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Inserito il - 06 set 2021 : 17:08:29   Permalink alla discussione  Visita l'Homepage di FantaskiNews Invia a FantaskiNews un Messaggio Privato Aggiungi FantaskiNews alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Stefano Baruffaldi saluta l'agonismo
di Matteo Pavesi

Nell'estate del 2009 un giovane Stefano Baruffaldi, classe 1992 lecchese di Dervio, è nella squadra del Comitato Alpi Centrali e due anni più tardi entra nel Gruppo Giovani della FISI.
Qualche mese prima aveva esordito in Coppa Europa, in discesa e superg, anche se nel seguito della carriera si è cimentato per lo più in slalom e gigante.
Nel 2012 (e 2013) vince il titolo nazionale giovani in superg e viene convocato per i Mondiali jr di Roccaraso.
Nel circuito continentale però i risultati faticano ad arrivare, tanto che i primi punti, un bel 8/o posto in supercombinata a Crans Montana, arrivano nel gennaio 2014.

Poche settimane prima Stefano viene convocato per la prima volta in Cdm, per il superg della Val Gardena, dove chiude 55/o: sarà il primo di 8 pettorali indossati nel massimo circuito.

Nell'estate 2014 viene riorganizzato il gruppo FuturFISI e Stefano non trova più spazio nelle squadre nazionali, e inizia ad allenarsi con le Fiamme Gialle agli ordini del compianto Roberto Fontanive, e con atleti come Florian Eisath e Cristian Deville, come lui vogliosi di rimettersi in gioco e di dimostrare il proprio valore.

All'inizio della stagione 2015/2016 partecipa alla Australian New Zealand Cup e in quella stagione torna a fare qualche punto in Coppa Europa, in slalom.
Chiude la stagione dominando e vincendo il GPI Seniores, ma senza poter aspirare ad un posto in azzurro perchè senior classe 1992 e quindi fuori dai parametri.

Nell'estate 2016 ottiene buoni risultato nella ANC e migliora il suo punteggio FIS, ma nel corso della stagione non va oltre un 27/o posto a Levi in slalom, in Coppa Europa.
 
Stefano vince anche il GP Italia Senior della stagione 2018/2019 ex aequo con Pietro Franceschetti e poi, escludo dalle Fiamme Gialle, inizia ad allenarsi con Global Racing, un progetto internazionale professionistico in cui impegna tempo, risorse ed energie.

Il sogno è di poter tornare in Coppa del Mondo, un sogno che in quel momento sembra lontano e quasi impossibile, ma Stefano non molla e continua ad allenarsi, rimanendo tra l'altro nei top80 al mondo in gigante.
Proprio grazie a questo viene convocato per Soelden 2020, quasi 7 anni dopo l'ultima convocazione in CdM, e nel frattempo Stefano si è affiliato allo sci club Drusciè Cortina, ed è in questa configurazione che torna a gareggiare in CdM.
A Soelden non trova la qualifica, ma viene nuovamente convocato per la tappa di Santa Caterina, dove sono in programma due giganti.

Il 5 dicembre non trova la qualifica mentre due giorni più tardi affronta la prima manche con il pettorale 58, chiudendo al 30/o posto per un solo centesimo di vantaggio.
Per la prima volta si affaccia al cancelletto della seconda frazione e fa segnare il 7/o tempo di manche, scalando 6 posizioni e togliendosi l'enorme soddisfazione dei primi punti in CdM

"Game over - scrive 'Baru' via social - Dopo aver passato gli ultimi mesi lontano dallo sci e dalle gare ho deciso di chiudere la mia carriera da sciatore. E' stata una scelta difficile perchè lo sci è stata la mia vita fino ad oggi. Sfortunatamente penso che lo sci non sia più una mia priorità. I miei obiettivi sono cambiati ed ora è il momento per cambiare la mia vita. Sono molto orgoglioso di quello che ho conquistato in carriera, specialmente negli ultimi anni, dove nonostante sia stato escluso dalla squadra nazionale e dai gruppi sportivi, sono riuscito a ottenere importanti risultati.
Questo sport mi ha dato molto a livello personale e se tornassi indietro farei esattamente lo stesso. Ho passato momenti buoni e meno buoni ma ho imparato a non mollare mai e a credere in quello che stavo facendo, fino alla fine..
."

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