Mi era già capitato altre volte di avere una strana sensazione al risveglio, nulla di particolare, nessun segno premonitore speciale...solo un senso strano dentro la testa...come di un qualcosa che stesse per avvicinarsi e che mi avrebbe scombussolato un po'! Mentre mi stavo vestendo non pensavo alla gara, sapevo che avrei potuto fare bene perchè ieri, nell'ultima prova, mi ero divertito un casino...sentivo gli sci volare che era un piacere e non mi importava troppo cercare dei riferimenti, tanto sapevo che ne avrei fatto a meno! In genere memorizzo sempre qualche punto particolare...questa volta non ne sentivo il bisogno. Quando ero partito per i mondiali di Garmisch avevo salutato mamma e papà con la convinzione che avrei portato a casa qualche cosa di bello...ed ero stupito di avvertire questi segnali perchè non stavo bene, non mi sentivo in forma, ma guardando le mie montagne, prima di salire in macchina, mi ero ritrovato a sussurrare "Mia cara Gais, ti farò conoscere in tutto il mondo!" Non avevo la minima idea di ciò che sarebbe accaduto ed ancor oggi, quando leggo le cronache di Winnerhofer i pensieri volano in un'unica direzione...a quella premonizione!
Intanto cerco nello zaino guanti, occhiali, fazzolettini perchè il naso mi cola da alcuni giorni, e il portafortuna di Martina...non si sa mai! La pista è ghiacciata e bisognerà stare bene in campana!
Ai giochi di Sochi ero andato senza troppe pretese, a Vancouver ero stato molto deluso, ma poi erano giunte le medaglie di Garmisch ed ero convinto che la mia storia agonistica si fosse conclusa...ancora qualche podio...magari una vittoria...ma ero già contento così! Sochi non mi entusiasmava e ne avevo parlato con i ragazzi del mio Fan Club, prima di partire. "Non fare il testone...mi avevano detto...noi di Gais abbiamo la testa più dura dei caproni che sono il nostro simbolo!" Nel viaggio in pullman che mi portava alle gare quelle parole mi erano ritornate in mente e nella notte che precedette la discesa mi erano apparsi più volte le immagini delle grosse corna di caprone che sventolano sugli stendardi del mio fan Club! Di nuovo quella sensazione, quel sentirsi improvvisamente libero dagli affanni, quasi indifferente a quei brividi che da lì a poco mi avrebbero avvinto...Non ricordo nulla della partenza, delle urla dei tecnici...dei salti...delle curve...del profumo di una neve che l'aria del mare mi stava facendo amica. Oggi guardo quella medaglia d'argento e mi tremano le mani, dopo Colò e Plank ci sono io nella storia della discesa olimpica italiana. Quando stavo per salire sul podio della combinata mi sono ritrovato a fare una capriola, roba da spaccarmi la schiena...come se già non avessi avuto dei problemi! Ed ancora il vento mi abbracciava con parole e pensieri lontani e misteriosi!
Oggi ho il pettorale numero tre...non mi dispiace...posso trovare una pista ancora intonsa e andarmi a cercare le linee che mi divertono di più! La pista è strana, molto diversa dallo scorso anno, ma a me viene in mente solo la Stelvio...un tracciato da brivido dove ho vinto la mia prima gara di Coppa del Mondo! Ci ho pensato parecchio in questi giorni...così in maniera un po' scaramantica, magari per darmi un po' di morale! In fin dei conti sto andando abbastanza bene e non dispiacerebbe finire l'anno con un buon piazzamento. Non avevo dato troppo credito a quei pensieri che erano tornati a farmi visita nella testolina, anche perchè questa volta sapevo che in pista avrei dovuto tenere gli occhi ben aperti e la testa in bolla! Già!
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1 | Admin il 30/12/2015 10:59:53
SECONDA PARTE
Esco dal cancelletto e d'improvviso mi sento svuotato, quasi assente, cose se stessi facendo qualcosa per la prima volta...però mi piaceva, eccome! Sento l'aria che mi taglia il viso, gli sci sbattere come se stessi suonando i tamburelli del mio club quando sfilano il giorno prima delle gare...I miei "Caproni"! Le gambe salgono e scendono come stantuffi e mi sembra di saltare come un grillo lungo la vertigine di un buco profondo! Penso: "se mi vedesse la mia mammina si metterebbe le mani davanti agli occhi dalla paura" e mi ritrovo a sorridere! Dura poco però perchè vedo una porta rossa che si avvicina a tutta velocità, mannaggia devo evitarla altrimenti sono spacciato! Niente da fare, sono troppo veloce e ci sbatto dentro come un salame! Gli occhiali si sono abbassati...non ci vedo una beata fava...ma mi accorgo che riesco a tenere gli sci in linea e allora mi dico che non posso arrendermi...noi di Gais siamo dei caproni, abbiamo la testa dura e non sarà un palo o un telo a fermarmi! Facile da pensare...farlo è un po' più complicato! Per la miseria...vuoi toglierti dai piedi palo di me***a !?! Niente...sbatto un paio di volte, riesco a rimettere un po' a posto gli occhiali e continuo...continuo! Caro Inner, mi dico, sei in linea ...hai un telo che ti protegge dall'aria, come se fosse un foglio di giornale che i corridori un tempo si mettevano sotto la maglia quando iniziavano la discesa...hai sto palo tra le pa**e, ma vuoi mettere con il tuo amico Bode sulla Stelvio, quando aveva fatto metà pista su un solo sci...e la spaccata di Ghedo a Kitz...e il volo di Maier a Nagano...te le ricordi? Dai, non mollare! Intanto il palo se n'è andato e resti in compagnia di questo bel telo rosso che ti servirà per diventare il nuovo Batman delle nevi! Al traguardo ti giri verso la pista, sbatti i bastoncini sulla neve...ma stai ridendo...dentro di te stai ridendo come un matto perchè hai fatto qualcosa di incredibile, quasi ai confini della realtà...e ti ritrovi ad accarezzare quelle sensazioni.
Caro Inner, questa volta l'hai fatta grossa!