Ligety a 360 gradi: "come rivoluzionerei lo sci!"
Ha guidato la protesta degli atleti contro le nuove regole dei materiali. Ha alzato la voce contro le decisioni, a suo giudizio poco ragionate, della FIS. Ha fatto una serie di proposte per come migliorare la sicurezza. Ma il Campione del Mondo di gigante, nonché leader attuale della specialità non si ferma qui, e dal suo blog rilancia alcune riflessioni sullo sci attuale, prendendo spunto dal prossimo V Pay Alpine Rockfest alla Paganella, che lo vedrà protagonista insieme ad altri campioni del Circo Bianco. Ecco il Ligety-pensiero: "non vedo l'ora di gareggiare perché mi piace il format, come atleta e come spettatore, è bello correre anche fuori dalla monotonia e dal monopolio della FIS. Ho sempre pensato che l'attuale format delle gare di sci non sia il massimo. Non credo ci sia nessuno sport di alto livello dove i fan di un atleta devono aspettare 3 ore e mezzo per vederlo correre in totale 4 minuti. (...) Al momento io corro alle 9 per 1 minuto e 20 e poi aspetto fino alle 13:30 per correre la seconda. Dobbiamo mantenere le due manche e far correre 70 atleti? Facciamo partire la seconda manche 15 minuti dopo la fine della prima. Invece di ritracciare la seconda sistemiamo il tracciato della prima senza ricognizione (in gigante, in slalom facciamo due tracciati e una sola ricognizione prima della prima manche). Se il n.70 si qualifica sarà tosto per lui, ma è come facciamo in allenamento. Questo però non risolve il problema di come lo sport è presentato in TV e il tempo morto per gli spettatori che spesso sono interessati solo ai primi 30. Io farei correre al massimo 35-40 atleti, con manche da 30-40 secondi, e farei 5 manche sullo stesso tracciato e dopo ciascuna manche si dimezzano gli atleti in gara (30,16,8,4)(il migliori 30 partono ad ogni gara e gli altri 5-10 arrivano dalle Coppe Continentali). Quando arrivi al traguardo vieni riportato al cancelletto con le motoslitte per la manche successiva. Questo permetterebbe di avere sempre lo spettacolo e se tu sei un fan di Svindal lo vedrai correre più volte. E' simile a quanto avviene al Alpine Rockfest ed è più divertente da fare e da vedere. Inoltre ogni slalom e ogni gigante dovrebbero essere in notturna, in questo modo molti turisti che sono in zona possono venire a vedere la gara come spettacolo serale mentre ora in molti preferiscono andare a sciare e così si perdono spettatori. Si potrebbe creare una atmosfera di festa e potrebbe esserci una band che suona (come al Rockfest)(...). Alla discesa e superg sfortunatamente non si possono applicare questi cambiamenti ma qualcosa deve essere fatto per rendere più entusiasmanti queste gare. Al di la di Beaver Creek, Kitz e Wengen molte discese sono noiose a meno che non si sia davvero appassionati. La discesa era molto più entusiasmante quando c'erano grandi salti, si andava dritti e i tracciati erano ghiacciati e pieni di gobbe. Ora non ci sono veri salti, ma solo ampi curvoni livellati, che in alcuni casi sono anche più pericolosi di prima. In alcuni percorsi come a Lake Louise, Garmisch o Val Gardena dovrebbero creare dossi artificiali, più salti e forse paraboliche, qualcosa di interessante poiché molti tracciati hanno 60 secondi o più di noioso scorrimento. La discesa è difficile. Ma molte discese non sembrano tali, finché un atleta non va in ospedale. Oltre ai cambi nel format lo sci deve utilizzare la tecnologia. Non c'è motivo per cui la velocità istantanea non sia mostrata sui megaschermi e in TV. Anche le riprese sono un problema, gli allenatori a bordo pista spesso hanno una visuale migliore che gli operatori TV. Le riprese spesso non rendono bene la velocità a cui andiamo o le difficoltà del tracciato, e anche per questo ci sono diverse soluzioni (il Rockfest usa una cable-cam). (continua)
(martedì 20 dicembre 2011)
(martedì 20 dicembre 2011)