V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
perlu |
Inviato - 26 mar 2007 : 18:44:15 Morzenti, candidato unico alle prossime elezioni della Fisi. Direttamente dal sito fisi.org il programma del prossimo presidente federale:
Giovanni Morzenti, 56 anni di Fossano in provincia di Cuneo, è il candidato unico alla presidenza della Fisi. Morzenti è dirigente d'azienda con trascorsi in Fiat, in aziende a partecipazione statale e in alcune banche. E' anche giornalista pubblicista. E' sposato con Miranda ed ha tre figli: Debora, Ermes Fabio e Jacopo Gabriele. E' stato consigliere dello sci club Fossano, vicepresidente del comitato provinciale di Cuneo e presidente del Comitato regionali Alpi Occidentali della Fisi, quindi presidente dello sci club Limone Piemonte e dello Sporting club Riserva Bianca da cui si è appena dimesso per presentarsi quale candidato alla presidenza della Fisi. L'assemblea straordinaria elettiva si terrà a Modena il prossimo 14 aprile.
Ecco il programma di Giovanni Morzenti:
1 – UNA NUOVA FEDERAZIONE L’urgenza di ridisegnare l’azione politica e tecnica della FISI passa attraverso la riorganizzazione generale della stessa, attuando tutte quelle iniziative che possano rilanciare la Federazione assegnandole un nuovo ruolo sullo scenario sportivo italiano. Una nuova Federazione che sia attenta non solo all’attività sportiva ed agonistica, ma che sappia sempre più assumere un ruolo importante all’interno del sistema sociale ed economico della montagna italiana.
1.1 – Attuare un’urgente riforma della Federazione Tra le priorità, quella più importante ed urgente è l’attuazione della “riforma strutturale” della Federazione che si deve compiere attraverso la rimodulazione: - dello Statuto, tramite un’opportuna consultazione della base e di concerto con il CONI; - del “Regolamento Amministrativo Contabile”, in maniera tale da garantire una maggiore autonomia finanziaria ai Comitati Regionali; - del “Regolamento Organico Federale”, per un’applicazione più rapida, certa e moderna delle varie disposizioni.
1.2 – Dinamicità & Trasparenza La ristrutturazione della Federazione e della sua articolazione gestionale dovrà essere profonda e rapida, in maniera tale da poter disporre di un’organizzazione dinamica e pronta ad adeguarsi alle sue mutate condizioni di gestione. Un’azione che dovrà essere improntata al servizio del “cliente” (il tesserato singolo e lo Sci Club), da rendere in maniera professionalmente adeguata e tempestiva. La FISI deve diventare un “palazzo di vetro” – al centro come in periferia –, all’interno del quale ogni decisione possa essere analizzata ed affrontata con la massima velocità e trasparenza prima di essere assunta ed attuata.
1.3 – I Comitati Regionali interlocutori privilegiati La futura politica federale dovrà porre al centro della propria attenzione il ruolo e l’attività dei vari Comitati Regionali che sono l’elemento cardine sul quale è costruita l’attività complessiva, soprattutto quella giovanile, della Federazione. Il Consiglio Federale dovrà dialogare maggiormente con queste realtà che, sempre più, dovranno svolgere il ruolo di collegamento tra le necessità nazionali e quelle delle singole periferie. I Comitati Regionali – e, al loro interno, anche i Comitati Provinciali – dovranno assumere un ruolo fondamentale per attuare le linee di governo e di sviluppo della Federazione.
1.4 – I grandi eventi sportivi L’Italia è sempre stata sede di importanti e qualificate manifestazioni internazionali nel campo degli sport invernali. Per l’importanza che queste rivestono, sia a livello sportivo che promozionale ed economico (per l’indotto che generano), sarà necessario ridefinire alcuni parametri in merito all’assegnazione di tali eventi, soprattutto a livello di Coppa del mondo. Premesso che è compito della FIS determinare la composizione dei vari calendari internazionali, spetta però alla Fisi la scelta su base interna; pertanto, le sedi di gara saranno selezionate e definite sui contenuti di specifici progetti che i singoli organizzatori avranno cura di presentare – tramite i Comitati Regionali – e dai quali si dovrà evincere il grado di coinvolgimento dell’organizzazione federale periferica ed il tipo di ricaduta che questi stessi eventi avranno a livello di base societaria.
2 – LA PASSIONE, LA CULTURA, L’ORGOGLIO ED IL SENSO DI APPARTENENZA Lo Sci Club è la culla dell’attività degli sport invernali. Lo Sci Club è il punto di riferimento per ogni appassionato. Lo Sci Club rappresenta il presidio sportivo all’interno di una comunità e l’elemento di aggregazione e di concorso allo sviluppo del territorio verso il quale occorre riscoprire l’orgoglio ed il piacere di farne parte. Lo Sci Club è il fondamento dell’intera organizzazione della Federazione Italiana Sport Invernali. Allo stesso modo, il tesserato FISI deve sentirsi, ugualmente, parte viva ed integrante dello Sci Club e della Federazione. Per questo la “tessera FISI” deve tornare ad essere il segno tangibile di tale contatto, il “certificato” di questo orgoglio di appartenenza, uno strumento innovativo per dialogare con tutti i possessori, grazie anche ai molti modi in cui, nella vita quotidiana, sarà possibile utilizzarla.
2.1 – Rilancio della tessera FISI quale veicolo di “marketing associativo” Per questo la FISI dovrà provvedere al pieno rilancio e alla valorizzazione compiuta di questo strategico strumento di crescita e di sviluppo: - rinnovando e migliorando le agevolazioni e le offerte già in essere; - definendo il costante ampliamento delle categorie commerciali (alcuni esempi a livello di sconti e di agevolazioni) e l’implementazione dei vantaggi certi per il socio; - reperendo (attraverso la strutturazione di un proprio asset promo-commerciale dedicato) nuove risorse economiche, anche attraverso il contributo professionale di consulenze e professionalità esterne “a progetto”. Grazie a benefit, sconti, agevolazioni commerciali, offerte e promozioni la FISI potrà essere percepita - subito dagli oltre 110 mila tesserati - come presenza attiva e costante lungo tutto il periodo di validità della tessera e non solo nel periodo invernale. Oltre ad essere vero strumento di penetrazione commerciale e di “marketing associativo”.
2.2 – Riorganizzare la comunicazione sia interna che esterna La FISI dovrà studiare e realizzare molteplici iniziative finalizzate a coinvolgere in maniera sempre crescente i propri tesserati. Oltre ai benefici derivanti dalla tessera, strumenti strategici e fondamentali della comunicazione, sia verso i soci che l’intera realtà con la quale la Federazione interagisce, saranno: - “Sport Invernali”, la storica rivista a cui potranno essere affidati approfondimenti di genere tecnico, associativo, commerciale, completati da interviste a campioni di ieri e di oggi e valorizzati da un dialogo costante con i Comitati periferici della Federazione e gli Sci Club; - www.fisi.org: il sito internet della Federazione e le newsletter digitali, con cadenza anche quotidiana – verso l’intera organizzazione federale - che dovranno riportare news e promozioni quasi in tempo reale.
2.3 – Progetto: “I nostri Campioni” La FISI deve attivare un’ulteriore opportunità finora inespressa: quella di coinvolgere i propri campioni, di ieri e di oggi, per alimentare e stimolare la passione e l’entusiasmo, soprattutto dei giovani tesserati. Come? Attraverso incontri, tavole rotonde e convegni da organizzare sul territorio, nelle scuole di ogni genere e grado, coinvolgendo pienamente le strutture periferiche federali.
2.4 – La scuola, alleata nella difesa della cultura Scuola e FISI dovranno stringere un patto di grande collaborazione e sinergia. Dovrà essere attivato un “sistema” che garantisca il diritto all’istruzione ed alla crescita scolastica dei nostri giovani atleti senza dover rinunciare alla cura dell’attività sportiva. Per questo la scuola dovrà operare a favore dello sport anzi, dovrà essere un vettore fondamentale per la socialità stessa dell’educazione sportiva. Strumenti importanti e necessari saranno i vari “Ski College”, la cui attività dovrà essere coordinata “a rete”. La FISI ha l’autorevolezza per farsi portavoce, nei confronti delle Regioni e del Ministero della Pubblica Istruzione, di un progetto che punti ad enfatizzare valori e principi dell’educazione sportiva, anche nel garantire le giuste basi didattiche per un serio futuro professionale ai nostri giovani atleti.
3 - Una forte ed innovativa azione di marketing Le disperate condizioni finanziarie in cui oggi versa la FISI, impongono l’attuazione di nuove politiche ed azioni che, da un lato, vadano verso un pronto risanamento economico della Federazione e, dall’altro lato, ad un rilancio della proposta complessiva, agonistica e amatoriale. Un’azione che dovrà trovare partecipi anche le istituzioni pubbliche e sportive ed il mondo dell’industria italiana.
3.1 – Un “Piano di marketing” anche nel tesseramento Per attuare ciò occorre considerare l’urgenza di dotare la FISI di un adeguato “piano di marketing” che, in un’ottica di medio-lungo periodo (entro il 2010), provveda a sviluppare nuove politiche di affiliazione per il tesseramento di Sci Club ed atleti, che sappia invertire la tendenza di diminuzione dei tesserati (-13% in due anni); dato ancor più grave se viene considerato anche il semestre successivo all’Olimpiade organizzata in Italia. Un piano che sia costantemente implementato da un’incisiva attività di comunicazione nei confronti di tutti gli stakeholder, in particolar modo i praticanti.
Perché la Federazione deve essere considerata come il punto di riferimento costante per ogni appassionato di sport invernali, a partire dalla base: molteplici saranno gli strumenti, dal potenziamento dell’attività di ufficio stampa ad accordi su programmi e contenitori tv, alla realizzazione di piattaforme per video amatoriali.
3.2 – Una nuova politica commerciale della FISI La nuova politica commerciale che si intende attuare dovrà anche a contribuire allo sviluppo ed alla valorizzazione della FISI, per offrire la massima visibilità ad ogni singola disciplina attraverso l’individuazione di aziende partner selezionate secondo specifiche caratteristiche, l’enfatizzazione di valori legati al “Made in Italy”, l’introduzione di progetti di pr e hospitality, ma anche la creazione di un organismo di raccordo delle iniziative promo-pubblicitarie, la promozione di progetti turistici locali. Fondamentale per la realizzazione di tale progetto sarà la consulenza di competenze e professionisti che già abbiamo individuato che sappiamo anche importare innovativi progetti di marketing e comunicazione da altri ambiti.
4 – LA TUTELA DELLA SALUTE E DELL’AMBIENTE La salute è il bene più prezioso di ciascuno di noi: lo sport è un eccellente veicolo per diffondere questo personale vantaggio. La FISI, allora, dovrà continuare a svolgere un ruolo di primaria importanza nella difesa della salute dei propri atleti e tesserati, ad ogni livello, in ogni ambito ed in ogni direzione. Inoltre, lo sviluppo della pratica sportiva ha una relazione diretta con i territori in cui questa si svolge. Per questo il rapporto con l’ambiente deve essere uno dei fattori distintivi e qualificanti dell’azione della FISI.
4.1 – Nessuna “scorciatoia” è ammessa per arrivare in vetta Sempre maggiore attenzione sarà riservata alla lotta al doping e deciso sarà il nostro impegno in tal senso, senza sconti e con la massima determinazione: la saggezza dei nostri allenatori, la preparazione dei tecnici e una costante attività di formazione ed informazione, saranno ottimo vettore per trasmettere anche la conoscenza circa i danni – fisici e sportivi – che il doping arreca all’organismo. Ma, più ancora, feroce sarà la battaglia contro ogni forma di inganno che deriva dall’uso di sostanze proibite, soprattutto in difesa di quelli che sono i valori e l’etica sui quali si fonda l’intera attività della Federazione. Valori ed etica che sono da recuperare, rilanciare e difendere con il doveroso sostegno che ci aspettiamo sia dagli organismi governativi che da quelli sportivi, nazionali e internazionali.
4.1 – Pratica sportiva in piena sicurezza Il rapporto tra la FISI ed i propri tesserati deve essere improntato alla massima chiarezza e lealtà reciproche. Per questo la Federazione intende farsi garante della sicurezza personale non solo degli atleti, ma anche delle migliaia di sciatori che affollano le piste. In tal senso sarà ricercato e implementato un legame di forte collaborazione con le Società funiviarie che hanno la titolarità della gestione delle piste e degli impianti di risalita, ambiti dove si sviluppa ed articola la nostra azione, e con le varie figure professionali coinvolte. Lo sci deve mantenere anche una crescente forma di divertimento sociale e, quindi, la Federazione darà tutto il proprio sostegno nella ricerca di soluzioni, anche legislative, che possano permettere all’utente sciatore di poter esprimere la propria passione in piena sicurezza.
4.3 – Il rapporto con gli “incubatori” della scienza e dell’innovazione tecnologica Gli sport invernali sono divertimento, ma anche ambito e laboratorio di sviluppo della tecnologia e della scienza applicate. Sarà, quindi, compito della Fisi coinvolgere Istituti politecnici ed Università, ma anche Centri di ricerca e di innovazione tecnologica per poter offrire le più sofisticate e vincenti tecnologiche sia ai propri atleti agonisti che, in generale, a tutti i tesserati. Ecco che il rapporto con l’industria dovrà essere stretto, soprattutto il dialogo con quelle realtà di “Distretto” dove maggiore e più incisiva si può manifestare questa forma di collaborazione, necessaria a tutte le componenti. In tale contesto, gli sport invernali italiani devono porsi quale obiettivo principale il ritorno ai vertici mondiali anche nel campo della ricerca applicata e dell’innovazione tecnologica, difendendo e valorizzando tale leadership ed il know-how che deriva.
4.4 – La tutela dell’ambiente La tutela dell’ambiente dovrà essere al centro dell’attenzione e dell’azione della FISI. Una difesa che parta dai valori e dall’etica che, da sempre, sono patrimonio delle genti che abitano le valli ed i paesi montani. Una tutela che non deve essere integralista ma che deve assecondare tutte le forme di sviluppo socio-economico di chi la montagna vive e sulla montagna opera. La FISI considera la montagna quale suo ambito di sviluppo dell’intera attività. La montagna è un bene da salvaguardare, prima di tutto a beneficio di chi la abita e ne è custode principale ed attento; ciò anche per sostenere il rilancio dell’industria turistica montana, settore economico fondamentale – assieme all’agricoltura – per permettere a chi popola le “terre alte” di avere strumenti di crescita e di uno sviluppo “sostenibile” e, pure, “sostenuto”.
La FISI sarà al fianco di tutti coloro che intendono creare le giuste occasioni di sviluppo e di crescita socio-economica, intanto per le popolazioni che vivono la montagna tutto l’anno. Per questo vogliamo trovare tutte le opportunità affinché i nostri Comitati Regionali possano avere le possibilità di concorrere ai benefici europei, previsti per le zone “svantaggiate”, dal 2007 al 2013, in ciò trovando concordi le Amministrazioni Regionali e gli Enti locali direttamente interessati allo sviluppo di progetti mirati in questi ambiti.
La montagna è un bene del quale ciascuno può godere appieno e che, ciascuno, deve anche difendere e mantenere per le generazioni future.
5 – IL SETTORE TECNICO Una rinnovata cultura sportiva deve informare, ad ogni livello, anche il “Settore Tecnico” della Federazione, in ogni suo specifico settore.
5.1 – Investire nella crescita dei dirigenti e dei tecnici Perciò, si ritiene fondamentale la costituzione di “Gruppi di lavoro” e di “Commissioni” create in maniera mirata per valutare e indicare le necessarie linee guida più idonee da mettere a disposizione di ogni tesserato. Quindi, rappresentanti del Consiglio Federale, dell’Ufficio di presidenza e dei Comitati regionali si confronteranno periodicamente su temi tecnici, organizzativi, agonistici ed anche economici.
Serve creare strumenti che possano poi essere impiegati in periferia per meglio organizzare e gestire l’attività della Federazione ad ogni livello e in ogni ambito. La crescita del contesto dirigenziale e di quello tecnico deve avvenire contestualmente al fine di creare le condizioni per uno sviluppo armonico ed organizzato della Federazione ad ogni livello.
5.2 – Rilanciare la “Scuola Tecnici Federali” e la “ CO.SCU.MA.” Un’attenzione sempre maggiore dovrà essere riservata alla “Scuola Tecnici Federali” che dovrà essere al centro delle politiche e delle strategie del Consiglio Federale, in modo da rispettare e soddisfare le giuste attese degli Sci Club.
Analogamente, un nuovo ruolo lo dovrà assumere la Co.Scu.Ma. nell’azione delicata e fondamentale di creazione, formazione ed aggiornamento di figure professionistiche quali i maestri e gli istruttori, soggetti attraverso i quali dovrà passare sempre più anche una forte azione di promozione e di avviamento alla pratica degli sport invernali sul territorio. Organismi che dovranno essere il “cuore pulsante “ della Federazione di società e sci club e rappresentare modelli di crescita e di sviluppo della nostra azione.
5.3 – Sostegno alla qualificazione dei Giudici di gara e degli organizzatori di eventi Analogamente una nuova attenzione dovrà essere riservata, dal Consiglio Federale, all’attività di gestione degli eventi, investendo sulla qualificazione dei Giudici di gara – elementi fondamentali e preziosi della nostra organizzazione – così come nei confronti degli organizzatori di eventi e manifestazioni perché l’innalzamento qualitativo delle nostre proposte agonistiche – ad ogni livello ed in ogni disciplina – è necessario per accrescere il consenso e l’apprezzamento sull’opinione pubblica e su coloro che sostengono, anche economicamente, la nostra azione.
5.4 – Le Direzioni Agonistiche Nello spirito di una profonda rivisitazione dell’organizzazione federale, sarà riconsiderato anche il ruolo delle “Direzioni Agonistiche” delle singole specialità. A ricoprire questi incarichi saranno chiamati persone di spiccate e comprovate doti di managerialità, professionalità e competenza nell’organizzazione e gestione delle Squadre nazionali, accompagnate da chiare qualità morali e umane e che avranno il compito di condurre, a tempo pieno, il singolo ruolo. Non saranno ammesse azioni ed iniziative diverse che fossero in contrasto con l’attività federale e l’etica sportiva e professionale che è richiesta.
Ai Direttori Agonistici saranno assegnati ruoli e competenze non solo nella gestione delle formazioni agonistiche ma anche nella programmazione dell’organizzazione tecnica dei singoli settori, ma dovranno produrre al Consiglio Federale programmi e progetti di sviluppo dell’attività nel breve, medio e lungo termine sui quali lo stesso Consiglio affiderà le necessarie risorse umane, economiche e tecniche per l’attuazione. Saranno loro i responsabili dei vari budget di gestione per i quali risponderanno direttamente al Consiglio federale che, tramite il presidente ed i consiglieri delegati, manterrà il pieno controllo e l’indirizzo politico.
6 – RAPPORTO CON I CENTRI SPORTIVI MILITARI E DI STATO Da sempre l’articolazione ed organizzazione dell’attività agonistica di vertice della FISI si poggia sull’indispensabile contributo e sostegno che deriva dalle strutture militari. Ora la Federazione deve puntare sulle grandi potenzialità che esprimono i Centri Sportivi Militari e di Stato, con i quali aprire una nuova stagione di rapporto: dare loro la valenza di veri e propri “centri scuola”.
I nuovi orientamenti ed organizzazione in tema di difesa e servizio militare, fanno emergere la capacità di questi Corpi nel saper formare, sotto il profilo umano oltre che sportivo, i giovani atleti. Al tempo stesso devono poter godere di benefici e garanzie finanziarie per lo sviluppo degli stessi. Per la FISI questa è una presenza strategica e essenziale al fine di portare avanti quei progetti che la stessa Federazione non sarebbe in grado di attuare.
La FISI, pertanto, si muoverà nei confronti delle Autorità competenti al fine di trovare un’intesa per definire un nuovo “protocollo d’intenti” che rilanci e valorizzi la figura dell’atleta-soldato: in tal modo si potrà disporre di un nucleo di atleti di primissimo piano che porteranno nuovi successi e prestigio anche ai singoli Corpi militari ed entusiasmeranno gli animi dei giovani appassionati che potranno anche trovare in tale ambito la possibilità di un’occupazione di prestigio, una volta smessa l’attività agonistica.
“Sport e stellette” devono coesistere e trovare nuove e più profonde forme di collaborazione e sinergia: sarà, quindi, fondamentale, al fine di raggiungere un risultato unanimemente condiviso, studiare momenti di incontro per formulare e recepire proposte con i vari responsabili dei Centri Sportivi Militari e di Stato. Perché, sempre più, questi saranno chiamati a svolgere il delicato e fondamentale ruolo di “cerniera” tra Federazione – agonismo di vertice – società.
7 – NECESSARIO IL RICONOSCIMENTO DELL’IMPORTANZA SOCIALE ED ECONOMICA DELLA FEDERAZIONE Come già ricordato, il turismo rappresenta un settore di assoluta centralità nell’ambito socio-economico della montagna italiana. E, nell’ambito della “filiera” dell’industria turistica montana, un significativo ruolo lo recita proprio il mondo degli sport invernali per il “volàno” che attiva e le ricadute economi che, dirette ed indirette, che genera. Per questo motivo occorre che alla FISI venga riconosciuta l’importanza che l’attività che svolge e sostiene merita, anche in termini economici.
7.1 – Il turismo invernale è fondamentale per lo sviluppo del territorio montano Qualsiasi azione di sviluppo che si intende fare in questo ambito non può prescindere dall’assoluta importanza di valorizzare il territorio montano, in tutte le sue forme. Le risorse offerte dal territorio alpino ed appenninico devono essere messe “a sistema” in una forma che sia in grado di potenziarne al massimo la dimensione turistica e che sia di utile riscontro per la popolazione residente.
7.2 – Un dialogo più forte con le Istituzioni nazionali e locali In tal senso la FISI può recitare un grande ruolo di sostegno e di interlocuzione con le varie Istituzioni, sia in ambito nazionale che locale. Il confronto ed il dialogo che dovranno nascere con Governo ( tramite i Ministeri competenti), Istituzioni locali, ma anche con le altre Federazioni ed Associazioni che operano in tali contesti, dovrà portare allo sviluppo di iniziative e di attività legate alle località montane, alla loro difesa e valorizzazione.
7.3 – Favorire una grande lobby per la montagna In considerazione del fatto che la nuova FISI dovrà essere un soggetto attento a tutte le dinamiche ed a tutti gli elementi che interessano l’ambito in cui opera, la Federazione si mette a disposizione anche per ricercare tutte le collaborazioni, partecipazioni e sinergie che possono venire da vari ambiti per la difesa e la valorizzazione della montagna.
A livello istituzionale un dialogo particolare dovrà essere ricercato ed attuato con il “Gruppo Parlamentare Amici della Montagna” ma anche, magari d’intesa con la FIS e le altre consorelle Federazioni, anche con il Gruppo "Amici della Montagna" presso il Parlamento Europeo.
Su progetti ed obiettivi condivisi, il dialogo dovrà esserci, costantemente, anche con organismi quali il C.A.I., l’A.N.A., l’A.M.S.I., le Guide Alpine e con le categorie economiche più direttamente interessate.
7.4 – Gli sport invernali realtà nella “filiera” del turismo montano L’industria del turismo montano necessita, almeno in Italia, di una forte azione di rilancio e recupero. Il territorio montano offre enormi potenzialità di fruizione turistica, mettendo a disposizione opportunità particolari e diversificate di valorizzazione e conoscenza dello stesso.
Oggi gli sport invernali sono una grande risorsa turistica ed economica: sono quasi 6 milioni i turisti, 2 milioni gli sciatori, 450 mila snowboarder che nella stagione invernale producono un fatturato diretto di 3,9 miliardi che sale a 12,3 miliardi se si considera il giro d'affari complessivo. Dati che aiutano decisamente a comporre il bilancio turistico delle località montane italiane che può contare su 38 milioni di presenze negli alberghi e 205 milioni nelle strutture extralberghiere. Con un totale di 243 milioni di presenze, il turismo montano realizza un fatturato pari all'11% dell'intero fatturato turistico nazionale. Si tratta di una risorsa fondamentale per il PIL montano (negli ultimi otto anni è cresciuto mediamente di più rispetto alle altre zone), che rappresenta il 16,9% di quello nazionale, e per le 12 milioni di persone che vivono in 360 comunità montane che coprono il 54% del territorio italiano, di cui il 33% coperto da foreste, con 22 parchi nazionali.
Il sistema turistico montano italiano può contare su circa 250.000 addetti – diretti ed indiretti – nei settori della ricettività, degli impianti a fune e dell’indotto professionale ed imprenditoriale vario che crea. Negli ultimi anni importanti, ma non ancora sufficienti, sono stati gli investimenti che il comparto ha ricevuto sia a livello europeo che statale o regionale. In molti casi si è trattato di interventi di riqualificazione in vista di grandi appuntamenti sportivi ospitati sulle nostre montagna: Giochi Olimpici, Campionati del mondo e Universiadi.
Ma ciò non può bastare e, quindi, la FISI guarda con molto interesse al previsto varo di una necessaria nuova “Legge per la montagna” che porti ed introduca benefici strutturali, nell’ottica di favorire lo sviluppo di investimenti virtuosi. Così come auspichiamo il rifinanziamento della Legge 166/03 a favore del comparto funiviario, quello con il quale il nostro patrimonio sociale dialoga maggiormente ed il cui valore economico che crea è pari almeno 20 volte il fatturato complessivo di questa industria, comprendendo in ciò anche il settore dell’abbigliamento e dell’attrezzo sportivo. Se la montagna produce ricchezza, anche tutto il comparto sportivo collegato ne trae beneficio. E di questa ricchezza la FISI e le sue componenti, ne vuole fare parte.
|
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Enrico |
Inviato - 07 mar 2008 : 13:07:03 No! quello non c'è l'ho più da quando lo beccarono all'antidoping per la coca .
Sono un simpatizzante degli azzurri, ma allo stadio non ci vado mai. Almeno fintanto che la munnezza umana che lo frequenta non sarà debellata. In questo momento il S.Paolo è infrequentabile!
Cmq detesto il Milan anche da prima del famoso maggio 1987. Per non parlare poi del vate da Fusignano, che addirittura mi ha quasi fatto cancellare la nazionale dalle squadre preferite. |
overvitt |
Inviato - 06 mar 2008 : 21:30:01 Citazione: Messaggio inserito da Enrico
[quote]Messaggio inserito da overvitt
PS: @enrico: se ci mettessero vicino faremmo la bandiera del milan!!! <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
HAAARRRGGGG!!! non nominare nemmeno quel club mi fai venire un'orticaria fulminante 
   dì la verità che in casa l'altarino con la foto del Pibe de ORo e due ceri sotto "lo tieni" !!!!!!! |
FRENK |
Inviato - 06 mar 2008 : 20:42:00 Caro Overvitt resisti più che puoi. Fino a quando ce la fai potrai sempre camminare a testa alta. Anche se tutti camminano a testa alta perchè la faccia come il c... è uno dei valori odierni. |
Enrico |
Inviato - 06 mar 2008 : 16:58:12 Citazione: Messaggio inserito da overvitt
PS: @enrico: se ci mettessero vicino faremmo la bandiera del milan!!!
HAAARRRGGGG!!! non nominare nemmeno quel club mi fai venire un'orticaria fulminante  |
overvitt |
Inviato - 06 mar 2008 : 14:46:31 sarà... sono anche io attorno ai 40 ( ne ho 37), e posso solo dire che non mi sono stancato ancora di combattere per difendere la mia purezza. Che dirvi, io per "purezza" e alla faccia dei soldi ho rinunciato a stipendioni e vita comoda. Preferisco lavorare più ma COMBATTERE. Forse un giorno mi stancherò anche io, ma spero di no. Fisi o non Fisi. Coppi o Morzenti che sia.
ciao
PS: @enrico: se ci mettessero vicino faremmo la bandiera del milan!!! |
Enrico |
Inviato - 06 mar 2008 : 11:02:43 Le mie sono considerazioni di chi è ormai stanco di vedere la gente agitarsi dietro bandiere e banderuole, soltanto perché queste promettono quello che la gente vuole sentirsi dire, anche se si sa benissimo che nessuno sarà mai in grado di mantenere alcunché.
Quando dicevo in piena campagna elettorale federale che l'attuale Presidente era del tutto fuori dal mondo e che vantava capacità manageriali mirabolanti e taumaturgiche, che alla prova dei fatti non averebbero prodotto nulla, sono stato tacciato di disfattismo e di lesa maestà. Di essere un prezzolato .... di essere l'ultimo avvocato d'ufficio di Coppi, ecc....
Poi alla prova dei fatti.... Dove sono gli sponsor per rimpinguare le casse della federazione?... Dove sono le fantastiche innovazioni del marketing che avrebbero dovuto rendere irresistibile l'affiliazione di nuove società e di nuovi tesserati?... Dove sono finite le promesse fatte a tutti i comitati (strizzando l'occhiolino in particolare a quelli del nord) di lasciare agli stessi tutti gli introiti del tesseramento (promessa subito corretta ad elezioni avvenute dove si precisava che si intendeva lasciare alle O.T. oltre al solito aggio sul prezzo della tessera, l'intero incremento di € 3,00 deciso dal precedente C.Federale) e che ad oggi è stata ulteriormente corretta per l'anno 2008, nel quale alle O.T. verranno riconosciuti un maggior aggio di € 3,00 per il solo incremento di tesseramento effettuato, rispetto l'anno 2007.
spero di aver chiarito le ragioni del mio sfogo.
PS - @Overvitt: mi commuovo anch'io per la stessa canzone del Liga nazionale, anche se preferisco ancora oggi canzoni come "W l'Italia" e "La storia siamo noi" di De Gregori e "Canzone Popolare" di Fossati, che pizzicano molto più da vicino le corde del mio sentimento Patrio. Fra qualche giorno entrerò anch'io nel club dei 40nni nostalgici
 |
FRENK |
Inviato - 05 mar 2008 : 23:17:36 Citazione: Messaggio inserito da overvitt
cito da Enrico "La FISI è lo specchio di questo paese di m...a. Quanto a pattume e letame statene certi qui da noi ce ne intendiamo davvero"
e commento
scusa, enrico, ma mi vengono i brividi a sentire definire l'Italia così! Sarà perchè sono ancora un puro che quando sente, ad esempio, Buonanotte all'Italia del Liga si commuove inondato da sentimento patrio.
Quanto alla Fisi.... vedremo. Tanto accanimento mi pare eccessivo. Per i miracoli credo che nessuno sia attrezzato.
Caro Overvitt quanto ti capisco. Non so quanti anni hai, penso meno di me (44). Fino a qualche anno fa anche io la pensavo come te e hai usato il termine giusto "puro". Pensa che per l'amor patrio negli anni 80 sono finito anche all'ospedale. Da un pò di tempo ho capito, purtroppo che il mondo, la nostra nazione e anche lo sport hanno poco a che vedere con la purezza. Oggi l'unico valore rimasto è il dio denaro e tutto gira intorno a lui. Morzenti sapeva benissimo a quello che andava incontro e nessuno gli ha chiesto miracoli. Ha presentato un programma che sembrava il programma di Veltroni o Berlusconi: bellissimo ma solo per i sognatori. Caro Overvitt negli anni 80 il confine tra purezza e sogno era molto sottile oggi è indistinguibile. |
overvitt |
Inviato - 05 mar 2008 : 21:59:20 cito da Enrico "La FISI è lo specchio di questo paese di m...a. Quanto a pattume e letame statene certi qui da noi ce ne intendiamo davvero"
e commento
scusa, enrico, ma mi vengono i brividi a sentire definire l'Italia così! Sarà perchè sono ancora un puro che quando sente, ad esempio, Buonanotte all'Italia del Liga si commuove inondato da sentimento patrio.
Quanto alla Fisi.... vedremo. Tanto accanimento mi pare eccessivo. Per i miracoli credo che nessuno sia attrezzato.
|
Lovecraft |
Inviato - 04 mar 2008 : 21:14:24 Purtroppo, in Fisi non si vede di certo il nuovo che avanza, ahimè |
Enrico |
Inviato - 04 mar 2008 : 12:27:25 Da uno che è indagato per peculato, in questo momento non si può chiedere di essere autorevole. Se è comunque vero che nessuno è colpevole fino ad una sentenza passata in giudicato, certamente farebbe molto sorridere il ricevere una paternale da qualcuno che qualche magagna comportamentale c'è l'ha in materia penale.
La FISI è lo specchio di questo paese di m...a. Quanto a pattume e letame statene certi qui da noi ce ne intendiamo davvero .
La famosa promessa sulla destinazione degli incassi derivanti dal tesseramento, che doveva rimanere in aggio ai singoli comitati territoriali è stata puntualmente disattesa. |
FRENK |
Inviato - 26 feb 2008 : 14:37:24 Citazione: Messaggio inserito da Lovecraft
Penso che sia indispensabile l'annessione all'Austria: aridatece Cecco Beppe!
Con molta tristezza non posso che quotare. |
lbrtg |
Inviato - 26 feb 2008 : 12:44:14 Citazione: Messaggio inserito da Lovecraft
Penso che sia indispensabile l'annessione all'Austria: aridatece Cecco Beppe!
Restituisco: Quoto! |
Lovecraft |
Inviato - 26 feb 2008 : 11:52:19 Penso che sia indispensabile l'annessione all'Austria: aridatece Cecco Beppe! |
franz62 |
Inviato - 26 feb 2008 : 11:30:56 Penso che sia indispensabile una riforma della legge elettorale. |
brunodalla |
Inviato - 26 feb 2008 : 11:16:33 per prendere provvedimenti seri ci vuole da parte della federazione credibilità e autorevolezza, altrimenti si rischia di fare ancora più danni, come successe in occasione delle olimpiadi con le snowboardiste. credete che la federazione attuale possieda queste caratteristiche? mah... |
|
|