Ravetto: "al 90% lascio"
I Mondiali di Garmisch 2011 verranno ricordati dagli appassionati azzurri per le splendide 6 medaglie che ci hanno regalato Christof Innerhofer, Federica Brignone, Manfred Moelgg e Peter Fill. Ma dai giornalisti e dagli addetti ai lavori attenti alle cose di casa FISI saranno ricordati anche per i numerosi "botta e risposta" tra il Presidente Morzenti e il DT Ravetto. Ogni occasione, al parterre delle gare, in sala stampa, a casa FISI, era buona per un accenno, una battuta, un ragionamento sulla situazione dei rapporti tra i due. Situazione che non è certo migliorata nelle ultime settimane e che ieri è giunta ad un importante punto di svolta: il Consiglio Federale riunito a Saint Vincent ieri ha rinnovato gli incarichi a tutti i direttori agonistici, tranne a Ravetto, rinnovato a metà, cioè responsabile solo per gli uomini, con la guida del settore femminile affidata a Raimund Plancker, finora responsabile della velociste. Questa strategia era già stata paventata dallo stesso Claudio proprio durante i Mondiali, il giorno stesso che Federica Brignone si metteva al collo l'argento in gigante. La volontà del Presidente di dividere il settore maschile e femminile era chiara; così come era stata chiara la volontà di Claudio di rimanere unica guida del movimento. Le motivazioni sono molteplici: poter decidere velocemente e per tutti; poter creare importanti sinergie tra i due settori; poter valutare in un arco temporale congruo (3 anni) risultati e avanzamenti; poter dare coralità a un progetto che arrivi alle prossime Olimpiadi. Inoltre Claudio aveva richiesto la possibilità di affiancare un "vice" di sua fiducia, che potesse essere presente sul campo con continuità. Invece, nonostante l'intervento del CONI chiaramente chiamato a ricomporre il puzzle, le richieste di Ravetto non sono state accolte.
Certo Morzenti non ha agito da solo, perché la decisione è stata ratificata all'unanimità dai consiglieri.
Ora la palla passa proprio a Ravetto, atteso con Plancker lunedì a Milano per parlare della decisione del Consiglio: "al 90% lascio" ha dichiarato all'ANSA il tecnico biellese.
Infine in consiglio Morzenti ha ringraziato "per il contributo svolto" Kristian Ghedina, consigliere degli atleti, dimessosi mercoledì mattina. Nessun accenno alla lettera di dimissioni scritta dal cortinese e pubblicata dalla Gazzetta, dove il dissenso verso il Consiglio e il Presidente è più che palese: "...dopo quasi un anno mi trovo nella inaccettabile situazione di essere membro di un consiglio le cui decisioni sono assunte in maniera verticistica senza una adeguata informativa preventiva e senza la possibilità di un contraddittorio reale. Spesso, sono venuto a conoscenza, esclusivamente a mezzo stampa e senza che in consiglio se ne fosse discusso, di contratti con fornitori, di sponsorizzazioni e di incarichi dati a professionisti. Molte volte le decisioni vengono portate in consiglio solo per ratificare quanto già deciso dal Presidente e dal Consiglio di Presidenza..."
(venerdì 25 marzo 2011)
Certo Morzenti non ha agito da solo, perché la decisione è stata ratificata all'unanimità dai consiglieri.
Ora la palla passa proprio a Ravetto, atteso con Plancker lunedì a Milano per parlare della decisione del Consiglio: "al 90% lascio" ha dichiarato all'ANSA il tecnico biellese.
Infine in consiglio Morzenti ha ringraziato "per il contributo svolto" Kristian Ghedina, consigliere degli atleti, dimessosi mercoledì mattina. Nessun accenno alla lettera di dimissioni scritta dal cortinese e pubblicata dalla Gazzetta, dove il dissenso verso il Consiglio e il Presidente è più che palese: "...dopo quasi un anno mi trovo nella inaccettabile situazione di essere membro di un consiglio le cui decisioni sono assunte in maniera verticistica senza una adeguata informativa preventiva e senza la possibilità di un contraddittorio reale. Spesso, sono venuto a conoscenza, esclusivamente a mezzo stampa e senza che in consiglio se ne fosse discusso, di contratti con fornitori, di sponsorizzazioni e di incarichi dati a professionisti. Molte volte le decisioni vengono portate in consiglio solo per ratificare quanto già deciso dal Presidente e dal Consiglio di Presidenza..."
(venerdì 25 marzo 2011)