V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
albet86 |
Inviato - 18 set 2004 : 10:14:44 Mentre la discussione Maria Riesh si è concentrata su foto di bellezze, propongo una rassegna di sciatori in azione.. |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
masterA |
Inviato - 25 ott 2004 : 16:52:16 C'era c'era.. l'elastico era quello della Carrera di quegli anni, ma non ne hanno vendute tante! |
Carcentina |
Inviato - 25 ott 2004 : 16:43:53 Citazione: Messaggio inserito da masterA
Sulla maschera ho già precisato. Sul fatto che gli si possa perdonare tutto direi che non si possa perdonare il fatto che abbia rubato una Coppa del Mondo di specialità con i punti di Park City del 2003, e non abbia sportivamente ammesso il furto ai danni di Palander. La maschera in questione era esibita proprio perchè vintage (anni 80) e schifezzo!
concordo su Park City ma non ricordo una maschera oscena così negli anni 70-80
Ricordiamo anche che Zurbriggen fece l'indiano alla stessa maniera con AT negli anni 80 proprio in uno speciale |
masterA |
Inviato - 25 ott 2004 : 15:34:17 Sulla maschera ho già precisato. Sul fatto che gli si possa perdonare tutto direi che non si possa perdonare il fatto che abbia rubato una Coppa del Mondo di specialità con i punti di Park City del 2003, e non abbia sportivamente ammesso il furto ai danni di Palander. La maschera in questione era esibita proprio perchè vintage (anni 80) e schifezzo! |
Carcentina |
Inviato - 25 ott 2004 : 15:26:11 Citazione: Messaggio inserito da blossom
Citazione: Messaggio inserito da pcaimi
Citazione: Messaggio inserito da FASSA
sinceramente non ho notato nulla di strano.è una maschera da sci normale su cui lui ha applicato un antiestetico paranaso con relative "patelette" di plastica appena sopra le guance
cacchio Fassa era un rettangolo perfetto..............siamo sciuri che parliamo della stessa?  
si la maschera era proprio una schifezza!!
dai Blossom non esagerare....a A Schonfi si può perdonare qs. ed altro ....e come quei capi assurdi nelle sfilate di moda che indossati da gente normali sarebbero impossibili |
blossom |
Inviato - 25 ott 2004 : 15:23:35 Citazione: Messaggio inserito da pcaimi
Citazione: Messaggio inserito da FASSA
sinceramente non ho notato nulla di strano.è una maschera da sci normale su cui lui ha applicato un antiestetico paranaso con relative "patelette" di plastica appena sopra le guance
cacchio Fassa era un rettangolo perfetto..............siamo sciuri che parliamo della stessa?  
si la maschera era proprio una schifezza!! |
masterA |
Inviato - 25 ott 2004 : 15:10:27 La mascera in questione non era quella da gara ma una, vecchio tipo della Carrera e veramente brutta, rettangolare con lenti trasparenti, indossata dal pagliaccetto per un intervista lampo nel momento (per fortuna......) nel quale era in testa alla gara e tutti gli arrivavano dietro per pochi centesimi. Momento di gloria terminato con Knauss e gli altri.
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FASSA |
Inviato - 25 ott 2004 : 11:17:58 Citazione: Messaggio inserito da pcaimi
Citazione: Messaggio inserito da FASSA
sinceramente non ho notato nulla di strano.è una maschera da sci normale su cui lui ha applicato un antiestetico paranaso con relative "patelette" di plastica appena sopra le guance
cacchio Fassa era un rettangolo perfetto..............siamo sciuri che parliamo della stessa?  
ti dico, ho visto le repliche su orf on line,a me pareva una normalissima "carrera" con ste patelette su naso e guance. parer mio cmq...sarebbe bello invece se si trovassero foto on-line di ieri e della maschera.sarebbe più facile capire ripetto a vederla 3 secondi... |
Carcentina |
Inviato - 25 ott 2004 : 11:04:06 Citazione: Messaggio inserito da FASSA
sinceramente non ho notato nulla di strano.è una maschera da sci normale su cui lui ha applicato un antiestetico paranaso con relative "patelette" di plastica appena sopra le guance
cacchio Fassa era un rettangolo perfetto..............siamo sciuri che parliamo della stessa?   |
FASSA |
Inviato - 25 ott 2004 : 10:37:28 sinceramente non ho notato nulla di strano.è una maschera da sci normale su cui lui ha applicato un antiestetico paranaso con relative "patelette" di plastica appena sopra le guance |
Carcentina |
Inviato - 25 ott 2004 : 09:05:16 Citazione: Messaggio inserito da karlinetor
Citazione: Messaggio inserito da albet86
avete trovato foto della gara di oggi??
si mi incuriosisce la maschera di Raniero
più che maschera da sci trattasi di maschera da saldatore ...............è un grande |
karlinetor |
Inviato - 24 ott 2004 : 19:13:02 Citazione: Messaggio inserito da albet86
avete trovato foto della gara di oggi??
si mi incuriosisce la maschera di Raniero |
albet86 |
Inviato - 23 ott 2004 : 21:25:08 avete trovato foto della gara di oggi?? |
canadien |
Inviato - 23 ott 2004 : 21:02:05 il purcelun

e per TaU Felix

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simski |
Inviato - 15 ott 2004 : 00:36:33 Citazione: Messaggio inserito da Herminator
Ragazzi, ve lo ricordate? Io l'adoravo!



RUDOLF NIERLICH Coppa del mondo: 3 vittorie in Gigante 12 podi in Gigante 5 vittorie in Slalom 11 podi in Slalom Posizioni in coppa del mondo: 84/85: 110° 86/87: 19° 87/88: 17° 88/89: 6° 89/90: 10° 90/91: 3°
Risultati ai mondiali: 1987: 7° in Gigante 1989: 1° in Gigante - 1° in Slalom 1991: 1° in Gigante
Risultati alle olimpiadi: 1988: 5° in Gigante Nato il 20 febbraio 1966- Morto il 14 maggio 1991 E' tragicamente scomparso a soli 25 anni, in un incidente automobilistico avvenuto nel paese dove era cresciuto e a pochi mesi dalla conquista della sua terza medaglia d'oro mondiale, a Saalbach, in quello slalom gigante di cui è stato uno dei maggiori interpreti sul finire degli anni Ottanta. E' riuscito ad entrare nella storia dello sci come il campione delle grandi occasioni, determinato e vincente quando il profumo delle medaglie cancellava i momenti di abulia che hanno contrassegnato alcune fasi della sua carriera. Sulle piste da sci si mise in luce nel 1984 quando vinse il gigante dei Mondiali juniores di Sugarloaf. Sciatore potente ma capace anche di stile e sapienza tecnica, Nierlich maturò progressivamente nel nuovo clima dello sci alpino austriaco della seconda metà degli anni Ottanta che sembrò girare le spalle al tradizionale amore per la discesa libera indirizzando l'utima generazione di promesse sulle discipline tecniche. Dopo l'esordio in Coppa del Mondo nella stagione 84/85, nel 1986 vinse da dominatore la Coppa Europa. La prima vittoria in Coppa del Mondo è del 30 gennaio 1988: Nierlich è primo, in gigante, davanti ai connazionali Strolz, Mayer e Mader in un inconsueto cappotto austriaco tra le porte di uno slalom che ricordò per un momento a tutti la storica cinquina della Valanga Azzurra a Berchtesgaden nel 1974. Ma il momento magico di Nierlich fu la stagione 88/89. In quell'inverno la sua crescita ebbe i contorni di un'autentica esplosione. In Coppa del Mondo vinse due volte nella sua specialità preferita (il gigante) e per la prima volta (altri due successi) in speciale. Ai Mondiali di Vail era considerato un outsider ma riuscì a fare quello che, prima di lui, era riuscito, nei Mondiali soltanto a Emile Allais, Zeno Colò, Stein Eriksen, Toni Sailer, Gustavo Thoeni, Ingemar Stenmark: due medaglie d'oro per la leggenda. In gigante, nonostante il pettorale numero 15, fu protagonista di una prima manche esaltante per grinta e determinazione che gli consentì di controllare il ritorno del compagno Helmuth Mayer nella seconda. In slalom fu il migliore in una seconda manche massacrante, lunga e difficilissima. Dopo quei trionfi, il suo rendimento in Coppa calò nelle due stagioni successive ma all'appuntamento dei Mondiali di Saalbach del 1991 Nierlich si fece trovare pronto per un'altra medaglia d'oro in gigante, nonostante l'impatto con un palo quando era in vista del traguardo nella seconda manche avesse rischiato di farlo uscire di gara.
Me lo ricordo. Un grandissimo nei tempi in cui lo sci era fatto dai personaggi! Un po' la mancanza di un Tomba un po' lo sci che ha livellato i valori in campo si è giunti allo sci moderno che comunque adoro. Belli i tempi di Erlacher, Toetsch, Pramotton, Okabe, Strolz, Tritscher, Zurbriggen, Girardelli ... per parlare solo di alcuni atleti. |
Herminator |
Inviato - 14 ott 2004 : 22:12:05 Ragazzi, ve lo ricordate? Io l'adoravo!



RUDOLF NIERLICH Coppa del mondo: 3 vittorie in Gigante 12 podi in Gigante 5 vittorie in Slalom 11 podi in Slalom Posizioni in coppa del mondo: 84/85: 110° 86/87: 19° 87/88: 17° 88/89: 6° 89/90: 10° 90/91: 3°
Risultati ai mondiali: 1987: 7° in Gigante 1989: 1° in Gigante - 1° in Slalom 1991: 1° in Gigante
Risultati alle olimpiadi: 1988: 5° in Gigante Nato il 20 febbraio 1966- Morto il 14 maggio 1991 E' tragicamente scomparso a soli 25 anni, in un incidente automobilistico avvenuto nel paese dove era cresciuto e a pochi mesi dalla conquista della sua terza medaglia d'oro mondiale, a Saalbach, in quello slalom gigante di cui è stato uno dei maggiori interpreti sul finire degli anni Ottanta. E' riuscito ad entrare nella storia dello sci come il campione delle grandi occasioni, determinato e vincente quando il profumo delle medaglie cancellava i momenti di abulia che hanno contrassegnato alcune fasi della sua carriera. Sulle piste da sci si mise in luce nel 1984 quando vinse il gigante dei Mondiali juniores di Sugarloaf. Sciatore potente ma capace anche di stile e sapienza tecnica, Nierlich maturò progressivamente nel nuovo clima dello sci alpino austriaco della seconda metà degli anni Ottanta che sembrò girare le spalle al tradizionale amore per la discesa libera indirizzando l'utima generazione di promesse sulle discipline tecniche. Dopo l'esordio in Coppa del Mondo nella stagione 84/85, nel 1986 vinse da dominatore la Coppa Europa. La prima vittoria in Coppa del Mondo è del 30 gennaio 1988: Nierlich è primo, in gigante, davanti ai connazionali Strolz, Mayer e Mader in un inconsueto cappotto austriaco tra le porte di uno slalom che ricordò per un momento a tutti la storica cinquina della Valanga Azzurra a Berchtesgaden nel 1974. Ma il momento magico di Nierlich fu la stagione 88/89. In quell'inverno la sua crescita ebbe i contorni di un'autentica esplosione. In Coppa del Mondo vinse due volte nella sua specialità preferita (il gigante) e per la prima volta (altri due successi) in speciale. Ai Mondiali di Vail era considerato un outsider ma riuscì a fare quello che, prima di lui, era riuscito, nei Mondiali soltanto a Emile Allais, Zeno Colò, Stein Eriksen, Toni Sailer, Gustavo Thoeni, Ingemar Stenmark: due medaglie d'oro per la leggenda. In gigante, nonostante il pettorale numero 15, fu protagonista di una prima manche esaltante per grinta e determinazione che gli consentì di controllare il ritorno del compagno Helmuth Mayer nella seconda. In slalom fu il migliore in una seconda manche massacrante, lunga e difficilissima. Dopo quei trionfi, il suo rendimento in Coppa calò nelle due stagioni successive ma all'appuntamento dei Mondiali di Saalbach del 1991 Nierlich si fece trovare pronto per un'altra medaglia d'oro in gigante, nonostante l'impatto con un palo quando era in vista del traguardo nella seconda manche avesse rischiato di farlo uscire di gara.
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