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E' ancora braccio di ferro tra FISI e Comitati

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Val Gardena
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commenti 26 Commenti icona rss
Riportiamo il comunicato apparso oggi su FISI.org e relativo alla vicenda dei diritti televisivi che vede contrapposti la FISI e i Comitati Organizzatori.

Fumata nera a Portorose, in Slovenia, al termine dell’ennesimo incontro tra la Federazione Italiana Sport Invernali e i rappresentanti dei Comitati Organizzatori delle gare italiane di Coppa del Mondo di sci alpino a proposito dei diritti promo televisivi.
I diritti tv, quelli pubblicitari e quelli di marketing, che appartengono al 100% alla Fisi, fino allo scorso anno venivano ceduti agli organizzatori in una quota pari al 70% del totale. Per le prossime cinque stagioni però, la Federazione Italiana Sport Invernali è intenzionata a riconoscere ai Comitati Organizzatori, oltre all’assegnazione della gara e ai diritti promo pubblicitari (commisurabili in circa 2 milioni di euro l’anno), il 55% dei diritti televisivi (con la possibilità di arrivare al 57%) che in totale dovrebbero anch’essi superare i 2 milioni di euro annui, con l’aggiunta di alcuni servizi come l’utilizzo delle piste e delle strutture ricettive per gli allenamenti delle squadre e l’organizzazione di gare minori.
Dal canto loro, invece, gli organizzatori sono irremovibili sulla loro posizione di chiedere il 60% della torta, "a causa delle difficoltà economiche in cui i comitati versano".
"I comitati fanno fatica a riconoscere l’indubbio impatto che ha una gara di Coppa del Mondo in termini di promozione del territorio e le opportunità che vengono date loro anche in termini di sponsorizzazione. La Federazione non può assumersi le spese della promozione turistica – ha commentato il presidente della Fisi Giovanni Morzenti -. Dovrebbero invece capire che i soldi dei diritti televisivi servono alla Federazione per permettere la crescita di quegli stessi campioni che poi sono i principali artefici, tanto quanto la capacità e la bravura degli organizzatori, della perfetta riuscita di un evento come quello di cui stiamo parlando".
"Bisogna inoltre considerare che giustamente i Comitati Regionali chiedono una quota del 3% di tali diritti, che sino ad oggi dovevano essere riconosciuti dagli organizzatori, ma che non sono mai stati versati. E’ per questo motivo che d’ora in avanti la Fisi si assumerà direttamente l’onere di riconoscere ai vari comitati questa percentuale – ha concluso Morzenti -. E soprattutto tenere presente che gran parte delle federazioni nazionali dello sci non spartiscono le quote dei diritti con gli organizzatori. Mi auguro comunque che in futuro, anche da parte degli organizzatori, vi sia la disponibilità a collaborare in un clima di dialogo, ad esclusivo favore dello sport agonistico e di base".

(martedì 7 giugno 2011)

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    Tutt i commenti disponibili:
    1 | lbrtg il 07/06/2011 16:08:46
    Battaglia a 360°![:(]
    2 | Enrico il 07/06/2011 17:09:15
    "giustamente i comitati regionali chiedono una quota del 3% di tali diritti" giustamente cosa???? Il prode Wassenstainer ha bisogno di intascare qualche ticket dai suoi compaesani non gardenesi o badioti??
    3 | Wolf III il 07/06/2011 18:31:19
    Una volta lo sci era solo uno sport.
    4 | fabio.bdr il 07/06/2011 21:35:45
    Una volta la politica era passione ed ideali.......
    5 | truddo il 08/06/2011 08:16:22
    una volta non c'era la cricca del personaggio...
    6 | quilodico il 08/06/2011 10:14:52
    Pensasse la federazione a tutelare gli interessi degli organizzatori italiani in FIS, altro che far loro la guerra. Sestriere, Tarvisio, Campiglio sono nell'oblio; le gare italiane femminili di CDM sono passate da cinque a due. Anche Cortina ne ha persa una. Resistono solo Gardena, Badia (una gara in meno) e Bormio (con punto di domanda in fianco al nome). E ogni tanto salta pure fuore la voce - chissà chi la mette in giro... - di nuove gare e nuove sedi! Questo è lo stato di fatto degli organizzatori italiani in coppa del mondo. Il punto più basso mai raggiunto da quando esiste il circuito.
    7 | didibi il 08/06/2011 12:21:23
    ragazzi, la guerra alle nostre località viene fatta anche da Gardena e Badia che hanno sempre pensato e continuano a farlo anche ora solo ed esclusiavamente ai propri interessi e questi in molti casi sono in contrasto con gli interessi degli altri organizzatori; Hujara va a fare le vacanze in Adriatico sulla barca di Alta Badia (e chiediamoci pure con che soldi è stata acquistata) e poi pretnedete che non riconfermi quella schifezza di slalom, il presidente del comitato di CdM non nominato da alcuna federazione ma li per motivi diversi pensa in primis alla sua gara e cioè Gardena e poi a creare problemi alla Fisi e li creerebbe a qualsiasi presidente Fisi che chiedesse il rispetto dei regolamenti Fis che vanno ovviamente a suo discapito; inoltre facendo terra bruciata delle altre località italiane si erge a unica "classica" rimasta e da tutelare
    8 | simon70 il 08/06/2011 13:23:12
    didibi ha espresso in modo esemplare anche il mio pensiero (oddio.. non sapevo che Hujara facesse le vacanze sulla barca dell'alta badia, ma non mi stupisco più di niente). Erich Demetz (presidente del comitato Fis di cdm sci alpino) è stato per anni presidente del c.o. Saslong, e tuttora la figlia ne è direttore generale. Tutti sanno degli appoggi politici in Fis di cui gode l'alto adige. Non per niente continuano ad accaparrarsi gare su gare anche al di fuori dello sci alpino. Quest'anno ad esempio nel fondo, Dobbiaco si è preso la terza gara di coppa del Tour de ski (e in tempi non sospetti si stava muovendo per fregare alla val di fiemme le finali , e non escludo che nei prossimi anni ci riuscirà..esattamente come ha fatto la Badia con Campiglio).In alto adige (S.Candido e da quest'anno Carezza, anche se sulla pista Pra di Tori, in territorio trentino)si organizzano tappe di cdm di snowboard, per non parlare delle numerose gare di coppa europa che annualmente vengono disputate. Ognuno ha le sue pecche e le altre locations italiane(anche quelle per così dire dimenticate) sicuramente hanno commesso i loro errori, chi "dormendo" troppo , chi con una politica di "sfida" nei confronti della Fis ecc... ma è sotto gli occhi di tutti come Gardena e Badia (ma più in generale l'alto adige, in forza del suo peso politico) stiano facendo la guerra agli altri organizzatori italiani, che restano a bocca asciutta o si devono accontentare delle briciole. E poi Gardena e Badia piangono per la questione dei diritti televisivi minacciando di dover rinunciare alle gare? ma per favore....I soldi li hanno, visto che organizzano fior fior di manifestazioni di contorno . E se non li avessero, andrebbero a bussare alla porta di mamma provincia, dove Durnwalder aprirebbe il portafogli.
    9 | didibi il 08/06/2011 14:29:26
    simon70 ha scritto:
    In alto adige (S.Candido e da quest'anno Carezza, anche se sulla pista Pra di Tori, in territorio trentino)si organizzano tappe di cdm di snowboard, per non parlare delle numerose gare di coppa europa che annualmente vengono disputate. E poi Gardena e Badia piangono per la questione dei diritti televisivi minacciando di dover rinunciare alle gare? ma per favore....I soldi li hanno, visto che organizzano fior fior di manifestazioni di contorno . E se non li avessero, andrebbero a bussare alla porta di mamma provincia, dove Durnwalder aprirebbe il portafogli.
    per quanto rigurada le gare di CE in generale dobbiamo puntualizzare che in passato era quasi impossibile trovare organizzatori per via dei costi a fronte di un ritorno d'immagine vicino allo zero mentre invece in Alto Adige (e Tarvisio) c'era molta disponibilità per queste gare e pertanto ora si chiede di non essere messi da parte; è un po il ragionamento di Soldeu che dopo molte gare di CE ora ha richiesto una CdM per i soldi Gardena e Badia pigliano un botto di soldi dalla Provincia che vengono sborsati da vari assessorati con motivazioni diverse per cercare di non dare troppo all'occhio
    10 | Enrico il 08/06/2011 19:51:26
    Ma le gare in Gardena ed in Alta Badia(slalom a parte) sono forse brutte? Sono forse mal organizzate? Vi sembra che siano preparate improntandole al criterio del risparmio o vengono, al contrario, vengono profusi notevoli sforzi, sia umani che tecnici per far sì che tutto si svolga al meglio sempre e comunque? Hanno il pubblico (cosa che per esempio a Bormio e Setrieres manca del tutto). Hanno le piste. Un ottima immagine. Un marketing efficace ed anche ottimi agganci politici in FIS, che invece a Morzenti e soci stanno sempre più a mancare. Naturalmente tutto ciò ha un costo. La crociata continua e non si vede all'orizzonte la fine di questa guerra.
    11 | simon70 il 08/06/2011 20:32:08
    nessuno dice che siano mal organizzate. Ma senza gli appoggi altolocati che questi signori hanno, probabilmente le due location non sarebbero sempre e costantemente le primedonne e verrebbe lasciato più spazio per ben figurare anche agli altri. Non dirmi ad esempio che a Tarvisio nelle 3 edizioni che ha organizzato non ci fosse pubblico... Sicuramente ce n'era più che allo slalom speciale della badia al lunedì mattina. A mio avviso bisognerebbe attuare una turnazione fra le varie locations. Puntando solo sulle classiche, come sembra essere la volontà della Fis, si rischia di ridurre la visibilità della coppa del mondo (anzichè aumentarla) perchè si obbliga il pubblico ad "andare verso la Coppa" anzichè avvicinare la Coppa al pubblico. Se vuoi dare visibilità ad un evento devi espanderlo territorialmente, portarlo fra la gente, al grande pubblico.
    12 | Enrico il 08/06/2011 23:20:17
    Hai presente che la val gardena organizza la DH della Sasslong dapprima dell'avvento della valanga azzurra e se non ricordo male addirittura dapprima della creazione della Coppa del Mondo! Insieme a wengen ed a kitz è una delle più antiche gare che si disputa sulle alpi. Questa è tradizione. Gli appoggi spesso arrivano la dove c'è anche storia. Tarvisio per quanto ben organizzata non potrà mai competere con l'appeal che la Val Gardena si è costruito in oltre 35 anni di ininterrotte competizioni sotto l'egida FIS. La turnazione per quanto auspicabile cozza con la politica stessa della FIS che spinge per un restringimento del calendario in favore di gare che avendo tutto un contorno a latere (pubblico, tradizione e visibilità extra-sciistica) possano garantire una vendibilità migliore del prodotto Coppa del Mondo ai mass media. Perché c'è poco da menar il can per l'aria lo sci alpino è considerato (ripeto considerato) un prodotto sportivamente maturo (se non di nicchia e decotto) che olimpiadi a parte attrae sempre meno televisivamente il pubblico mondiale. Le intenzioni a riguardo sono buone, ma sono i suonatori che non convincono. Kasper e soci sono troppo vecchi e troppo attaccati al loro potere per procedere ad una vera rivoluzione del prodotto sci, mentre il suo ineffabile vice si dà da fare per combinare qualche cervellotica regola cambia materiali per far spendere agli appassionati altri soldini in aiuto alle multinazionali degli attrezzi invernali.
    13 | didibi il 09/06/2011 09:19:17
    Enrico, in tutta amicizia sulla storia dello sci non sei proprio molto ferrato [;)] in Gardena gare ne fanno dai tempi dei mondiali del 1970 mica tanto prima La località più "antica" in Italia è il Sestriere che a turnazione con le altre 4 nazioni alpine organizzava la mitica Kandahar; a parte che in Italia vi sono tanti altri organizzatori capaci e bravi e su questo non si discute, la cosa che mi da fastidio di Gardena a Badia è che pensano solo ad organizzare la CdM e fare un botto di soldi pretendendo di tenersi i soldi che secondo le regole Fis spetterebbero alla Fisi e non facendo nessun altra attività di promozione dello sci p.e. organizzando gare (attenzione a non confondere lo sci club Gardena p.e. con gli organizzatori che fanno capo ad un altro sci club) o mettendo a disposizione piste per le squadre nazionali ecc. (credo anzi che qui tutti si ricorderanno le porcherie fatte da ALta Badia nei confronti della nostra squadra nazionale tipo dare la possibilità agli austriaci di allenarsi e poi cancellare l'allenamento dei nostri o quello che è successo solo l'inverno passato) Io sono convinto che vada premiato chi si dedica allo sci e non cerchi solo di fare soldi magari come nel caso di gardena deridere in passato gli altri sci club altoatesini che facevano attività giovanile, organizzavano gare insomma si spaccavo la schiena; pertanto non credete che Gardena e Badia in provincia godano di amici tra gli altri sci club; in fin dei conti non gliene frega neanche niente visto che hanno appoggi politici in Provincia ed in Fis e anche p.e. il nostro inesistente ministro degli esteri li appoggia
    14 | brunodalla il 09/06/2011 10:27:07
    bè, se la fanno dal 1970 sono appena 41 anni, mi sembra che si possa considerare una classica[;)], poi per tutto il resto sono d'accordo col tuo discorso.
    15 | Enrico il 09/06/2011 10:33:55
    Pensi davvero che gli organizzatori di Kitzbuhel retrocedano alla potentissima federazione Austriaca la maggioranza dei diritti televisivi e pubblicitari?? Assolutamente no! Loro come la Val Gardena non fanno attività giovanile e né si impegnano per iniziative filantropiche, ma organizzano eventi di portata e rilevanza ben maggiore di tutti gli altri organizzatori del calendario di Coppa. Inutile dire che fanno solo i loro interessi. Certo che li fanno. Perché una macchina costosa e ben oliata necessita di soldi e chi si attiva per averli lavorando per un intero anno per riuscirci merita di essere remunerato per il suo lavoro. La cosa può piacere o no, ma così va il mondo. Hanno conquistato una rendita di posizione e sarà ben difficile scalzarli! Il mercato li premia e di alternative con maggiore risonanza non ve ne sono tali da spingere la FIS a volgere lo sguardo altrove. Questa non è una difesa d'ufficio di Demetz e compagni, ma un invito ad una riflessione serena e senza incedere negli stessi errori su cui stanno sbattendo le corna Morzenti ed i suoi accoliti. Riguardo al tuo appunto storico... touché, ma se 41 anni ininterrotta presenza nei calendari della Coppa del Mondo ti sembrano poco... io comunque l'avevo premesso "se la memoria non mi inganna"[;)]
    16 | quilodico il 09/06/2011 11:03:51
    ... aggiungo la mia "perla di saggezza" storica quotidiana... [:D] la prima gara italiana maschile di coppa del mondo di sci fu la 3Tre; Canalone Miramonti, slalom, anno 1967. Tre francesi sul podio (Perillat vincitore). Piuttosto, mi domandavo: la 3Tre di Campiglio è stata fondata nel 1949. Che voi sappiate esistono, in Italia, gare di sci ancora "in attività" più longeve?
    17 | didibi il 09/06/2011 11:25:36
    scusa Enrico se oggi ti ho scelto come bersaglio [;)] ma visto che questo è un periodo in cui sia tu che il sottoscritto non abbiamo nulla da fare [:D] possiamo trastullarci qua io conosco sia persone in federazione austriaca che ai posti di comando del comitato organizzativo di Kitzbuehel e posso garantirti che loro si danno da fare per sostenere la loro federazione; spesso lo fanno tramite la società degli impianti (come opera anche St. Moritz p.e. dove anche conosco le persone ai posti di comando [;)] e dove l'impegno a favore della federazione svizzera è ancora maggiore secondo me); l'inverno scorso p.e. fu organizzato un allenamento per gli slalomisti sul Ganslernhang, l'attività giovanile (e non solo nello sci alpino) è notevole, le altre gare organizzate nel comprensorio hanno l'appoggio necessario, inoltre lo sci club di Kitzbuehel ha trovato già nel 2001 un accordo con la federazione e la tv austriaca sulla gestione dei diritti e del marketing
    18 | Enrico il 09/06/2011 12:16:09
    Non lo metto in dubbio, ma stai tranquillo che non lo fanno nei termini imposti dalla FISI ad esempio a La Thuile (l'80% dei diritti televisivi alla FISI) in cambio del millantato appoggio nei confronti della FIS, per ottenere un posto nel calendario di W.C.. Sicuramente alla federazione andrà una porzione di gran lunga minoritaria della fetta. Invece secondo il diktat Morzentiano si vorrebbero d'ufficio devoluti alla FISI il 45% dei diritti d'immagine e degli introiti promo pubblicitari. Soprattutto sui secondi, a mio personale giudizio, la richiesta federale mi sembra un autentico sopruso! le pubblicità e le sponsorizzazioni a latere dell'evento sono frutto delle interrelazioni e della specifica attività di marketing del comitato Organizzatore. Dunque a che titolo il comitato dovrebbe cedere anche parte di tale ricavato alla Federazione? Va bene mettere a disposizione piste o altre iniziative di appoggio, ma qui Morzenti sta bussando a soldi!!
    19 | simon70 il 09/06/2011 12:19:50
    quilodico ha scritto:
    ... aggiungo la mia "perla di saggezza" storica quotidiana... [:D] la prima gara italiana maschile di coppa del mondo di sci fu la 3Tre; Canalone Miramonti, slalom, anno 1967. Tre francesi sul podio (Perillat vincitore). Piuttosto, mi domandavo: la 3Tre di Campiglio è stata fondata nel 1949. Che voi sappiate esistono, in Italia, gare di sci ancora "in attività" più longeve?
    eh, sembrava anche a me..ma la 3Tre di Campiglio purtroppo non può più a mio avviso essere considerata ancora "in attività" (almeno non come coppa del mondo, perchè la gara esiste ancora a livello di coppa europa). Dopo l'anno prossimo chissà quando la rivedremo nel massimo circuito(se mai la rivedremo)....
    20 | kaiser il 09/06/2011 13:40:07
    Beh... che Varallo abbia più di qualche santo in Paradiso è cosa arcinota..... sul come mai uno slalom di Coppa si corra sulla Gran Risa ne è la prova lampante.....
    21 | casnas il 09/06/2011 13:57:48
    Enrico ha scritto:
    Ma le gare in Gardena ed in Alta Badia(slalom a parte) sono forse brutte? Sono forse mal organizzate? Vi sembra che siano preparate improntandole al criterio del risparmio o vengono, al contrario, vengono profusi notevoli sforzi, sia umani che tecnici per far sì che tutto si svolga al meglio sempre e comunque? Hanno il pubblico (cosa che per esempio a Bormio e Setrieres manca del tutto). Hanno le piste. Un ottima immagine. Un marketing efficace ed anche ottimi agganci politici in FIS, che invece a Morzenti e soci stanno sempre più a mancare. Naturalmente tutto ciò ha un costo. La crociata continua e non si vede all'orizzonte la fine di questa guerra.
    Qua sono totalmente d'accordo. Se c'è da sparare sugli altoatesini iper tutelati e pieni di sovvenzioni sono quasi sempre il primo [:D] Ma sta volta mi sembra che ci sia della faziosità di chi dice che le gare vengono organizzate in alto adige per influenza dei loro rappresentanti o per altro. Le gare in alto adige funzionano perché c'è appeal, sanno organizzarle bene, sanno ottenere più sponsor di altre località, e semplicemente perchè gli amici austriaci o tedeschi arrivano molto prima rispetto al piemonte/vda/lombardia. E se si deve fare promozione del territorio è bene puntare su chi potrebbe venire come turista. In più riescono a tirare su un evento fatto bene e con l'appoggio del comune e dei cittadini, mentre (vedi Bormio e altri posti) la Coppa è malvista da molti, soprattutto se si tratta di DH che impone la chiusura della pista per un po' di giorni per le prove. Che Varallo sappia muoversi non c'è dubbio, che ci siano appoggi in federazione anche, ma non si può togliere il merito del fatto che sono gli unici in italia che fanno fruttare l'organizzazione delle gare e sanno organizzarle come si deve. Capitolo Morzenti: stranamente sono parzialmente d'accordo con lui. Ci sono due interessi contrapposti, entrambi da tutelare. A- E' vero che costa organizzare le gare e che le località non hanno aiuti dalla FISI, è vero che se poi la gara salta perdono tutto, è vero che ci sono affari che girano intorno e un indotto sempre più ridotto all'osso. B- È anche vero che senza gli atleti della federazione, senza il suo appoggio in FIS, la gara non verrebbe. Quindi vedo giusto che parte dei diritti tv e sponsor siano "ciucciati" dalla FISI, che poi le località non siano d'accordo è pienamente comprensibile, ma che inizino a risparmiare su certe voci (tipo biglietti omaggio e mega pranzi offerti a chi non paga).
    22 | Enrico il 09/06/2011 14:04:29
    Grazie Casnas.
    23 | Enrico il 09/06/2011 14:10:48
    Ricordo che attualmente il comitato organizzatore della Val Gardena e dell'Alta Badia retrocede alla FISI il 38% degli introiti derivanti dai diritti televisivi. La questione di maggiore attrito ad oggi riguarda i diritti di sfruttamento pubblicitario su cui FISI vuole mettere le mani.
    24 | lbrtg il 16/06/2011 08:13:24
    Ed intanto, dal sito della Federazione, i politici si "muovono". Commento personale: "Mi fanno da ridere. Tanto, il tutto, si tradurrà nel solito NULLA!!!!!!!!!!!!! FISI E GRUPPO PARLAMENTARI "AMICI DELLA MONTAGNA": UNA STRATEGIA COMUNE PER IL RILANCIO DELLO SCI. Mer, 15/06/2011 Martedì 14 giugno a Roma, nel corso della riunione del Gruppo Parlamentari Amici della Montagna (associazione bipartisan presieduta dall'Onorevole Giacomo Santini, che ha lo scopo di promuovere e sensibilizzazione l'azione legislativa al fine di valorizzare le regioni montane italiane), il presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Giovanni Morzenti, ha presentato ad una nutrita schiera di parlamentari, tra i quali Erminio Angelo Quartiani (PD), Valter Zanetta (Pdl), Antonio Fosson (Udc, Svp e Autonomie), Laura Froner (Pd) e Manuela Di Centa (Pdl) i risultati della ricerca "Gli italiani, la montagna e gli Sport Invernali", recentemente commissionata dalla Fisi ad Astraricerche. Dalla indagine risultano alcune criticità e grandi opportunità legate alle attività invernali e al loro sviluppo. In particolare, è emerso che il 42% degli italiani frequenta la montagna, ma solo il 16,2% pratica gli sport invernali. "Si tratta di un mercato potenziale enorme, ma scarsamente sfruttato - ha spiegato il presidente Morzenti -, che ci deve spingere ad ampliare l'offerta formativa e le occasioni di prova dello sport". Dal dibattito conclusivo è infine emersa da parte di tutti gli attori (Parlamentari Amici della Montagna, Osservatorio Parlamentare per il Turismo, Federalberghi, Assosport, Anef e Fisi) la necessità di una strategia comune su alcuni temi: - Agevolare la pratica degli sport invernali nelle scuole - Prevedere due settimane di vacanza nel periodo invernale in tutte le scuole (la cosiddetta "settimana bianca", già attuata nel sistema scolastico francese, svizzero e tedesco), recuperando le ore perse dagli alunni nel corso dell'anno. A tal proposito, l'onorevole Di Centa è recentemente riuscita a far approvare dal Ministero della Pubblica Istruzione, una direttiva che invita tutti i presidi della scuole superiori a giustificare gli alunni assenti a causa dell'attività agonistica. Azione che ha già dato ottimi frutti. - Assicurare degli incentivi nei confronti delle società che gestiscono gli impianti di risalita. Azione, questa, che si tradurrebbe poi in significativi sconti nei confronti di giovani e sci club - Promuovere il brand Italia Al termine dell'incontro il presidente della Fisi Giovanni Morzenti ha formalmente invitato il presidente del Gruppo Parlamentare Amici della Montagna, Giacomo Santini, a presenziare al prossimo Consiglio Federale, proprio per presentare le prossime azioni comuni in favore degli sport invernali.
    25 | Enrico il 30/06/2011 17:01:04
    dal sito di RACE un nuovo aggiornamento sulla vicenda LE "CLASSICHE" ITALIANE DI C.D.M. UNITE CONTRO LA FISI: Badia, Gardena, Cortina e Campiglio: "Troppo il 45% sui diritti tv" Hanno aspettato, tentennato, valutato. Poi hanno deciso. Era nell'aria la possibile rottura, o almeno il forte contrasto, fra i Comitati Organizzatori di Coppa del Mondo in Italia e la Fisi sul tema dei diritti televisivi. Adesso, dopo il consiglio federale di due giorni fa e prima dell'udienza di lunedì prossimo dell'Alta Corte di Giustizia del Coni sul ricorso del Sai Roma per l'invalidamento dell'assemblea federale dell'aprile 2010, è arrivata una voce forte e chiara. Una dichiarazione unanime e congiunta, diretta e precisa contro Giovanni Morzenti e la Fisi sulla questione diritti tv. Si legge in un comunicato stampa ufficiale di Val Gardena, Alta Badia, Madonna di Campiglio e Cortina d'Ampezzo: "La richiesta del 45% sui proventi dei diritti televisivi da parte della FISI, deliberata martedì dal Consiglio Federale, rende impossibile l’organizzazione delle gare ai livelli richiesti contrattualmente dalla Fis. Non riusciamo a capire quale sia la strategia della nostra federazione. La proposta dei comitati organizzatori prevede il 35% (gare femminili) - 40% (gare maschili) dei corrispettivi TV alla federazione e il 65%-60% all’organizzazione dell’evento. Alla quota si aggiungono servizi vari per gli sponsor della federazione. Si tratterebbe di un aumento del 30% in quattro anni a favore della federazione. Oltre questa quota non possiamo andare, perché non c’è sostenibilità finanziaria”, spiegano gli organizzatori delle tappe della CdM in Italia che continuano: “Senza accordo sostenibile, spiegano gli organizzatori, la FIS potrebbe assegnare queste gare a località estere e la gloriosa storia della Coppa del Mondo di sci italiana, della Saslong, della Gran Risa, della pista Olimpia delle Tofane e della Tre Tre, che in passato hanno ospitato oltre 200 gare di Coppa del Mondo, sarà per sempre archiviata". Fra i firmatari non c'è Bormio, unica tappa 'fuori dal coro', anche perchè il comitato organizzatore valtellinese è guidato da Maurizio Gandolfi, vicino al presidente Fisi. Ricordiamo che in Gardena e a Campiglio sono figure di spicco nei Comitati Organizzatori i Consiglieri federali Rainer Senoner e Lorenzo Conci, promotori tra le altre cose con altri consiglieri del gruppo 'Fisi Etica', voce dell'opposizione alla linea Morzenti. Insomma, a cinque mesi dagli eventi manca ancora la firma sui contratti, e questa volta i Comitati Organizzatori delle gare italiane di Coppa si sono fatti sentire all'unanimità, a gran voce, eccezion fatta per Bormio. Una nota d'ordine: nel comunicato prolisso e dettagliato pubblicato dall'ufficio stampa non si parlava in alcun modo della delibera con la quale si dava mandato al Presidente di chiudere i contratti con le società organizzatrici con la richiesta unilaterale del 45% sulla quota dei diritti TV.
    26 | lbrtg il 04/07/2011 14:50:24
    E questo articolo di "RACE", non stempererà di certo il clima. CAMPIGLIO, NIENTE DIRITTI TV ALLA FISI. Conci: "Rientriamo in un accordo fra Trentino e Fisi" In merito alla questione sui diritti televisivi Madonna di Campiglio e il comitato organizzatore della 3Tre, il leggendario slalom di Coppa del Mondo sul Canalone Miramonti che rientrerà in Coppa dal 2012, precisano la loro posizione. Abbiamo sentito Lorenzo Conci, consigliere federale nonchè presidente del comitato esecutivo della 3Tre: "Campiglio rientra in un progetto d'insieme con la Provincia Autonoma del Trentino tramite Trentino S.p.A., la società che si occupa del marketing per conto della Provincia. Insomma, il 50% della 3Tre è pubblica, della Provincia, che ha firmato con la Fisi un contratto di collaborazione pluriennale. Il Trentino, non solo per lo sci alpino, mette a disposizione, oltre a una sponsorizzazione, anche un pacchetto di servizi. Così, grazie a questo accordo globale Campiglio, come anche ad esempio per il fondo il comitato della Val di Fiemme, non retrocede nulla a via Piranesi in termini di contributi finanziari per i diritti televisivi". A dicembre, dal 16 al 19, a Campiglio tornerà la Coppa Europa maschile. Nel dicembre 2012, invece, lo speciale di Coppa del Mondo.



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