Oro in gigante per la 20enne tedesca Rebensburg
VANCOUVER 2010
E' Viktoria Rebensburg la nuova campionessa olimpica di gigante. La 20enne tedesca di Kreuth tira fuori dal cilindro una manche incredibile, corsa ad un giorno di distanza dopo la cancellazione di ieri, e si porta a casa il suo primo titolo che conta. Si apre finalmente una finestra tra pioggia, neve e nebbia su Whistler e gli organizzatori canadesi riescono a portare a termine questa travagliata gara. La notte trascorsa però ci ha messo certamente lo zampino, rimescolando un pò le carte dopo la prima manche di ieri. A pagare dazio sono soprattutto le austriache con la Goergl che cede l'oro virtuale di ieri per un bronzo che fa comunque morale. Fuori dal podio, dopo il terzo tempo di ieri, Kathrin Zettel, forse la più forte del lotto, ma a disagio su questo tracciato. Sul podio tra la tedesca e l'austriaca c'è posto anche per la slovena Tina Maze: brava a far suo il secondo argento di questa Olimpiade dopo quello di superG. Nulla da fare anche per la quarta di ieri, sempre austriaca, Eva Maria Brem finita lontana dal podio. Una Rebensburg - campionessa del mondo junior nel 2009 in gigante - raggiante e un pò incredula per il risultato ottenuto, ma decisamente in "palla" in questa giovane e forte squadra teutonica. Lo si è visto anche in occasione della tappa di Cortina dove salì sul podio (2/a) nel gigante: il primo della sua carriera. In tutto questo brilla un pò anche la stella di Denise Karbon: miglior tempo di manche, grazie anche al fatto di essere partita per prima dopo aver concluso ieri con il trentesimo tempo. Segno che la condizione c'è, un pò meno la fortuna. Prova, invece da archiviare subito e guardare allo slalom di domani, per Manu Moelgg: ottava dopo la prima manche e poi finita 17/a. Recuperano qualcosa Federica Brignone (18/a) e Nicole Gius (20/a). E domani ancora in pista con lo slalom speciale: ultima prova per le donne a questi Giochi.
(giovedì 25 febbraio 2010)
E' Viktoria Rebensburg la nuova campionessa olimpica di gigante. La 20enne tedesca di Kreuth tira fuori dal cilindro una manche incredibile, corsa ad un giorno di distanza dopo la cancellazione di ieri, e si porta a casa il suo primo titolo che conta. Si apre finalmente una finestra tra pioggia, neve e nebbia su Whistler e gli organizzatori canadesi riescono a portare a termine questa travagliata gara. La notte trascorsa però ci ha messo certamente lo zampino, rimescolando un pò le carte dopo la prima manche di ieri. A pagare dazio sono soprattutto le austriache con la Goergl che cede l'oro virtuale di ieri per un bronzo che fa comunque morale. Fuori dal podio, dopo il terzo tempo di ieri, Kathrin Zettel, forse la più forte del lotto, ma a disagio su questo tracciato. Sul podio tra la tedesca e l'austriaca c'è posto anche per la slovena Tina Maze: brava a far suo il secondo argento di questa Olimpiade dopo quello di superG. Nulla da fare anche per la quarta di ieri, sempre austriaca, Eva Maria Brem finita lontana dal podio. Una Rebensburg - campionessa del mondo junior nel 2009 in gigante - raggiante e un pò incredula per il risultato ottenuto, ma decisamente in "palla" in questa giovane e forte squadra teutonica. Lo si è visto anche in occasione della tappa di Cortina dove salì sul podio (2/a) nel gigante: il primo della sua carriera. In tutto questo brilla un pò anche la stella di Denise Karbon: miglior tempo di manche, grazie anche al fatto di essere partita per prima dopo aver concluso ieri con il trentesimo tempo. Segno che la condizione c'è, un pò meno la fortuna. Prova, invece da archiviare subito e guardare allo slalom di domani, per Manu Moelgg: ottava dopo la prima manche e poi finita 17/a. Recuperano qualcosa Federica Brignone (18/a) e Nicole Gius (20/a). E domani ancora in pista con lo slalom speciale: ultima prova per le donne a questi Giochi.
(giovedì 25 febbraio 2010)