Coppa del Gobbo - ...cos'è il Rispetto!
RISPETTO è quel sentimento che porta a riconoscere i diritti, il decoro, la DIGNITA' e la personalità morale e culturale di qualcuno, astenendosi perciò da ogni manifestazione che possa arrecare OFFESA!
Nello Sport il Rispetto è una condizione essenziale per garantire armonia, serenità, lavoro e tutto ciò che concorre nella costruzione di un progetto e nella realizzazione delle prestazioni, con un organigramma preciso dove ogni persona ha un ruolo ed ogni ruolo ha una responsabilità.
Si dice spesso come il Rispetto si debba dare e si debba pretendere ma troppe volte, nell'intercalare delle azioni, le persone che ricoprono ruoli apicali " vanno in confusione"...arrecando OFFESE!
Nel mondo dello sci italiano accade da SEMPRE, ma Tanti errori non hanno mai fatto una cosa Giusta! Gli esempi del passato si sprecano con "torti" spesso pesanti ed è incredibile come (ieri, oggi, domani?) non si abbia il coraggio e dunque il Rispetto di "dire subito la verità"! Ci sono stati sciatori importanti nella storia italiana che hanno letto sui giornali di non essere più in squadra....mentre altri venivano messi a conoscenza dei loro destini da "dipendenti" della federazione!
Tanti tecnici hanno subito gli stessi "trattamenti", mi limito a ricordare i due casi più recenti, ma ce ne sono stati molti di più nel periodo in cui ho pestato neve con loro. L'assunto della frase iniziale si addice parecchio a Jacques Theolier e Claudio Ravetto e credo che, un certo tipo di ferita morale, sia difficile da rimarginare. Impegni, promesse, accordi...prima confermati...poi il silenzio...con quel telefono che non risponde mai...sino ad una chiamata imbarazzata che non rispetta la personalità morale, la Dignità, ed arreca Offesa. Era sufficiente dire, a fine stagione, 'Grazie, ma i progetti futuri sono diversi e tu/voi non rientrate nel programma'. Detto nella "stanza che conta" avrebbe avuto un altro peso, l'amarezza e la delusione sarebbero state identiche, ma ci sarebbe stato il Rispetto per la Persona e per i suoi Diritti.
Ad inizio stagione era stato detto alle squadre come, compatibilmente ai risultati ottenuti, la convocazione per i mondiali avrebbe tenuto in considerazione il grado di forma e la condizione tecnica in prossimità dell'evento. Su questo ed altri elementi Max Blardone aveva lavorato, ben consapevole che la sfida sarebbe stata difficile ma stimolante ed il suo percorso di avvicinamento, scandito da una fiducia incrollabile nella propria passione, era stato impeccabile! Era sufficiente che ad Adelboden, a fine gara, gli fosse detto che non sarebbe andato a Vail, portandogli così quel Rispetto che si merita un atleta che ha dato tanto allo sport e sci italiano.
Invece è stato "tenuto sulla corda" sino a pochi giorni fa, giustificando la decisione con argomentazioni così arzigogolate da far invidia alle unghie che graffiano i vetri di via Piranesi.
Sono sicuro che i ragazzi che sono stati selezionati terranno altissimi i colori del nostro Paese, qualcuno ha acquisito sulle piste questo diritto, qualcun altro lo meritava ....Senza andare troppo lontani nel tempo sotto il segno dei cinque cerchi olimpici ci fu spazio per delle scelte dettate da una giusta e corretta logica, peccato non averlo fatto di nuovo!
In bocca al lupo a tutti i ragazzi e le ragazze delle squadre azzurre!
(giovedì 29 gennaio 2015)