Dada Merighetti, Regina delle Tofane
E venne il giorno di Dada Merighetti: regina delle Tofane. Sull'Olympia la simpatica e tenace finanziera bresciana mescola nel suo cilindro un pollice rotto - come Karbon nel 2008 - il pettorale 13 - come quello di Pittin ieri nella combinata nordica - un infinità di piazzamenti tra le top10, una pista sempre amata, una dose di incoscienza e grinta ed ecco materializzarsi il traguardo della vita: la prima vittoria. E che vittoria: undici anni dopo Isolde Kostner - l'ultima italiana a vincere sull'Olympia - e cinque anni dopo (Lake Louise dicembre 2005)Elena Fanchini - ultima vittoria targata Italia in coppa in discesa. Alle spalle, la bresciana oggi si è permessa il lusso di lasciare due mostri sacri come Vonn e Riesch, le amiche-rivali, tornate oggi nuovamente a duellare per la coppa generale. L'azzurra è stata quasi impeccabile, accarezzando con quella giusta dose di aggressività un'Olympia delle Tofane, forse mai così bella come quest'anno, anche in carenza di neve. Ogni suo passaggio, ogni piccola smussatura nel terreno, non hanno messo in difficoltà Dada che li ha affrontati con la giusta cattiveria, prendendosi anche qualche rischio di troppo, ma necessario se si vuole finalmente emergere e salire sul gradino più alto di un podio di coppa. Una vittoria che suona anche finalmente come ricompensa per una carriera che forse ha regalato meno di quanto offerto e con la quale affronterà con un altro spirito l'operazione di lunedì a Brescia per ridurre la frattura al pollice della mano sinistra. "Una vittoria per me stessa perchè non ho mai mollato, anche nei momenti di sconforto", questa la dedica che si è voluta fare la 30enne bresciana che ha dovuto attendere nove anni per rimettere piede sull'unico podio raccolto in carriera in coppa ad Aare, per altro in gigante. "E' veramente una giornata incredibile - ha proseguito Dada -, mi sono sentita bene sugli sci sin dal mattino e ho trovato il giusto feeling con la neve. Battere due campionesse come Vonn e Hoefl-Riesch è stata poi una meravigliosa emozione". Nel giorno della Merighetti il resto della squadra si perde però un pò per strada, raccogliendo solo il 16/o posto di Johanna Schnarf, il 19/o di Verena Stuffer, il 23/o di Francesca Marsaglia, il 27/o di Elena Curtoni e addirittura il 31/o di Elena Fanchini e il 43/o di Federica Brignone. Giornata no - forse condizionata anche dal vento a raffiche che, soprattutto nella parte centrale, ha infastidito soprattutto le atlete partite dopo il pettorale 16 - per Goergl (8/a), Mancuso (9/a), Fenninger (out). Tina Maze, invece, si accomoda ai piedi del podio (4/a), precedendo nell'ordine Tina Weirather e la statunitense Stacey Cook. La slovena prosegue così la sua personale caccia alla coppa assoluta (è 3/a), rimanendo nella scia della coppia Schild-Vonn. Domani l'appuntamento è con il superG (ore 11.30) per una gara che potrebbe riservare ancora qualche piacevole sorpresa per i colori azzurri...così si spera.
(sabato 14 gennaio 2012)
(sabato 14 gennaio 2012)