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 Atteggiamento psicologico sugli sci

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
SNOW4EVER Inviato - 30 gen 2006 : 17:57:09
Ciao a tutti.

sono di ritorno da un gran bella sciata, su neve fantastica (anche se verso mezzogiorno ha mollato)

Mentre ritornavo a casa in auto (30 minuti) mi chiedevo:

ma quanto conta la "motivazione" nello sci non agonistico?

cioe, mi spiego meglio; a volte vado a sciare e dalla prima curva mi sento bene sugli sci, mi diverto, non penso ad altro se non a divertirmi.
Altre volte mi sento un po irrigidito, non muscolarmente, ma con la testa che sembra in stand-by rispetto alla situazione in cui sono.
Addirittura a volte sono cosi in stand-by per qualche discesa e poi senza nessun motivo inizio a rendere meglio, sentirmi meglio ecc..

Oggi ad esempio le prime 3 discese non sciavo bene, sempre passivo sugli sci, mi lasciavo srprendere da ogni buchetta o dosso, poi si e come girato un interuttore ed ho iniziato ad andare come volevo, "bello"reattivo, insomma SCIAVO, mentre prima SCENDEVO....



Ora illuminatemi grandi menti di questo forum
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Piano Battaglia Inviato - 02 feb 2006 : 11:07:06
Citazione:
Messaggio inserito da Atomic

A me capita sempre di fare le prime due discese passivamente, come se il cervello dovesse riprendere gli automatismi necessari, mi sembra quasi di non saper più fare quello che magari facevo la settimana prima..... poi come d'incanto mi sblocco e torno a sciare tranquillo, divertendomi e con la mente libera!
Questo succede sempre trannequando mi faccio più giorni consecutivi sulla neve, in quel caso la forma è in crescendo e gli ultimi giorni vado da Dio (per quanto è concesso dalla mia tecnica esacrabile...).



A me invece succede il contrario, sciando più giorni consecutivamente. Seguo una curva crescente - sempre in ambito di tecnica esecrabile, beninteso - per i primi tre/quattro giorni. Poi comincia una fase discendente nella quale tendo a perdere di "omogeneità" nella sciata.

Ho sempre pensato che possa essere dovuto ad un accumulo di stanchezza - che so, acido lattico - e non ho mai pensato all'aspetto psicologico.

Però non c'è dubbio che quando sento le prime sensazioni negativo tendo a farmi condizionare dalle medesime.
dgiova Inviato - 01 feb 2006 : 13:46:24
Su di me influiscono soprattutto le condizioni metereologiche...

Se splende un bel sole, anche l'animo e'lieto e le cose mi risultano piu' facili...

Se invece e' nuvoloso, o peggio nevica forte, il buon umore se ne va' e rimango passivo/sulla difensiva per tutto il giorno (il fatto ad esempio di non vedere le sconnessioni del terreno mi porta ad irrigidirmi e sciare in maniera non sciolta: direte che e' tutto un problema di tecnica e sicuramente e' vero...).

Sabato scorso ad esempio, dopo 4 ore di pullman sotto la neve da Treviso ad Alleghe, mi sono ritrovato con le pisto ridotte ad una sorta di free-style: ergo, alle 13,30 ho smesso, perche' non mi divertivo affatto.
Atomic Inviato - 01 feb 2006 : 12:39:15
A me capita sempre di fare le prime due discese passivamente, come se il cervello dovesse riprendere gli automatismi necessari, mi sembra quasi di non saper più fare quello che magari facevo la settimana prima..... poi come d'incanto mi sblocco e torno a sciare tranquillo, divertendomi e con la mente libera!
Questo succede sempre trannequando mi faccio più giorni consecutivi sulla neve, in quel caso la forma è in crescendo e gli ultimi giorni vado da Dio (per quanto è concesso dalla mia tecnica esacrabile...).

Per quanto riguarda i Tavolari io (chi mi conosce lo sa) prendo una posizione ben precisa....ovviamente sto generalizzando perchè in tutte le cose non si può mai fare di tutta l'erba un fascio...ma non è la prima volta che frequento un comprensorio sciistico sarà una coincidenza ma i comportamenti più imbecilli e pericolosi li ho sempre visti fare da questi ca(cchi)o (ho evitato la doppiazeta) di tavolari "rappers dei poveri" che non fanno altro che farsi bombe in quota (non che io sia contrario ma se scendi sconvolto da una nera e mi centri in pieno perchè i tuoi riflessi sono quelli di Vasco Rossi quando cantava bollicine mi rode un pochino....), raspare la neve e tirar fuori i sassi.....sdraiarsi a prendere il sole sotto i cambi di pendenza.......attaccare adesivi offensivi nei miei confronti sulle tavole (vedi il tanto alla moda "****in' skiers")...****in cosa???? Levando chi scende con le tavole Hard (solitamente quarda caso questi si comportano anche meglio) gli altri dovrebbero stare nello snow park a loro adibito e non rompere le balle in giro!
Sono sicuramente un estremista e sbaglio lo so...però è quello che penso.....
Ribadisco che anche io poi conosco personalmete dei tavolari che sono bravi ragazzi etc etc e anche tra gli sciatori ci sono innumerevoli teste di C ( e poi questo discorso è stato già fatto altre volte quì nel forum) però la tendenza che ho riscontrato personalmete è quella che ho descritto!

Nun si arrabbino i sostenitori della tavola.....please..ognuno ha le sue opinioni!
giò Inviato - 31 gen 2006 : 22:55:30
Frantz, oggi mi son fatto un fuoripista con max e tre "tavolari"

E quando mi capita di andar su dopo una notte in ospedale, calzo i miei head e me ne vado a spasso con gli sci
Macguy Inviato - 31 gen 2006 : 21:30:06
Infatti, concordo pienamente con Supersl. Tra l'altro, la nostra mente ed il nostro fisico sono soggetti a quello che i benparlanti, chiamano "bioritmo", che ci piaccia o no.
La consapevolezza di questo, unita all'astuzia di prepararsi bene fisicamente (alimentazione, sonno, etc) e psicologicamente (concentrazione, ripetizione mentale della tecnica sciistica soprattutto rivolta ai punti deboli di ognuno) non possono che diminuire il margine di azione di ciò che qualcuno ha chiamato sf**a e io chiamo componenti naturali.

Io sono un pò più fortunato di voi, in quanto ho tutto il tempo necessario a praticare la giusta dose di training autogeno: DISTO 3.5 H DALLE PISTE, b******iIIIIIIIII!!!!!!
SNOW4EVER Inviato - 31 gen 2006 : 14:34:30
Bene la discussione sta prendendo il verso giusto...

Forse come dice Alain un atteggiamento piu "professionale" cioe curando la giornata dall inizio potrebbe essere...

Le ore di sonno anche


Che dire,provero'
Frantz no Klammer Inviato - 31 gen 2006 : 13:23:06
Intanto c'è la faccina, poi sono andato a capo e lasciato una riga, che vuol dire "altro paragrafo", ad ogni modo non è che mi influenzi la tipologia o i calzoni a scacchi, anzi, magari m'indispone il casino che alcuni (snowboarders e skiers, indifferentemente) creano fermandosi sotto i dossi o dietro le curve, o l'impaccio nel quale si ficcano sciatori inadeguati alla difficoltà della pista, o la presunzione d'esperienza di alcuni (fanno il superG sulle blu, loro), piuttosto che l'arroganza di altri (ho pagato come te e faccio ciò che voglio), che in qualche modo mi costringono a sciare in difesa "preventivamente" (penso di avere buon senso e non penso "che mi frega peggio per loro"), e non ti fanno godere la discesa.
...solo (per risponderti) che il mio pregiudizio mi offusca la mente a tal punto che mi fa vedere (allucinazione?) gruppi di snowboarders seduti in mezzo alla pista, mentre in realta ciò non accade mai.
Comunque ti assicuro che m'inc@##o di più col papà che porta i suoi piccoli assolutamente principianti sulle rosse, che tanto "soldi buttati per il maestro, v'insegno io a sciare!" e coi ragazzi dello sci club che "fanno pali" e s'imbucano agli impianti
Poi se la parola "tavolaro" sembra offensiva me la rimangio.
Fine OT.
Real Eagle Inviato - 31 gen 2006 : 12:59:39
Racconto brevemente una disavventura che mi è capitata
la scorsa settimana.
Avevo programmato un allenamento in gigante e l'appuntamento
con l'allenatore era per le 14 in partenza.
Sicuramente quel giorno non mi sentivo carico sufficientemente,
infatti da subito mi rendo conto che il mio assetto doveva essere
registrato.
Nella terza porta di una delle prime discese mi ritrovo a scivolare
senza uno sci e oltretutto contro un bel boschetto.
Fermo la corsa con lo sci che avevo ancora, contro un albero.
Fortunatamente le conseguenze della caduta non sono state gravi,
pero ho avuto dolori per una settimana.
Lo sci fa parte insieme ad altri sport di quella categoria di attività
che tra le varie componenti c'è anche il rischio.
Mi sono reso conto che se ci si sente un po stanchi è meglio sciare
in tranquillità,magari provando qualche esercizio a bassa velocità.
Un saluto a tutti

supersl Inviato - 31 gen 2006 : 11:57:12
lasciando stare skiers e/o snowboarders è vero che la folla può alterare un po' lo stato d'animo, del tipo ti fai una bella discesa arrivi alla partenza dell'impianto e ti ritrovi 30' di colonna..ti girano le . Se ti riferivi a questo posso capirlo.

Se poi i 30' di colonna sono formati da soli tavolari è chiaro che ti girano ancora di più le ....ecco sono scivolato a fine post.... (scherzo ovviamente).
op1976 Inviato - 31 gen 2006 : 11:45:43
Citazione:
Messaggio inserito da Frantz no Klammer

Hai dimenticato un fattore:
Piste senza tavolari...

...nel senso che spesso sono anche gli altri ad influire sulla propria condizione mentale.



Se ti fai influenzare dalla presenza degli snowboarders mi sa che devi lavorarci un po sul tuo mentale ( e lo dico in modo ironico, sia ben chiaro) per togliere dei pregiudizi che troppo spesso farciscono questo forum...
Frantz no Klammer Inviato - 31 gen 2006 : 11:34:23
Hai dimenticato un fattore:
Piste senza tavolari...

...nel senso che spesso sono anche gli altri ad influire sulla propria condizione mentale.
supersl Inviato - 31 gen 2006 : 10:58:21
per quanto mi riguarda, capita sempre meno di avere delle giornate nere, questo è dato dal fatto che ora (meglio tardi che mai) io ed il mio corpo ci intendiamo a vicenda.
Dal momento in cui ho capito che cosa poteva tramutare una giornata AL TOP in una giornata NO, faccio in modo che questi punti siano eseguiti con criterio molto rigido:
Riscaldamento mattutino 10'-15'sulle piste,
Attrezzatura (lamine e sciolina) al top,
Colazione energica (2h prima dello sforzo),
Pranzo leggero (ma concentrato di carboidrati)
Almeno 8 ore di sonno (per la sera prima).

Chiaro la giornata nera ti aspetta dietro l'angolo, ma con queste piccole attenzioni riesco a ridurre notevolmente la percentuale di sf**a...
otto piedi Inviato - 31 gen 2006 : 09:29:39
Giornate sì, giornate no... Capita a tutti, ed in tutte le attività !
In genere quando vai a sciare sei "pronto" ad una full immersion nella tua attività: sei ricettivo ai segnali che vengono dall'ambiente e dal tuo corpo, e allenamento + istinto + passione creano l'amalgama che ti consente di sciar bene e divertirti, un giorno andando veloce, un altro "pennellando", un giorno attaccando di brutto sulla massima pendenza...
Ma se per caso qualche interferenza turba l'amalgama , ecco che le cose non succedono come dovrebbero... E si innesca il circolo vizioso: si scia male, ci si innervosisce, quindi ci si irrigidisce, si scia peggio... e così via .
Meglio un sano stop prima di farsi male, a volte! O magari solo una pausa "cioccolata e succo di frutta": in una mezz'oretta si raccolgono le idee e spesso capita di ricominciare con tutt'un'altra grinta .
Ricordo un'attività che praticavo nella quale la condizione "mentale" era fondamentale: il tiro con l'arco. Se non c'era l'armonia, dopo le prime frecce era meglio metter via tutto e guardare gli altri, o andar a far due passi per campi e boschi (evitando la linea di tiro...).
E tutto questo comunque è irrinunciabile oltre che utile: serve a conoscere i propri limiti... Ed a lavorarci sopra per non fossilizzarsi !
matt Inviato - 30 gen 2006 : 21:33:22
è sicuramente il fatto dell'essere concentrati con tutto il cervello su quello che si fa, permettendo una buona coordinazione del corpo......
giò Inviato - 30 gen 2006 : 19:03:50
Credo che sia una situazione che capita un pò a tutti, quella di portarsi dietro lo stress accumulato, intendo.
Liberare la mente, staccare completamente la spina è necessario per potersi concentrare solo sulle sensazioni che si provano sciando ed in tal modo aumenti la sensibilità del gesto tecnico.
La più brutta caduta fatta quest'anno (e mi è andata bene perchè stavo per finire dentro un bosco) è venuta dopo una situazione che si è creata in pista e che mi ha fatto incatzare non poco.

Ma è vero anche che quando parto dalla città e arrivo in montagna (dopo poco più di un'ora), soprattutto se vado da solo, ti assicuro che mi libera da tutti i pensieri, e per quelle ore che sto su l'unica cosa che conta è pennellare

Ciao

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