Rapporti tesi tra Tina Maze e la federsci slovena
Riassumere in poche righe il burrascoso rapporto tra Tina Maze e la sua federazione non è facile. Momenti di serenità, momenti, la maggior parte, di tensione. Tina Maze, classe 1983, è una delle atlete slovene più vittoriose di sempre nello sci alpino; da alcune stagioni si allena con un team privato costituito dal manager-compagno Andrea Massi e, dalla scorsa estate, dal ex tecnico azzurro Livio Magoni. I risultati, ancora una volta, sono arrivati: 6/a, 4/a e 3/a in classifica generale nelle ultime tre stagioni; 11 vittorie in Cdm, più altri 17 podi; due argenti olimpici a Vancouver 2010, un argento ad Isere 2009, un argento e un oro mondiali a Garmisch 2011. Questi successi non sono frutto del caso: tanto lavoro, un'eccellente pianificazione, il contributo degli sponsor, programmi chiari ed efficaci. Punti sui quali la bella slovena ha avuto diversi motivi di contrasto con la federsci slovena, tanto che pochi giorni fa sul suo stesso sito Tina ha scritto un lungo e interessante post il cui titolo "qual'è il mio futuro nello sci" è già di per se significativo..."quel che sarà, sfortunatamente, non dipende solo da me. Voglio solo dire che in parte è nelle mani dei capi della federsci (...) Sono davvero turbata che dopo una stagione così piena di successi e dopo due anni di duro lavoro per mettere insieme il mio team ci siano ancora tanti e insolubili problemi. E penso che non si possa aspettare fino a giugno per risolverli: non riusciamo a pianificare con calma la preparazione della prossima stagione. (...) mi chiedo se il comitato alpino sloveno è capace di valutare onestamente cosa vogliono dire questi risultati. Abbiamo fatto una conferenza stampa a fine stagione dove tutto sembrava a posto, ma poi una volta chiuse le porte ai media la situazione è cambiata drasticamente. (...) Temo che finirò come qualche altro atleta Sloveno e dovrò chiudere la carriera per colpa della burocrazia (...) Nel caso le cose non si risolvano nel giusto modo spero che mi capirete. Non vogliamo più perdere tempo nel discutere di quanto costa la preparazione, quando si portano questi risultati e noi vogliamo solo migliorarci (...) Se dovessi chiudere la carriera mi sentirei male innanzitutto per quelle persone che mi seguono e che mi vedono come un modello, per i bambini...Vorrei che la federsci esprimesse la sua riconoscenza in qualche modo, non con un mazzo di fiori...vorrei poter togliere l'amaro in bocca che ho ora, proprio dopo la mia miglior stagione di sempre..."
Venerdì si sono incontrati nuovamente Tina, Andrea Massi e il presidente della federazione slovena Tomaz Lovse, e probabilmente si incontreranno ancora nei prossimi giorni. Sul tavolo la questione delle sponsorizzazioni personali: la federsci slovena ha un debito di 350.000 euro e per ripianarlo vorrebbe poter gestire e vendere gli spazi più visibili degli atleti, in particolare lo sponsor sul casco, limitando le sponsorizzazioni personali.
(martedì 17 maggio 2011)
Venerdì si sono incontrati nuovamente Tina, Andrea Massi e il presidente della federazione slovena Tomaz Lovse, e probabilmente si incontreranno ancora nei prossimi giorni. Sul tavolo la questione delle sponsorizzazioni personali: la federsci slovena ha un debito di 350.000 euro e per ripianarlo vorrebbe poter gestire e vendere gli spazi più visibili degli atleti, in particolare lo sponsor sul casco, limitando le sponsorizzazioni personali.
(martedì 17 maggio 2011)