Elezioni FISI:le proposte del Comitato Appennino
a cura della redazione
(comunicato stampa) A seguito del Consiglio Regionale CAE di ieri sera a Bologna, il Presidente Giulio Campani ha accolto con soddisfazione la piena condivisione con gli altri convenuti nel sostenere la candidatura di Claudio Veltro a consigliere federale. L'obiettivo è di convergere i voti delle nostre società su un candidato che si è sempre impegnato a sostenere il nostro comitato, in tutte le occasioni. Secondo obiettivo è quello di segnalare ai candidati Presidenti FISI un elenco di priorità, a nostro avviso improrogabili, che saranno la base di partenza per il sostegno alla prossima Assemblea Elettiva. La situazione economica di molti dei comitati regionali FISI, come già accennato in varie occasioni, non è rosea. In qualche caso, come nel nostro, l'attività di promozione sul territorio è assai ridotta, anzi, il buon lavoro svolto in questi anni non può che essere limitato, stante la difficoltà di reperire risorse.
Abbiamo fatto di necessità virtù, evitando di gestire una vera e propria squadra di comitato per favorire la creazione di aggregazione tra le società più rappresentative, non senza rammaricarci per non poter proseguire nel fornire le condizioni ottimali ai nostri ragazzi per ambire alla nazionale. La mancanza di risorse arriva sostanzialmente dalla riduzione del numero dei tesserati, ormai è evidente il fenomeno di erosione da parte degli enti di promozione sportiva. Sappiamo bene che una eventuale modifica statutaria mirata ad offrire ai nostri soci diversi livelli di tesseramento dovrà essere presa in considerazione dal prossimo consiglio eletto, a maggior ragione però occorre far fronte alle esigenze nell'immediato, in quanto le previsioni non sono di una crescita esponenziale dei tesserati.
Dopo aver definitivamente chiarito che la quota di proventi da diritti televisivi sarà accreditata solo e soltanto ai comitati regionali dove si organizzeranno le gare, occorre rivedere nella sostanza tutti i rimborsi ai CR, considerando almeno un aumento della quota fissa (che attualmente non copre che parzialmente nemmeno le spese per una efficiente segreteria). C'è grande disparità nelle risorse dei comitati, anche se si volesse considerare la differenza di impegno burocratico e tecnologico. Si rifletta però sui costi fissi che ogni CR deve sostenere, a prescindere dal numero dei tesserati gestiti: Segreteria, Assicurazioni, Spese telefoniche, Linee Adsl e gestione sito internet... questi costi fissi si avvicinano ai 20 mila euro l'anno. La differenza la si sta sostenendo togliendo risorse alla promozione, alle squadre, ai vari settori agonistici e ai giudici di gara.
Altro problema che prima o poi occorrerà affrontare è la riduzione del numero dei Giudici di Gara, causata prevalentemente dalla "mancanza di vocazione". La qualità e la preparazione dei nostri GdG (nostri nel senso Italiani) va valorizzata e premiata, cercando di incentivare anche la promozione in tale direzione; una federazione senza giudici di gara sarebbe in grossa difficoltà anche solo per organizzare una semplice gara zonale... figuriamoci di livello internazionale!
Troviamo necessario che FISI, a livello nazionale, si faccia promotrice di un rinnovato interesse delle regioni (alcune già sono molto attente) verso la federazione stessa, in modo tale che ogni singolo presidente riesca a rapportarsi con il relativo Assessorato del Turismo e dello Sport. Tale autorevolezza va conquistata a livello nazionale, per poi diffonderla anche nelle istituzioni locali per caduta (prima sulle regioni e poi nelle province); diventando i nostri presidenti interlocutori preferenziali per queste istituzioni, riusciremo anche a reperire quelle risorse che attualmente vengono spalmate a pioggia su iniziative poco interessanti per la nostra attività. (continua)
(venerdì 16 marzo 2012)
Abbiamo fatto di necessità virtù, evitando di gestire una vera e propria squadra di comitato per favorire la creazione di aggregazione tra le società più rappresentative, non senza rammaricarci per non poter proseguire nel fornire le condizioni ottimali ai nostri ragazzi per ambire alla nazionale. La mancanza di risorse arriva sostanzialmente dalla riduzione del numero dei tesserati, ormai è evidente il fenomeno di erosione da parte degli enti di promozione sportiva. Sappiamo bene che una eventuale modifica statutaria mirata ad offrire ai nostri soci diversi livelli di tesseramento dovrà essere presa in considerazione dal prossimo consiglio eletto, a maggior ragione però occorre far fronte alle esigenze nell'immediato, in quanto le previsioni non sono di una crescita esponenziale dei tesserati.
Dopo aver definitivamente chiarito che la quota di proventi da diritti televisivi sarà accreditata solo e soltanto ai comitati regionali dove si organizzeranno le gare, occorre rivedere nella sostanza tutti i rimborsi ai CR, considerando almeno un aumento della quota fissa (che attualmente non copre che parzialmente nemmeno le spese per una efficiente segreteria). C'è grande disparità nelle risorse dei comitati, anche se si volesse considerare la differenza di impegno burocratico e tecnologico. Si rifletta però sui costi fissi che ogni CR deve sostenere, a prescindere dal numero dei tesserati gestiti: Segreteria, Assicurazioni, Spese telefoniche, Linee Adsl e gestione sito internet... questi costi fissi si avvicinano ai 20 mila euro l'anno. La differenza la si sta sostenendo togliendo risorse alla promozione, alle squadre, ai vari settori agonistici e ai giudici di gara.
Altro problema che prima o poi occorrerà affrontare è la riduzione del numero dei Giudici di Gara, causata prevalentemente dalla "mancanza di vocazione". La qualità e la preparazione dei nostri GdG (nostri nel senso Italiani) va valorizzata e premiata, cercando di incentivare anche la promozione in tale direzione; una federazione senza giudici di gara sarebbe in grossa difficoltà anche solo per organizzare una semplice gara zonale... figuriamoci di livello internazionale!
Troviamo necessario che FISI, a livello nazionale, si faccia promotrice di un rinnovato interesse delle regioni (alcune già sono molto attente) verso la federazione stessa, in modo tale che ogni singolo presidente riesca a rapportarsi con il relativo Assessorato del Turismo e dello Sport. Tale autorevolezza va conquistata a livello nazionale, per poi diffonderla anche nelle istituzioni locali per caduta (prima sulle regioni e poi nelle province); diventando i nostri presidenti interlocutori preferenziali per queste istituzioni, riusciremo anche a reperire quelle risorse che attualmente vengono spalmate a pioggia su iniziative poco interessanti per la nostra attività. (continua)
(venerdì 16 marzo 2012)