Myhrer terzo centro a Levi; ma l'Italia c'è
E' di Andrè Mihrer il sigillo nel primo slalom slalom stagionale sulla Black di Levi. L'aria scandinava galvanizza lo svedese al terzo centro successo consecutivo, dopo aver ottenuto i precedenti successi negli ultimi due slalom della stagione passata. Myhrer non si fa intimorire da nebbia, temperature elevate, umidità da bagno turco e neve alquanto molle, ma non trattata con additivi, che comunque ha retto bene, facendo registrare il miglior tempo nella prima manche per poi tenere a bada le due grandi manche di Marcel Hirscher (2/o a soli 6 centesimi) e del redivivo compagno di nazionale Jens Byggmark. L'austriaco parte con il piede giusto e dopo il terzo posto di Soelden, mette in cassaforte 80 punti per cercare di conservare quella coppa di cristallo conquistata lo scorso anno nel duello con lo svizzero Feuz. Alle spalle di questa coppia, ormai abbonata ai gradini del podio, ritroviamo un grande di qualche stagione fa, quel Byggmark - sempre ancora un po' scomposto nella sua sciata - che pare aver imboccato la giusta via per tornare ai vertici di questa specialità. In questa giornata non c'è stato ancora l'acuto, ma l'Italia in slalom c'è, dopo la magra di ieri tra le donne. Moelgg e Thaler ci hanno illusi per alcuni minuti di poter fare il colpaccio sulle nevi finlandesi, poi però sono ritornati con i piedi per terra cogliendo un 4/o e un 5/o posto meritatissimi per quanto fatto vedere nelle due manche. Il finanziere di San Vigilio di Marebbe, dopo il podio di Soelden, sembra nuovamente in grado di recitare un ruolo da protagonista anche tra i pali dello slalom, dimostrando grande volontà e reattività. Per il carabiniere di Sarentino, invece, due manche da incorniciare: bene sul piano ed altrettanto bene sul muro. Per uno rientrato in squadra la scorsa stagione dalla porta di servizio, quando ormai sembrava sul viale del tramonto, Levi rappresenta il giusto trampolino di lancio. In tutto questo sono mancati forse un po' i più attesi della nostra squadra: Deville, Gross e Razzoli. Il campione olimpico è finito 13/o, decisamente non a suo agio su questa neve troppo molle, ma bravo a recuperare sedici posizioni rispetto alla prima prova, sfruttando il pettorale 2 di partenza. Il giovane Stefano Gross ha, invece, concluso 21/o, dopo due manche abbastanza sotto tono. Malandrina è stata invece un'inforcata millimetrica per Cristian Deville, che nella prima manche aveva concluso 7/o, dimostrando di esserci. Tra i top 10 troviamo altri volti noti: Reinfried Herbst (6/o), autore di una prodigiosa rimonta dalla trentesima piazza e dopo essere stato recuperato per la squalifica per inforcata del compagno di squadra Mario Matt che aveva concluso in 9/a piazza la prima manche. Ivica Kostelic, uno dei più attesi conclude 8/o, alle spalle del tedesco Felix Neureuther, e subito davanti ad un altro svedese Mattias Hargin e al sorprendente tedesco Phillip Schmid (pettorale 47). Oggi però è stato il giorno dell'addio per un grande: Kalle Pallander. Oggi ha effettuato sulla Black di Levi la sua ultima passerella, lui che ha vinto un titolo mondiale, 14 centri in coppa e una coppetta di slalom.
(domenica 11 novembre 2012)
(domenica 11 novembre 2012)