V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Liggg |
Inviato - 07 mag 2023 : 19:10:59 Mi sembra un po' esagerato cambiare il calendario di Zermatt/Cervinia facendo affidamento solo su un anno come lo scorso, che qui al nord ovest è stato il più caldo e siccitoso dai tempi in cui la terra era una palla di magma....
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12 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Katunga |
Inviato - 20 mag 2023 : 11:58:17 Penso siamo tutti d'accordo! Qui si stava però parlando del fatto che a Cervinia quest'anno (agonistico) la gara è saltata per il troppo caldo e non per la siccità (hanno sparato in alto, portato la neve in basso e poi la pioggia ha rovinato tutto) e non è assolutamente detto che il caldo dello scorso anno, che non c'era negli anni precedenti, sia ormai da considerarsi ciclico. Siccità che non ha praticamente inciso sulla stagione sciistica 22/23 tanto che sulle Alpi si è sparato praticamente ovunque, tranne in alcune aree (Appennino in primis) dove il caldo non permetteva l'uso dei cannoni. Neve artificiale che ha permesso di avere una delle migliori stagioni di sempre a livello di presenze. Quindi riconfermo quanto scritto da Bali (...il problema per la gara dell'anno scorso fu più il caldo che la siccità...) Buon weekend! |
draghetto |
Inviato - 19 mag 2023 : 23:27:33 Poiche' i fenomeni relativi al cambiamento climatico si alimentano fra loro, dobbiamo considerare che il cambiamento avverra' con un'accelerazione geometrica, e non aritmetica. Sappiamo ad esempio del perverso meccanismo secondo il quale lo scioglimento dei ghiacci delle calotte polari diminuisce il potere di rifrazione della luce solare della superficie terrestre, quindi constribuisce a sua volta all'aumento delle temperature, che fanno sciogliere altri ghiacci, diminuendo ulteriormente la rifrazione, etc.
I cambiamenti climatici un tempo impiegavano ere geologiche a radicarsi, ma ora questo sta avvenendo in maniera sempre piu' rapida. Io non dico neppure di guardare a quest'ultimo inverno, ma ai modelli prodotti dagli scienziati, che ogni volta che vengono aggiornati mostrano uno scenario peggiore. Lo scioglimento dei ghiacciai di cui parli rischia di mettere a repentaglio il nostro approvvigionamento di acqua dolce, altro che neve artificiale. L'altro rischio e' quello dell'aumento dei fenomeni climatici estremi, come stiamo vedendo in questi giorni in alcune regioni italiane, per cui le precipitazioni potrebbero verificarsi, ma con effetti catastrofici. Sappiamo che per avere la neve c'e' bisogno sia di precipitazioni che di temperature basse, un binomio che sara' sempre piu' difficile da avere. Per qualche inverno potrebbe ancora andare bene, ma non c'e' da stare tranquilli. |
Katunga |
Inviato - 19 mag 2023 : 13:03:25 | draghetto ha scritto:
Il mio discorso e' che basarsi sugli anni passati per prevedere quello che avverra' in futuro e' intrinsecamente sbagliato proprio perche' siamo in un trend di questo tipo. Quindi mentre tu dici "fino allo scorso anno sparavano ad inizio ottobre a Plan Maison", il mio timore e' che quello potrebbe essere stato l'ultimo anno, o che comunque in futuro potrebbe avvenire sempre meno frequentemente.
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il timore è di tutti, ma un anno non fa tendeza ed un eventuale cambiamento non si radica all'improvviso ma occorrono anni. Basandoci sull'ultimo potremmo anche dire che il futuro sarà roseo perchè in Usa e Canada lo scorso inverno sono cadute metrate di neve tanto che a Mammoth Mountain chiuderanno la stagione sciistica ai primi di agosto e quest'inverno sono scesi 18 metri di neve, mentre a Whistler solo 10 e attualmente al suolo ci sono ancora 150 cm (comunque chiuderanno lunedì prossimo). Inoltre l'inverno 20/21, solo due anni fa, ha fatto segnare cospique precipitazioni, purtroppo però anche tutto questo non fa tendenza. Il mio pensiero è che certamente stiamo andando verso un cambiamento importante ma al momento non sono preoccupato per l'inverno 2023/2024 e nemmeno per i successivi due o tre. Poi vedremo. Con questo non voglio sembrare un menefreghista, anzi! In estate giro per montagne e ti dico che numerose sorgenti la scorsa estate erano secche! Ed ho definitivamente rinunciato a salire il Gran Zerbù che è l'unica montagna del gruppo Ortles/Cevedale e 13 Cime che mi manca. Troppo rischioso, la neve ha lasciato il posto al ghiaccio vivo in alto mentre nel tratto centrale neve e ghiaccio sono scomparsi, il terreno col sole sgela causando frequenti scariche di sassi. Continuerò a guardarlo da sotto |
draghetto |
Inviato - 19 mag 2023 : 00:23:35 Il mio discorso e' che basarsi sugli anni passati per prevedere quello che avverra' in futuro e' intrinsecamente sbagliato proprio perche' siamo in un trend di questo tipo. Quindi mentre tu dici "fino allo scorso anno sparavano ad inizio ottobre a Plan Maison", il mio timore e' che quello potrebbe essere stato l'ultimo anno, o che comunque in futuro potrebbe avvenire sempre meno frequentemente. |
Katunga |
Inviato - 18 mag 2023 : 11:20:31 Draghetto, sono d'accordo io mi riferivo unicamente alla situazione di Cervinia, dove da sempre, fino a questa stagione, da Plan Maison in su aprivano a metà ottobre e sull'impossibilità di sparare causa caldo (fino allo scorso anno sparavano ad inizio ottobre a Plan Maison) |
draghetto |
Inviato - 18 mag 2023 : 03:57:35 https://tg24.sky.it/ambiente/2023/05/17/allarme-onu-cinque-anni-piu-caldi-sempre |
Katunga |
Inviato - 15 mag 2023 : 15:35:32 | draghetto ha scritto:
| balineuve ha scritto:
Draghettadamus... non dico quale parte del corpo dovremmo toccare, ma il problema per la gara dell'anno scorso fu più il caldo che la siccità... tra l'altro uno degli inverni più siccitosi che io ricordi in VdA fu il 1980/81 che portò alla diffusione dei cannoni per innevate artificialmente e uno dei più nevosi il 1985/86.
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Il caldo e la siccita' sono due tendenze che corrono parallelamente. Le previsioni non le faccio io, ma gli scienziati che si occupano di questi argomenti.
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Concordo con Bali. Lo scorso anno il problema fu il caldo perchè dopo essere riusciti ad innevare il tracciato arrivò la pioggia che rese un marciume la parte bassa. Fino al quel momento fecero una fatica immane a sparare neve in quota per poi portarla a valle
https://www.ansa.it/valledaosta/notizie/2022/10/22/manca-neve-salta-la-discesa-maschile-di-cdm-a-zermatt-cervinia_7c583253-bbd5-4c87-86d5-812c551791ea.html
Quello che dici tu è vero, ma non applicabile, fino a questo momento, allo sci in quanto gli invasi normalmente sono (ed erano) tutti pieni grazie allo scioglimento delle nevi. Infatti tutte le piste nella stagione 22/23 sono state innevate artificialmente senza problemi nonostante le mancate piogge. Ovvio che se la tendenza sarà questa, in futuro non si potrà più innevare artificialmente anche perchè, suppongo, arriveranno i divieti |
Katunga |
Inviato - 15 mag 2023 : 15:20:13 | draghetto ha scritto:
| Liggg ha scritto:
Mi sembra un po' esagerato cambiare il calendario di Zermatt/Cervinia facendo affidamento solo su un anno come lo scorso, che qui al nord ovest è stato il più caldo e siccitoso dai tempi in cui la terra era una palla di magma....
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Evidentemente non hai presente che quello stesso trend continuera' nei prossimi anni.
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lo scorso anno non può fare tendenza perchè caso unico. A Cervinia fino all'anno prima la stagione sciistica da Plan Maison in su, quindi ben sotto l'arrivo della gara, la stagione è sempre iniziata tra il 15 ed il 20 di ottobre. |
draghetto |
Inviato - 14 mag 2023 : 23:43:41 | balineuve ha scritto:
Draghettadamus... non dico quale parte del corpo dovremmo toccare, ma il problema per la gara dell'anno scorso fu più il caldo che la siccità... tra l'altro uno degli inverni più siccitosi che io ricordi in VdA fu il 1980/81 che portò alla diffusione dei cannoni per innevate artificialmente e uno dei più nevosi il 1985/86.
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Il caldo e la siccita' sono due tendenze che corrono parallelamente. Le previsioni non le faccio io, ma gli scienziati che si occupano di questi argomenti. |
Liggg |
Inviato - 14 mag 2023 : 17:26:31 Non ho la bacchetta magica per dire se moriremo tutti arrostiti, anche se scommetto non sarà per il GW ... Di certo avrei aspettato un anno "normale" prima di valutare cambiamenti di calendario... Non so di dove siete, ma in confronto il 2003 è stato un anno fresco... |
balineuve |
Inviato - 14 mag 2023 : 06:38:27 Draghettadamus... non dico quale parte del corpo dovremmo toccare, ma il problema per la gara dell'anno scorso fu più il caldo che la siccità... tra l'altro uno degli inverni più siccitosi che io ricordi in VdA fu il 1980/81 che portò alla diffusione dei cannoni per innevate artificialmente e uno dei più nevosi il 1985/86.
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draghetto |
Inviato - 12 mag 2023 : 00:18:50 | Liggg ha scritto:
Mi sembra un po' esagerato cambiare il calendario di Zermatt/Cervinia facendo affidamento solo su un anno come lo scorso, che qui al nord ovest è stato il più caldo e siccitoso dai tempi in cui la terra era una palla di magma....
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Evidentemente non hai presente che quello stesso trend continuera' nei prossimi anni. |