TdG - Gori, esordio in WC
Abbiamo parlato con Francesco Gori, nazionale B -discipline tecniche, classe 1997, professione slalomista.
La stagione di Francesco è stata piuttosto buona: in Coppa Europa una top 10 ed altre tre top 20, almeno un paio di FIS solide, e soprattutto l’esordio in WC a Wengen, e altre due partecipazioni, Kitz e Schladming, in gennaio, il ‘mese dello slalom’.
Nessuna qualifica nei 30, ma tutto nella norma per un ‘97 alle sue prime esperienze nella massima serie.
La stagione, sulla quale il covid-19 ha fatto scendere anzitempo il sipario, si è chiusa con una delle FIS cui accennavamo, che gli ha permesso di mantenere un punteggio FIS adeguato alla prossima stagione.
Molti atleti non hanno confermato i punteggi del 2019, e Francesco si troverà più o meno con gli stessi pettorali che ha avuto quest’anno.
Francesco dovrà ‘abbassare i punti’ con qualche risultato importante in EC (dove prenderà il via nettamente tra i primi 30) per partire un po’ più avanti in WC, anche se il livello in slalom è così alto che fino al pettorale 40 e oltre gli atleti hanno un punteggio FIS che con le nuove regole non si può ottenere nemmeno vincendo in EC.
Per Gori ripetiamo ciò che abbiamo già detto per altri atleti: l’età nello sci (tranne che per alcuni ‘marziani’) si è alzata, Gori può (e deve) continuare la sua progressione.
Ecco cosa ci ha raccontato.
Come valuti la stagione appena terminata? Sei soddisfatto?
Allora, mi darei un 6 e mezzo per la stagione quindi comunque positiva, ma potevo fare meglio.
Ho avuto qualche problema di set up e sono diventato realmente competitivo solo da inizio febbraio in poi anche se prima avevo comunque fatto dei buoni risultati.
Stavo sciando bene e mi è dispiaciuto molto non poter fare l’ultimo mese di gare ma ormai è andata così.
La WC è un altro mondo...Su cosa pensi di dover lavorare per diventare competitivo?
Un altro mondo non direi, alla fine si fanno sempre le stesse cose solo con più atmosfera e più pubblico e piste un po’ più difficili.
Qualcosa di specifico su cui lavorare non credo ci sia, semplicemente devo sciare più forte e migliorare l’approccio alla gara.
Raccontaci del tuo esordio in WC.
Ero emozionato ma tranquillo, sapevo di non giocarmi nulla e non avevo pressioni per cui sono partito a tutta per vedere che succedeva.
Non è andata bene ma credo che l’atteggiamento sia stato quello giusto.
Come ti trovi con compagni di squadra e staff? C’è qualcuno a cui sei più legato?
Vado d’accordo con tutti, lo staff era quasi tutto nuovo e mi sono trovato bene, si sono impegnati molto per tutta la stagione per farci allenare al meglio anche quando le condizioni non erano il massimo.
E con i miei compagni ci conoscevamo bene già dagli anni prima quindi ci siamo trovati bene.
(lunedì 13 aprile 2020)