Consiglio FISI: in sette sull'Aventino
Meglio precisare subito: la sede della Fisi è ancora in via Piranesi a Milano e non sui colli romani. Ma l'episodio di due millenni or sono torna utile per raccontare quanto avvenuto oggi in occasione del consiglio federale convocato su esplicita richiesta di un gruppo di consiglieri intenzionati ad andare a fondo alla vicenda giudiziaria che vede il presidente Giovanni Morzenti condannato in primo grado a 4 anni e mezzo per concussione.
Il confronto, come detto, era previsto per oggi. E ben presto si è tramutato in scontro. Sin dalle prime parole è apparso chiaro come il presidente non fosse intenzionato a lasciare la sua carica come d'altronde lo statuto gli consente di fare, al pari di non prevedere la possibilità di un'autosospensione, richiesta in seconda battuta da un gruppo di sette consiglieri. Dopo il racconto dell'iter processuale da parte dello stesso Morzenti, la discussione si è spostata proprio sull'utilità ed il beneficio per la Fisi di essere presieduta da una guida soggetta a simili pendenze giuridiche. Una discussione che evidentemente poco ha soddisfatto il gruppo di contrari a Morzenti che ha quindi deciso di abbandonare la seduta, lasciando come unico rappresentante il consigliere varesotto Marco Mapelli a concludere i lavori. Le cronache delle ultime settimane non lasciano dubbi sui nomi dei membri che hanno optato per la ritirata sull'Aventino: Kristian Ghedina, Gabriella Paruzzi, Rainer Senoner, Lorenzo Conci, Anastasia Cigolla ed Enzo Sima.
Sette nomi che vanno a costituire quello che loro stessi hanno battezzato Gruppo Etico: "La Federazione italiana sport invernali è chiamata ad una svolta importante che, individuato un programma giusto e condiviso, la riporti in un ambito etico e morale oltre che sportivamente e giuridicamente ineccepibile» “La nostra frustrazione – continuano i consiglieri - è legata soprattutto alla sensazione che non sia stato concesso il tempo necessario per approfondire tutte le possibilità di assumere all’unanimità un provvedimento a tutela dell’immagine della Fisi. Chiediamo un importante quanto opportuno passo indietro che, negli interessi dei tesserati e di tutta l’attività sportiva, consenta il passaggio delle funzioni gestionali al vicepresidente vicario fino al completo chiarimento della situazione personale di Morzenti in sede giuridica”.
Ed il resto del consiglio? Compatto ha proseguito i lavori, conclusisi con la richiesta al presidente di indicare il nominativo del consigliere che dovrà occupare il suo posto (senza diritto di voto) nel consiglio Fis, dopo la sospsensione caldamente consigliata dall'organo internazionale all'indomani della condanna di Morzenti.
Insomma, la tempesta continua a soffiare sulla Fisi e le vele sembrano essere sembre più tese...
(venerdì 19 novembre 2010)
Il confronto, come detto, era previsto per oggi. E ben presto si è tramutato in scontro. Sin dalle prime parole è apparso chiaro come il presidente non fosse intenzionato a lasciare la sua carica come d'altronde lo statuto gli consente di fare, al pari di non prevedere la possibilità di un'autosospensione, richiesta in seconda battuta da un gruppo di sette consiglieri. Dopo il racconto dell'iter processuale da parte dello stesso Morzenti, la discussione si è spostata proprio sull'utilità ed il beneficio per la Fisi di essere presieduta da una guida soggetta a simili pendenze giuridiche. Una discussione che evidentemente poco ha soddisfatto il gruppo di contrari a Morzenti che ha quindi deciso di abbandonare la seduta, lasciando come unico rappresentante il consigliere varesotto Marco Mapelli a concludere i lavori. Le cronache delle ultime settimane non lasciano dubbi sui nomi dei membri che hanno optato per la ritirata sull'Aventino: Kristian Ghedina, Gabriella Paruzzi, Rainer Senoner, Lorenzo Conci, Anastasia Cigolla ed Enzo Sima.
Sette nomi che vanno a costituire quello che loro stessi hanno battezzato Gruppo Etico: "La Federazione italiana sport invernali è chiamata ad una svolta importante che, individuato un programma giusto e condiviso, la riporti in un ambito etico e morale oltre che sportivamente e giuridicamente ineccepibile» “La nostra frustrazione – continuano i consiglieri - è legata soprattutto alla sensazione che non sia stato concesso il tempo necessario per approfondire tutte le possibilità di assumere all’unanimità un provvedimento a tutela dell’immagine della Fisi. Chiediamo un importante quanto opportuno passo indietro che, negli interessi dei tesserati e di tutta l’attività sportiva, consenta il passaggio delle funzioni gestionali al vicepresidente vicario fino al completo chiarimento della situazione personale di Morzenti in sede giuridica”.
Ed il resto del consiglio? Compatto ha proseguito i lavori, conclusisi con la richiesta al presidente di indicare il nominativo del consigliere che dovrà occupare il suo posto (senza diritto di voto) nel consiglio Fis, dopo la sospsensione caldamente consigliata dall'organo internazionale all'indomani della condanna di Morzenti.
Insomma, la tempesta continua a soffiare sulla Fisi e le vele sembrano essere sembre più tese...
(venerdì 19 novembre 2010)