimo alla associazione, ma come salvaguardia degli atleti stessi nei confronti di specu lazioni ed altro.
E sorvolerei sulla (ipocrita) questione del professionismo.
Tutti, chi più e chi meno , lo sono di già.

L'unica cosa che mi lascia moooolto perplesso, è la scelta dell'avvocato Dal Lago : chi ha qualche anno, ricorderà che è da sempre contro la Federazione come un Don Chisciotte, fin dai tempi del caso David (1980 o giu' di la'), in cui trascino' la famiglia del povero Leonardo in una battaglia legale lunghissima, un po' a titolo personale, invece di lasciare i poveri genitori con il loro intimo dolore. Anzichè avere un interlocutore con la Fisi, temo che si troveranno un ostacolo, un irrigidimento ogni qualvolta in via Piranesi lo sentiranno nominare....
E le dichiarazioni di Morzenti, penso derivino da questo. Ma essendo io un vecchio malfidente, attendo smentita....
wasowskj Inviato - 10 apr 2009 : 16:44:32
casnas ha scritto:

il cu£o di Manuela è molto più appetibile dagli sponsor di quello di Blardone (e vorrei ben vedere!)


OT: Finalmente un argomento valido nella discussione
Ma non tieni conto del mondo delle spettatrici
Paoloski Inviato - 10 apr 2009 : 13:09:47
siamo alle solite...sempre la storia del professionismo. Personalmente sarei d'accordissimo, ma questo è un altro discorso.

Se questa associazione segnasse il passo verso un cambiamento che porti ad una migliore gestione della massa monetaria che gira intorno allo sci, ne sarei felicissimo. Altrimenti non avrebbe senso.
Vedremo cosa faranno.
casnas Inviato - 10 apr 2009 : 12:33:42
Ah, un'altra cosa... spesso si parla del professionismo a sproposito, come panacea di tutti i mali.
Ben venga il professionismo anche nello sci, ma stiamo attenti a due elementi principali:
1- Gli spettatori. Siete, tu e tomba , così sicuri che poi i tifosi aumentino solamente perchè ci sono delle squadre, dei team, al posto che le varie nazionali? Il professionismo fa gola a chi guarda nel proprio orticello: io atleta, se mi gestisco da solo o con una squadra personale, guadagno di più. Facile. Ma poi chi ti dice che si arriverà a tifare l'Atomic Snow Team che ha ad esempio Miller, Moelgg e Blardone al posto che il Rossignol Alpine Team che ha tra le sue fila Karbon, Hosp e Raich? Il tifo intorno alla nazionalità rispetto che a un brand o a un gruppo di investitori sarà sempre maggiore per i prossimo 10-20 anni, è la storia che impone di pensare così! Se il problema sono i guadagni, non ha più senso (come da me ribadito più volte) liberalizzare lo spazio destinato agli sponsor sui tutini (adesso è regolamentato dalla FIS, c'è spazio per due/tre toppe sulle braccia e stop e tutte le tute della stessa nazione devono essere uguali): il braccio di Manfred vale molto di più del braccio di Deflorian, il cu£o di Manuela è molto più appetibile dagli sponsor di quello di Blardone (e vorrei ben vedere!) Lasciando libertà di gestire al massimo i cm di tutino su cui appiccicare gli sponsor si aprirebbe una fonte di guadagni non indifferente e si andrebbe, senza snaturare l'attuale formula a nazioni, a creare competitività e introiti maggiori. Allora mi sta anche bene la "tassa" del 10-15-20% che la FISI potrebbe imporre ai vari atleti sulle sponsorizzazioni fatte sul SUO tutino. Ma capisci anche tu che chiedere il 20% dei guadagni su 8 sponsor è più accettabile che su un solo sponsor, quello del caso o quello dei materiali.
2- La scoperta di talenti. Aprendo a interessi privati a chi andrebbe il compito di allevare ragazzi dai 16 ai 22 anni, come attualmente fanno i Comitati e le squadre minori, con pochi risultati ma abbastanza promettenti? Già adesso ci si lamenta che tanti ragazzi vengono abbandonati a sè stessi dopo uno o due stagioni senza risultati. Con le squadre e il professionismo, gli atleti di serie b, italiani ma anche di nazioni con poca tradizione, non avrebbero assolutamente le stesse chance che hanno adesso. La stessa Karbon o Gius dopo i molteplici infortuni e stagioni a vuoto sarebbero state senza contratto... e magari avrebbero abbandonato senza una federazione che invece le ha sempre rimesse in squadra.
casnas Inviato - 10 apr 2009 : 12:20:04
apreski, a parte l'invito, in quanto moderatore, di abbassare per favore i toni... parte delle cose che diciamo coincidono!

Io non critico e dall'alto dei tuoi 9 messaggi, vai a leggere i miei 6000 e poi vedi se sono uno che critica e basta o anche uno che propone.

Il tennis, il golf etc sono sport individuali ma non hanno squadre!!
Il motociclismo, quanti corrono in motogp? 20-25 atleti??Quanti sono alla partenza di una gara di cdm? 60-70!! È diverso il concetto che sta alla base!
E poi, permettimi, nelle formule minori ci sono si gli sponsor ma chi corre, fidati, non prende un €, anzi, certi faticano ad andare in pari nei motori!

Tu vuoi dei premi anche nelle nostre gare? Bene, allora sbattiti tu e cerca sponsor e finanziamenti e metti in piedi un circuito stile Autodrive con anche premi in denaro!! Vedrai che non è così facile e soprattutto non è sempre e solo colpa dei comitati. Anche loro, di fronte a sicuri introiti, abbassano il capo, stanne pur certo. L'argent fait la guerre

Ma il punto e il topic della discussione è un altro: l'associazione sindacale appena nata. Sono solo 6 sciatori e due coordinatori, ma se prende la giusta piega può davvero essere la svolta per un trattamento migliore degli atleti della neve. Lasciamo perdere i contratti e i soldi, basti pensare alla gestione di determinate situazioni in cui spesso sembra che le decisioni vengano prese da chi non sa sciare, non sa cosa sono gli spostamenti e sembra essere fuori dal circuito delle gare!!
Nexus 7 Inviato - 10 apr 2009 : 11:54:36
aggiungo una considerazione...
non sono poi così sicuro che l'eventuale investitore che avesse comprato per un sacco di quattrini lo sciatore di turno gli impedirebbe di correre in caso di pericolo
lo spettacolo è spettacolo, ed all'investitore in questione interessano i ritorni economici (che se non si corre non ci sono)

permettere che il professionismo (che di fatto come sappiamo tutti esiste già da tempo) "venga allo scoperto" sarebbe cosa buona e giusta (comincio a risentire dello spirito pasquale ) ma temo che passare dalle squadre nazionali o dei corpi militari alle squadre "private" non solo non risolverebbe i problemi, ma rischieremmo di crearne di nuovi, specie sul piano della sicurezza e su quello delle nuove leve...
Enrico Inviato - 10 apr 2009 : 11:10:54
Scusa Apreski, ma mi sembra che sia te che casnas (seppure con toni molto differenti) state dicendo la stessa cosa!

Quanto alla tua legittima speranza in un domani in cui anche nelle gare fra dilettanti si organizzi un circuito capace di elargire montepremi, come nel caso del golf e del tennis, non è assolutamente una questione in cui c'entra la FISI (guarda che i premi in denaro esistono da molti anni anche in Coppa del Mondo ed in Coppa Europa) che ha tantissime colpe ma non questa.

Il problema, semmai, è che lo sci non riesce ad attirare sponsor munifici che permettano di elargire quanto da te auspicato. Paradossalmente il Golf ed il Tennis attirano molti più finanziatori(forse perché i tornei si svolgono in città e sono quindi più eseguibili dal pubblico e dai media), basta guardare che il circuito AUTODRIVE da te citato nonostante il grosso successo di adesioni e partecipanti ad oggi non è riuscito a trovare altri finanziatori se non aziende strettamente legate al mondo della neve (dynastar e Lange appunto) che per altro già investo e molto sugli atleti di coppa e certamente non si possono permettere di supportare con montepremi anche un circuito di gare come quello organizzato dai Gallina Brothers.

Che tu sia arrabbiato con chi gestisce il mondo dello sci lo capisco, ma non devi perdere la razionalità per capire che il professionismo non rappresenta la panacea di tutti i mali.
Innanzitutto per iniziare un movimento di tipo professionale ci vogliono finanziatori interessati allo spettacolo offerto e su tale questione avanzo notevoli dubbi. Basti pensare che ad oggi l'unica azienda che investe sul mondo dello sci è l'Audi che sponsorizza non solo l'intera CdM ma anche numerose federazioni, compreso la nostra (65 auto concesse in comodato!!! di cui 20 date agli atleti che sono arrivati a podio nella stagione scorsa... le altre non si sa a chi vanno). Come vedi altre aziende non sembrano interessate al circuito maggiore, tant'è che Morzenti annaspa per mantenere a galla il barcone federale, che senza l'aiuto del CONI sarebbe già affondato da un bel pezzo, e se non fosse stato per i risultati che la squadra ha raccolto negli ultimi due anni non si sarebbe riusciti ad ottenere nemmeno gli spiccioli ad oggi raccolti.

Con questo penso di aver esposto non soli il mio punto di vista, ma anche il pensiero di casnas.

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