V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
FantaskiNews |
Inviato - 22 gen 2009 : 13:02:38 Kitz trema per Albrecht. Miller a gonfie vele di Luca Perenzoni
Inevitabile ritornare con la mente al pauroso volo di Scott Macartney di dodici mesi fa. Oggi, nel corso della seconda prova cronometrata della discesa di Kitzbuhel, il destino ha proposto una scena fin troppo simile con protagonista il ventiseienne svizzero Daniel Albrecht. Stesso palcoscenico, lo Zielsprung, il salto proprio di fronte all'arrivo della Streif, esattamente quello scelto da Kristian Ghedina per la sua "pazza" spaccata di saluto. Alla conclusione della dura discesa, Albrecht ha imboccato senza problemi il dente, per poi sbilanciarsi in volo con il più classico dei "presentat arm" e atterrare pesantemente sul fondo ghiacciato dopo un volo di una quarantina di metri. Immediata la perdita di conoscenza, immediati i soccorsi che si sono prolungati per una ventina di minuti. Il talento svizzero, dopo i primi interventi, è stato imbarcato sull'elicottero e trasportato al vicino ospedale di St. Johann dove sono in esito gli accertamenti del caso. Inevitabile il trauma cranico, si resta in attesa di ulteriori dettagli sulla gravità dell'infortunio.
Per quanto riguarda la prova invece, il miglior tempo è stato fatto segnare dal trentunenne di Franconia Bode Miller, capace di precedere di 26 centesimi l'elvetico Didier Cuche, con il debilitato Klaus Kroell (per lui triplice frattura alla mano destra) accreditato del terzo tempo, seppur staccato di oltre un secondo e mezzo. Promette bene Werner Heel, inseritosi in quarta piazza proprio davanti all'aquila Michael Walchhofer. A seguire 16imo tempo per Peter Fill, 21imo per Christof Innerhofer, 27imo per Patrick Staudacher. Non qualificato Stefan Thanei. |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
franz62 |
Inviato - 24 gen 2010 : 09:09:08 | franz62 ha scritto:
Non c'entra il povero Daniel...povero... ha fatto uno sbaglio e ha pagato, siccome è il secondo che paga allo stesso modo in un passaggio un pò stupido meglio cercare di cambiarlo un minimo,vedere che Albrecht ha sbagliato lo vede anche il più asino dei maestri di sci..
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Ecco bravi...con un minimo di ritardo si sono accorti anche a Kitz che è tornata come mamma l'ha fatta. |
dani1965 |
Inviato - 30 gen 2009 : 13:46:27 La pubblicazione dei bollettini medici sullo stato di salute di Daniel continua qui: http://www.fantaski.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=16257 |
franz62 |
Inviato - 28 gen 2009 : 23:12:56 Frank sono con poca connessione per qualche giorno...non posso stare a lungo. Riguardo a calendario e carico per un polivalente dicendola proprio volgarmente credo che se non sei bombato non tieni tutta una stagione ad alti livelli contro gli specialisti in tutte le specialità e commetti parecchi errori da esaurimento fisico.. Visto che ultimamente vedo tutti parecchio scoppiati sono abbastanza contento. Però non sono d'accordo se riconduci l'errore di Daniel esclusivamente a questo motivo..il suo è un errore che può capitare in ogni caso.Riguardo alle tue considerazioni sul salto la cosa migliore è sempre non saltare.. arrivi prima verso il centro della terra dove si trova il traguardo,tutte le volte che ti allontani da quella direzione non guadagni...però quell'ultimo salto lo prendono tutti come hanno voglia..non è determinante e lascia spazio alla fantasia.
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Frank69 |
Inviato - 28 gen 2009 : 17:26:56 va considerato che le geometrie degli sci da discesa hanno avuto meno modifiche rispetto a quelli da slalom e gigante. comunque vorrei sapere cosa pensa franz del calendario e del carico a cui è sottoposto un polivalente. |
Abacab |
Inviato - 28 gen 2009 : 13:51:09 Potrebbe essere carcentina...:-) Sul fatto degli sci che perdonerebbero meno errori rispetto al passato sentii parlarne una volta anche Piero Gros...(all'epoca in cui il figlio gareggiava in coppa europa) |
Carcentina |
Inviato - 28 gen 2009 : 13:34:22 ABACAB: Se non ricordo male Thoeni perse lo sci sulla stailang e riusci a stare in piedi fino alla stradina e poi lì saggiamente si fermò |
blossom |
Inviato - 28 gen 2009 : 11:57:33 behhh mi sembra di ricordare qualcosa   |
Frank69 |
Inviato - 28 gen 2009 : 10:54:23 abacab, ma ti ricordi bode a bormio nel 2005. spigolata in atterraggio, sci che parte e lui che continua con uno sci fin quasi all'arrivo accennando anche a mettersi in posizione! non è questione di materiali è questione di capacità personali. |
Abacab |
Inviato - 28 gen 2009 : 09:18:23 Non circolano altre notizie sulla salute di Daniel a parte quelle dei bollettini ufficiali, e di frattura costale non se ne è mai parlato. Si aspettano fiduciosi notizie che potranno confermare il suo ritorno alla piena salute. Un eventuale proseguo dell'attività agonistica dell'atleta non ha in questo momento nessuna importanza. Riguardo alla sicurezza, si parla di reti, di caschi, ecc. ecc.... Una volta però (35 anni fa...) il grande Gustavo in discesa spigolò troppo, perse lo sci, fece un'acrobazia delle sue per non cadere e scese al traguardo su uno sci solo e in piena tranquillità. C'erano protezioni in pochi punti, ma mi domando se i materiali di allora non fossero meno perfonmanti ma anche molto meno pericolosi, e permettessero con molta piu frequenza al rimedio di certe situazioni ( non mi riferisco certo al caso di Kitzbuhel, ma in generale). |
Geze |
Inviato - 28 gen 2009 : 00:34:46 | franz62 ha scritto:
Mario sai che son di parte non ho detto che 120 deve essere la velocità massima...puoi anche arrivare a 150 dipende in che condizioni, saltare mi pare abbastanza inutile a 140 dicendo anche che è una considerazione personale.
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Sì scusa intendevo 140 in tratti pericolosi, tipo salti o passaggi stretti Per il fatto del casco sei più grande di me e saprai meglio di me che ogni sport ha il suo casco. E' logico che uno da F1 che ha uno spiraglio piccolissimo non sia adatto per lo sci, anche perchè è studiato in galleria del vento considerando la carrozzeria, le velocità totalmente differenti ed il collare che non credo sia fattibile nello sci, sempre per il discorso che si può impigliare ovunque. Per lo sci si deve studiare un casco da zero, in carbonio o in quelche lega strana per renderlo più leggero possibile, disegnato in galleria del vento e con un angolo di apertura maggiore in alto/basso. Per il fatto che si appanna non penso che ci sia più come problema, il mio da moto che ha 14 anni appena parti si spanna subito e non è nemmeno uno costosissimo. Per la tuta saprai meglio di me che c'è una prorosità stabilita dal regolamento (non ho sotto mano la misura) al di sotto della quale non puoi andare. Io non indentevo la tuta da moto per il fatto che sia di pelle...ma per quello che c'è dentro. Per quanto riesce a proteggere il pilota in ogni tipo di caduta. Anche quelle in rettilineo che sono paragonabili alla caduta sul piano di Albrecht, vediamo che i piloti si rompono le caviglie o i polsi o le dita, cioè tutto ciò che non può essere "bloccato". In curva invece scivoli via come scivoli sulle reti in discesa. A proposito di reti..sì condivido che siano migliorate..se Vitalini avesse fatto quel botto quest'anno probabilmente non sarebbe volato fuori..però quello sci rimasto attaccato gli avrebbe probabilmente fatto fuori i legamenti. E' impossibile non creare infortuni. Si deve lottare però per quegli infortuni che possono far perdere la vita. Io almeno la vedo così chi è daccordo bene...chi non lo è...pazienza amici come prima.
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franz62 |
Inviato - 27 gen 2009 : 22:18:32 Mario sai che son di parte non ho detto che 120 deve essere la velocità massima...puoi anche arrivare a 150 dipende in che condizioni, saltare mi pare abbastanza inutile a 140 dicendo anche che è una considerazione personale.
Per quella che può essere la mia esperienza per quanto possa sembrare strano i morti o gli incidenti gravi ci sono stati sempre per questioni di sicurezza passiva,facendo eccezione per casco e paraschiena assolutamente indispensabili.
Riguardo alle tute ci possono essere due secondi di differenza tra una tuta "buona" e una lenta per cui se vuoi si può limitare la media senza parlare di tute da moto, contano le protezioni sotto, la neve non è l'asfalto e non serve la tuta di pelle.
Ai miei tempi si correva nudi sotto (ma nudi per davvero a volte per scherzare....tutta colpa di un russo che si era spogliato al parterre non ricordo in quale gara e aveva lanciato la "moda") i problemi son sempre stati alla schiena e alla testa.
Si può discutere ancora di casco integrale se vuoi ma con Bali continuate a portare l'esempio dell'automobile...la pista d'asfalto è piana davanti a te e tu se non ti stai capottando sei in piano. Se prendi una foto in discesa (rende meglio che a guardarli in tv) vedi magari uno mezzo sdraiato e la pista che sparisce in verticale da un'altra parte,il casco integrale ti limita.
Poi se si vuole farlo riprovare che lo provino, non è morto nessuno ai miei tempi usandolo un anno o due, ha creato qualche caduta e gare buttate per gente che si fermava non vedendo più niente,magari oggi funziona.
Per me la sicurezza passiva e l'attenzione a tracciati e condizioni meteo e neve restano le discriminanti fondamentali nello sci, senza voler dire che non si debba pensare a tutto.
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Geze |
Inviato - 27 gen 2009 : 20:12:32 | Ciclone ha scritto:
@Geze Io francamente credo di seguire un altro Sport. Sono tanti anni (anche per motivi anagrafici!) che pratico questa disciplina e la seguo sia a livello di gare comitato che ad alti livelli e devo dire, NON TEMENDO SMENTITE, che non tanto, ma tantissimo si è fatto in termini di sicurezza. Pochi esempi. Ai miei tempi l’uso del casco era obbligatorio solo in DH e non era richiesta nessuna omologazione, si poteva correre con in testa una scodella; la prima volta che si è visto un atleta usare un caschetto in una gara di GS è stato Tomba. Da allora se ti calavi senza emetto eri uno sf**ato. Poi l’omologazione poi l’obbligatorietà. Io però in campo libero non lo uso. Mai. Paraschiena, storia simile, all’inizio vietati perché il regolamento non consentiva sotto la tuta protezioni rigide perché interferivano con l’aereodinamicità, ora sono obbligatori. Recinzioni e protezioni varie, all’inizio assenti, poi balle di paglia, poi reti, poi reti fisse e teloni e adesso TUTTA la pista recintata dall’inizio alla fine con doppie e triple file di reti. I primi anni che facevo da lisciatore in CdM si scendeva per 5/6 porte e ci si fermava a bordo pista, ora la sosta è segnalata, ci si ferma SOLO dove indicato, che è il posto più sicuro nel caso in cui un atleta …tiri diritto. Le aziende produttrici hanno investito nella ricerca e hanno inventato materassi gonfiabili, teli anti taglio, porte con teloni sganciabili nel caso di inforcate ecc. ecc. E poi … non continuo, chi questo Sport “lo conosce lo sa” (direbbe Alberto!!!) ma si deve fare di più e lo si farà , si ipotizzano pali virtuali per evitare inforcate letali e altre diavolerie per migliorare la sicurezza, ma lo sci e la DH hanno una intrinseca dose di pericolosità alla quale non è possibile porre rimedio, se non cancellandola dal calendario. E chi fa discesa ama la velocità e l’adrenalina.
Nella foto (fatta mentre porto pali per la tracciatura del SL di CdM - La Villa anno 2007 - Alta Badia) si possono ben vedere le reti di protezione OBBLIGATORIE per tutte le discipline, una volta non c’erano neppure in DH!!!
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Se far spaccare la testa ad una persona perchè il casco è inadeguato alla velocità ma mettere delle belle reti dove uno possa rallentare senza riportare altre ferite (se non in casi particolari)credo che sia proprio una cavolata. La sicurezza passiva ce ne è e lo so, ma di sicurezza attiva (cioè nello sciatore) è tutto inadeguato alla velocità ed alla durezza della neve, tu meglio di me sai che la neve "da gara" è tutt'altra cosa di quella "turistica". La discesa libera deve continuare ad esistere, io non la farei (per paura) però così si aspetta il morto e stai sicuro che quando ci sarà le cose cambieranno. Da come parli sei un uomo vero di sci e non uno di quelle che chiacchiera...come fai a non accorgerti che si scendi "nudi" a 140 all'ora. Io sarò un profano ma non è possibile che non ve ne rendiate conto. Solo con Franz mi prendo anche se lui è di parte :) Anche se non lo ha detto è daccordo con me che 120 sia la velocità giusta, ci sarà un modo per frenare no?! Se la tuta non bastasse, mettessero una soletta diversa. Ciclone io purtroppo per posizione geografica non mi posso assolutamente definire un uomo di sci però ho sempre letto tanto e mi sono documentato in tutti i modo possibili. Quindi non mi definisco un profano. |
Frank69 |
Inviato - 27 gen 2009 : 19:23:10 ho riletto ora tutta la megadiscussione relativa alla necessità o meno dell'ultimo salto. ma come si fa a dire che la sua presenza non ha alcun senso dal punto di vista agonistico e che è lì solo per offrire un brivido agli spettatori del parterre? vorrei poter confrontare i tempi di Maier e Buechel tra il passaggio sul dente e la linea d'arrivo, cioé tra due atleti che lo hanno interpretato in maniera opposta per poter dare una risposta oggettiva. Gli incidenti a cui assistiamo devono certamente invitare a far di più nella ricerca di sistemi di protezione passivi (anche se a 140 non c'è casco che tenga), ma rimane il fatto che in determinati sport il fattore rischio è intrinseco e accettato da tutti. mi domando piuttosto quanto può aver influito sull'errore commesso da Dani la stanchezza psicofisica derivante da un calendario che in determinati periodi dell'anno è veramente intenso (questo sì per motivi prettamente economici) e la capacità di un ragazzo di 24 anni a sostenere questa mole di impegni. poi il salto lo puoi mettere o levare, è chiaro che la Streiff rimarrebbe la regina, ma a quel punto gli errori verrebbero commessi in altri punti e non è che si possano spianare le piste per rendere lo sci uno sport a rischio zero. la cosa più importante è che il ragazzo torni a posto e che non si verifichino più errori nelle procedure di emergenza come quelli commessi nel caso di Lanzi. un saluto a tutti
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franz62 |
Inviato - 27 gen 2009 : 18:20:51
Bali sai che se è per cazzeggiare son sempre contento... perchè però non cambiamo discussione sul push loop (che mi pare tu non abbia guardato) e lasciamo questa seria su Albrecht parlando di caschi o di tute o eventuali idee applicabili? |
balineuve |
Inviato - 27 gen 2009 : 17:49:37 Come push loop ? ........ io intendevo una capriola all'indietro un po' laterale per non rischiare di puntare le spatole nella neve dare una facciata ......... se guardate le immagini ne avrebbe avuto tutto il tempo ...... anzi forse visto il cambio di pendenza avrebbe rischiato di atterrare sulle code anche dopo la capriola ........ e chiaro però che se non è nel tuo istinto, non hai tempo per pensarci.
Una volta in aria era troppo sbilanciato all'indietro per potersi tirare su remando con le braccia ............ manco se avesse avuto dei manubri da 10 kg per mano ......... |
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