La Coppa del Gobbo - XIII - Vancouver
Basta Coppa del Mondo! Per un mese gli sport invernali si vestiranno con i colori dei cinque cerchi olimpici e, solo ai primi di marzo, riguarderemo gli appunti di una stagione che - quella maschile - ci ha sinora regalato parecchie soddisfazioni. Anzi! Tante soddisfazioni! Vi dirò della velocità ed altro...ma voglio iniziare dalle prove in terra slovena, in quella Kranjska Gora dove, spesso, i nostri atleti hanno ottenuto risultati da titoloni! Nelle due prove di slalom gigante la squadra italiana, curata da Matteo Guadagnini, ha confermato di aver grande compattezza, solidità e, con pieno merito, i ragazzi guidano la classifica di coppa del mondo della specialità. Era già accaduto in passato, alla vigilia dell'appuntamento olimpico di Torino. Sulle nevi di Sestrieres non andò proprio bene, ma sarebbe diabolico che a Whistler Mountain non ci fosse neppure un posto sul podio per Blardone, Moelgg, Ploner e Simoncelli,...ma avete visto come sciano!!! Lo so...non sono gli unici, austriaci, statunitensi, svizzeri...saranno avversari tenaci, ma io ho una gran fiducia anche perchè, lontani dalla grande pressione mediatica (che ci fu quattro anni fa), ciascuno potrà preparare nel modo migliore l'approccio alle gare. Vi fa paura lo slalom? A me no, per nulla! Manfred ha raggiunto un grado di forma strepitoso...deve mettere a punto ancora pochi dettagli e poi saranno dolori! Giuliano Razzoli c'è, eccome! Suo malgrado paga ancora dazio nel tortuoso cammino che porta alla assimilazione di quel complesso meccanismo che è lo slalom... Vi siete resi conto di quale sia la sua potenza? Sta crescendo di giorno in giorno e Herbst e compagni non dormono certo sogni tranquilli! Thaler è uno slalomista di grande classe...le sue qualità le conoscono tutti. E' in un momento non facile, ma lui sa come reagire (lo ha già fatto) e non scenderà certo con i freni tirati! Così come Deville...capace a sua volta di trovare magiche linee per infilarsi tra le porte strette dell'olimpiade canadese e liberare nel cielo quel grido che ha nel cuore! Guardate un pò la storia dei Giochi, appuntamenti mitici di una sola giornata . Quanti atleti saliti sul podio non erano tra i favoriti...e viceversa!? E allora...teniamoci su con il morale, senza dimenticare (soprattutto) come siano "giochi" olimpici...un momento di fantastico incontro tra la più bella gioventù del mondo...,in un contesto - come quello canadese di Vancouver - che ha innumerevoli motivi per farci riflettere e pensare. Lo sport non può mettersi i paraocchi e far finta che, nel mondo, non stia accadendo nulla di serio. Una volta, (tantissimi ani fa) le guerre si interrompevano per favorire la disputa dei "giochi" (sono stato a visitare il sito archeologico di Olimpia. Una esperienza meravigliosa). Oggi gli interessi economici si sono impadroniti di questa "creatura", anche se i "più" continuano a negarlo. In nome di un pudico tentativo di salvare quel dilettantismo che non c'è più, neppure nel romanticismo dei sogni! Proviamoci noi, allora, a guardare "dentro" le gare con una visione diversa, capace di tenere in una maggiore considerazione il ragazzo, l'uomo, il papà, piuttosto che il leader della tal classifica...il testimonial della tal casa di materiali...il beniamino della tal rete televisiva...! Chissà! Magari ci ritroveremmo a brindare per un sorriso...a celebrare il sogno realizzato da un ragazzo iraniano...ad asciugarci gli occhi per la commozione di un bimbo che piange!
(lunedì 1 febbraio 2010)
(lunedì 1 febbraio 2010)