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draghetto
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Lazio


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Inserito il - 22 feb 2019 : 00:04:47   Permalink al post Invia a draghetto un Messaggio Privato Aggiungi draghetto alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Tra i ciprioti attualmente gareggia anche Andriana Pieri, 80ma nel gigante iridato quest'anno, mentre il fratello Pieris Pieri sembra si sia ritirato, nonostante sia del '96 (non gareggia da due anni). Andriana è classe '98, quindi potrebbe gareggiare anche tra le junior. Lo scorso anno si era iscritta allo slalom dei Campionati Italiani, prima di rinunciare.

VICECAMPIONE DEL MONDO 2007 (1° nel Lazio)
CAMPIONE OLIMPICO DI DISCESA 2010
VICECAMPIONE MONDIALE DI DISCESA MASCHILE 2011
VICECAMPIONE MONDIALE DI DISCESA FEMMINILE 2013
CAMPIONE MONDIALE DI SLALOM MASCHILE 2013

CAMPIONE REGIONALE FEMMINILE 2009-2010
VINCITORE COPPETTA SLALOM LEGA FORUM FEMMINILE 2009-2010
VINCITORE COPPETTA DISCESA BIRRALEGA 2009-2010
VINCITORE COPPA APPENNINICA 2010-2011
VINCITORE COPPETTA DISCESA LEGA APPENNINICA 2010-2011
VINCITORE COPPETTA SLALOM LEGA A PUNTI MASCHILE 2010-2011
VINCITORE COPPETTA GIGANTE LEGA FORUM FEMMINILE 2010-2011
VINCITORE COPPETTA DISCESA LEGA A PUNTI E BIRRALEGA 2011-2012
1 GARA VINTA IN CDM FEMMINILE (DH)
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Chacun a une piste fétiche, un endroit où on se sent bien, Kitzbühel en fait partie.
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draghetto
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Lazio


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Inserito il - 22 feb 2019 : 04:44:49   Permalink al post Invia a draghetto un Messaggio Privato Aggiungi draghetto alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Per quanto riguarda i Paesi che avrebbero un grande potenziale ma non riescono ad esprimere campioni, un caso clamoroso più della Grecia è secondo me la Romania. Vi sono ben 94 stazioni sciistiche di diversa grandezza in tutto il Paese, anche se solamente alcune superano i dieci km di piste. Comunque ci sarebbe la possibilità di sciare, ma i rumeni non sembrano interessati: quando ci sono stato era pieno febbraio e le piste erano deserte, quei pochi sciatori presenti erano spesso stranieri.

Oltre alla Miklos, che però da rumena non ha ottenuto gli stessi risultati che avrebbe poi conquistato da ungherese, in tempi recenti abbiamo visto all'opera Ioan Valeriu Achiriloaie (42mo SG St. Moritz 2017), Ania Monica Cail (22ma K PyeongChang 2018, 28ma DH PyeongChang 2018 e SG Aare 2019), Alexandru Barbu (21mo SL Sochi 2014), Anda Curuta (29ma SL St. Ankton 2001), Alexandra Munteanu (29ma SG Salt Lake City 2002).

Il miglior risultato resta però il 15mo posto di Dan Cristea nello slalom di St. Moritz 1974, mentre Miklos da rumena è arrivata al massimo 18ma in DH e SG a Val d'Isère 2009. Miklos dovrebbe però essere l'unica rumena in grado di andare a punti in CdM, in tre occasioni e sempre a St. Moritz: 26ma SG 2010, 28ma K 2010 e 30ma SG 2008.

Modificato da - draghetto in data 22 feb 2019 04:50:43
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MARcN3TT
Scio come Franz



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Inserito il - 22 feb 2019 : 09:09:42   Permalink al post Invia a MARcN3TT un Messaggio Privato Aggiungi MARcN3TT alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Tra le nazioni esotiche più vincenti come non annoverare la Spagna, che è comunque terra di sci se pensiamo ai comprensori della Sierra Nevada e dei Pirenei nonchè di Cercedilla, luogo di provenienza della famiglia Fernandez Ochoa. Tra l'altro ha il non banale primato di annoverare l'oro olimpico proprio grazie a Paco Fernandez Ochoa, che vinse l'alloro a Sapporo '72 e fu contemporaneamente anche campione del mondo, a cui aggiunse un bronzo nei successivi mondiali e la vittoria nel '74 a Zakopane in slalom, unica in Coppa. La sorella Blanca fu più brava in coppa ( 4 vittorie, tre in slalom e una in gigante) e si mise al collo il bronzo in slalom ad Albertville '92, podio decisamente esotico grazie anche all'argento della neozelandese Coberger.
Negli anni '90 e primi 2000 ricordo con piacere il "dream team" di gs composto da Rienda, Ibarra e Galindo, a cui si aggiunse più tardi la Ruiz Castillo che però andava più forte nelle veloci tanto da vincere a Meribel nel 2013 in dh (ma ha anche un 2° posto in gs nel'99). La Rienda è la primatista spagnola di vittorie, ben 6 gare in wc, tutti giganti, di cui 4 nella stagione 2005/2006 terminata al 2° posto nella coppetta di specialità.
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didibi
Agonista



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Inserito il - 22 feb 2019 : 09:10:27   Permalink al post Invia a didibi un Messaggio Privato Aggiungi didibi alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
La Miklos a quanto avevo sentito dire in quanto appartenente alla minoranza (neanche poi tanto piccola come minoranza) ungherese è stata un poco vessata in Romania. In Romania le minoranze non se la sono mai passate bene e ancora oggi che sono membri dell'UE non hanno ancora implementato gli standard minimi previsti di tutela.
Mi pare di ricordare che quando la Miklos cambiò nazionalità la federazione rumena non dette il nulla osta e dovette ripartire da zero con i punti FIS
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draghetto
Sono Azzurro di Sci




Lazio


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Inserito il - 22 feb 2019 : 09:18:43   Permalink al post Invia a draghetto un Messaggio Privato Aggiungi draghetto alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
La questione della minoranza etnica ungherese in Romania è molto sentita, io sono andato proprio nella zona di confine dove in alcune aree la minoranza ungherese diventa maggioranza. L'Ungheria concede spesso passaporto e cittadinanza ai magiari di Romania. In realtà tra i due Paesi, oltre alla questione etnica, c'è stato a lungo conflitto circa l'appartenenza stessa di determinati territori. Oggi non ci sono più rivendicazioni ufficiali, ma comunque tra le frange nazionaliste si parla ancora di Transilvania ungherese et similia.

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jos235
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Inserito il - 22 feb 2019 : 09:44:25   Permalink al post Invia a jos235 un Messaggio Privato Aggiungi jos235 alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Anche l'Ungheria stessa forse può definirsi un caso di potenziale inespresso, nonostante vi siano delle stazioni sciistiche e la vicinanza geografica con l'Austria che rende relativamente facili gli spostamenti, non è mai riuscita ad esprimere qualche buon sciatore nemmeno saltuariamente come invece hanno fatto Bulgaria, Polonia o Repubblica Ceca. Ovviamente escludo dal conteggio gli acquisiti come Miklos, Samsal ed Alex Mair.
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MARcN3TT
Scio come Franz



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Inserito il - 22 feb 2019 : 09:59:56   Permalink al post Invia a MARcN3TT un Messaggio Privato Aggiungi MARcN3TT alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
La Miklos però proprio per la sua appartenenza sentita (e il nome che tradisce chiare origini magiare) non la definerei acquisto, ma a tutti gli effetti un'ungherese vera e propria. In effetti sia rumeni che ungheresi faticano tantissimo in generale proprio negli sport invernali nonostante siano tra i paesi più freddi d'Europa, si patiscono chiaramente mancanza di infrastrutture e di tradizione. Quando c'era il blocco dell'est e lo sport di stato venivano palesemente favoriti e finanziati gli sport estivi, dove la Romania era certamente una delle nazioni più forti e capace di rivaleggiare con i colossi Usa e Urss.
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draghetto
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Lazio


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Inserito il - 22 feb 2019 : 10:21:48   Permalink al post Invia a draghetto un Messaggio Privato Aggiungi draghetto alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Anche l'Ungheria era ed è molto forte negli sport estivi, tanto da essere ottava nel medagliere olimpico estivo di tutti i tempi. Negli sport invernali la disciplina di punta è attualmente lo short track.

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MARcN3TT
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Inserito il - 22 feb 2019 : 12:54:59   Permalink al post Invia a MARcN3TT un Messaggio Privato Aggiungi MARcN3TT alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
L'Ungheria storicamente è sempre stata forte , anche se ora patisce un pò.
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Zedi
Cristiania



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Inserito il - 23 feb 2019 : 18:14:17   Permalink al post Invia a Zedi un Messaggio Privato Aggiungi Zedi alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
COntinuo la mia rassegna sulla nazioni esotiche con il Libano, altro paese a cui non si pensa ma che in realtà a grandi risorse quanto a montagne innevate. Gli impianti non mancano, tant'è che il comprensiorio di Mzaar Kfardebian comprende addirittura 80 Km di piste, dove le precipitazioni nevose (tra 1800 e 2500 mettri di altezza) sono solitamente molto abbondanti tra gennaio e febbraio. La seconda località sciistica per importanza storica è Cedars, dove si arriva quasi a 3000 metri, ma ci sono impianti più piccoli (e con pendii decisamente più dolci) anche a quote più basse, tra Laqlouq, Zaarour, Faqra e Qanat Bakish. A dir la verità sembra che lo sci sia un passatempo piuttosto popolare in Libano, almeno a giudicare da quanto siano prese d'assalto le piste nei weekend (guardate la foto presa da una webcam oggi). Ci sono in programma ulteriori lavori per la creazioni di nuovi resort, quel che certamente manca è un movimento sportivo di alto livello, nonostante da diversi anni si tengano fare FIS e campionati nazionali.

Tra gli atleti attualmente in attività, i più rappresentativi, in campo femminile, sono i seguenti: va ricordata Jackie Chamoun, forse più nota per un photoshoot in bikini e per essere la compagna dell'ex calciatore Karambeaou che per meriti sportivi. Mai scesa sotto il muro dei 100 punti FIS; ha rappresentato la sua nazione in slalom alle olimpiadi di Vancouver e Sochi (dove fu 47a), nonché a vari mondiali tra dal 2009 ad oggi (il miglior risultato resta un 47o posto in slalom in Val d'Isere 2009). Su livelli simili ai suoi si è espressa in anni recenti Natacha Mohbat, mentre lunica riuscita ad abbatter (in una singola occasione) il muro dei 100 unti è stata in uno slalom CIT Mia Ighniades (94.07).
Il Libano però ha avuto anche un atleta di un certo livello, Chirine Njeim, che però è cresciuta atleticamente tra Francia ed Utah. Cole il caso del già citato marocchino Azzimani, la Njeim è polivalente, in quanto ha preso anche parte alle olimpiadi estive nella maratona! A differenza di Azzimani però la Njeim è una vera atleta, che può vantare addirittura un podio in gigante in NAC, terza dietro alle Prefontaine, con un ottimo 14.15 come punteggio FIS (il migliore mai raggiunto in carriera). Si contano però altri 8 piazzamenti nella top 10 tra gigante, superG e discesa, sempre in NAC.
In SAC invece qualche apparizione per lei, che ha addirittura vinto un superG a La Parva nel 2004 (battendo l'allora giovanissima Laurenne Ross!). Due podi anche l'anno successivo in Super G (3a) e discesa (2a, battuta solo dalla Coletti). Presente alle Olimpiadi 2002, 2006 (in questo caso in TUTTE le discipline) e 2010, ha raccolto come miglior risultato un 34o posto nella discesa di Torino.
Meno gloria ai mondiali, iscritta (ma non partita) soltanto nel 2009.

Ma veniamo agli uomini. Tra i nomi da ricordare Tarek Fenianos, capace di scendere due volte sotto i 70 punti (in gare di casa con le solite partecipazioni europee un po' "sospette"), ma con livello reale più vicino ai 100 punti. 43o nell'unico mondiale a cui ha preso parte, Schladming 2013 (in slalom). Il fratello Naim, di due anni più giovane ed ancora in attività, può vantare risultati simili a quelli del fratello maggiore, ma con tre partecipazioni ai mondiali (mai meglio che 55o). Discorso simile per Alexandre Mohbat, che ha sempre sciato sugli stessi livelli dei Fenianos, 42o in slalom alle olimpiadi di Sochi e presente (con scarsi risultati) ai mondiali 2013 e 2015. Da ricordare comunque le riscatissime top30 conquistate ai giochi olimpici giovanili di Innsbruck 2012 (28o in slalom, 29o in combinata, 30o in gigante). Idem Jeffrey ZIna, sugli stessi livelli di quelli già citati, 21o nella combinata mondiale junior di Sochi, e 26o in quella dei gochi olimpici giovanili di Lillehammer 2016. Tornado un po' più indietro nel tempo, altro sciatore da ricordare è George Salameh, a volte sotto i 100 punti ed olimpionico 2006 (43o in slalom), presente ai mondiali dal 2001 al 2009.
Ma, come per le donne, anche il Libano ha avuto il suo "campione": Niki Fuerstauer, anche se era un autriaco nativo di Saalbach prestato al Libano, naturalizzato a quanto pere per meri scopi promozionali dello sport nel paese. Per lui si ricordano 10 partecipazioni a slalom di coppa del mondo (senza mai riuscire a qualificarsi), una partecipazione olimpica 2002 (26o al temine della prima manche, poi uscito), una mondiale 2003, ma anche una medaglia di legno alle Universiadi di Tarvisio 2003 (sfumata per soli 20 centesimi). Feuerstauer può anche vantare un 9o posto in uno slalom ANC ed un 11o posto in un gigante tenutosi il giorno dopo. In generale si tratto comunque di un buon slalomista, che valeva 15-20 punti FIS. L'highlight della sua carriera furono comunque certamente la medaglie conquistate ai dimenticati giochi asiatici invernali di Aomori 2003: oro in giagnte ed argento in slalom!
Nello slalom finì secondo a soli 4 centesimi da Kiminobu Kimura, perdendo il primato della prima manche. In gigante riuscì a metersi dietro i giapponesi Otaki e Kudo. I veri libanesi presenti ai giochi finirono ad oltre 15 secondi.
Per i più curiosi, queste gare sono registrate nei database come gare FIS, con località Owani Onsen.
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Zedi
Cristiania



524 Messaggi

Inserito il - 24 feb 2019 : 19:07:34   Permalink al post Invia a Zedi un Messaggio Privato Aggiungi Zedi alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
In tutto ciò dimenticavo di postare la foto dell'affollamento degli impianti di
Mzaar
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MARcN3TT
Scio come Franz



1991 Messaggi

Inserito il - 25 feb 2019 : 10:41:26   Permalink al post Invia a MARcN3TT un Messaggio Privato Aggiungi MARcN3TT alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Ieri giornata pregna di entusiasmo per noi fan dell'esotismo, a punti per la prima volta in stagione Serbia, Argentina e Australia.Per la Simari prima volta a punti dopo tre anni, con questo piazzamento diventa l'argentina, in assoluto m/f, con più piazzamenti in carriera.
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Jeppo
Pronto Hermann vuoi che ti venda i miei vecchi sci?




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Inserito il - 25 feb 2019 : 22:10:36   Permalink al post Invia a Jeppo un Messaggio Privato Aggiungi Jeppo alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
La medaglia presa oggi da Sam Maes per il Belgio, dopo quella d'oro della Robinson per la Nuova Zelanda, mi hanno fatto pensare di mettere insieme il "medagliere dell'altro mondo", ossia il medagliere di tutti i tempi delle nazioni esotiche, sommando risultati in mondiali junior e senior e olimpiadi junior e senior.

Premesse: potrebbero esserci errori, ho solo copiato i dati di wikipedia prendendo la versione tedesca, che penso sia la più attendibile per lo sci. Ho utilizzato la mia definizione di esotico, escludendo in sostanza solo nazioni alpine, Norvegia, Svezia, USA e Canada. Ho cercato per quanto possibile di escludere le medaglie nei team event. Ho altresì escluso il Lussemburgo per ovvi motivi.

Croazia 11 10 8
Rep Ceka 6 5 10
Regno Unito 4 5 3
Slovacchia 4 2 2
Finlandia 3 7 11
Spagna 2 1 3
Giappone 1 5 3
Nuova Zelanda 1 1 1
Australia 1 0 2
Bulgaria 1 0 1
Marocco 1 0 0
Russia 0 5 5
Polonia 0 1 1
Belgio 0 1 1
Cile 0 0 1
Andorra 0 0 1
Paesi Bassi 0 0 1

La Croazia domina coi due Kostelic, ma non mi sembrava giusto escluderla. Il Belgio aveva già fatto medaglia con Van den Broeck alle olimpiadi giovanili. Del Regno Unito parlerò più in modo esteso appena riesco.
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Jeppo
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Inserito il - 25 feb 2019 : 23:52:23   Permalink al post Invia a Jeppo un Messaggio Privato Aggiungi Jeppo alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Capitolo Regno Unito. Volevo scrivere due cose su questa nazione, dato che attualmente ci vivo, dividendo il discorso in tre parti: storia, ambiente e situazione attuale.

STORIA

Indispensabile partire dalla storia, visto che la Gran Bretagna ha in realtà un ruolo centrale nello sviluppo dello sci, che la renderebbero in teoria tutto tranne che uno stato esotico. Il tutto data indietro ai tempi di Arnold Lunn e di suo padre. Siamo all'inizio del '900 quando fondano il primo sci club britannico, nel 1908, che tuttora esiste come club di scialpinismo. Il padre aveva un'agenzia viaggi che era specializzata nel turismo in Svizzera per britannici, e lo aveva iniziato allo sci. A livello internazionale, sono però due le cose che si devono principalmente a Sir Arnold Lunn, e non sono esattamente cose da poco: lo slalom e lo sci femminile.
SLALOM: le prime gare di sci erano sempre state di "discesa libera". L'austro-ungherese Zdarsky aveva introdotto le prime competizioni con pali, ma su suggerimento di balinueve assegnava la vittoria per stile e non tempo. Lunn si decise che invece era la velocità a doverla far da padrone, riassumendo il suo pensiero con "una brutta curva veloce è meglio di una bella curva lenta". Organizzò il primo campionato britannico di slalom nel 1921 e nel 1922 eliminò la componente di stile, cosa per cui gli dovremmo essere ancor oggi tutti grati.
SCI FEMMINILE: i pionieri dello sci erano tutti uomini, ed inizialmente si considerava questo come uno sport eslcusivamente maschile. Lunn non era d'accordo, e convinse la moglie ad aprire il primo sci-club femminile assieme ad una serie di atlete britanniche. La base era però a Muerren, in SVizzera. Un giorno pochi anni dopo i polacchi invitarono i britannici a delle gare e questi mandarono delle donne del loro neonato club, roba che poi pensiamo che una gara coi maschi di Lindsey Vonn cent'anni dopo sarebbe stata rivoluzionaria. Indispettiti, i polacchi le lasciarono correre a patto che non potessero vincere premi. Giunsero 13esima e 14esima nello stupore generale.
Due anni dopo, nel 1931, ci furono i primi Mondiali di sci, proprio a Muerren. A differenza di altri sport, già dalla prima edizione a maschi e femmine furono assegnate le stesse medaglie, specificatamente discesa e slalom. Le ragazze terribili del Ladie's Ski CLub dominarono la scena, con i primi due ori della storia appannaggio della scozzese Esme Mackinnon, oltre a un argento della Carroll in discesa e un bronzo della Kessler in slalom. La Gran Bretagna così vinse il primo medagliere dei mondiali della storia.
Si correva anche una terza gara "non ufficiale", che scendeva in una decina di minuti fino a Lauterbrunnen, dove parte il trenino per Wengen. A poco dal traguardo, la scozzese fu interrotta da un corteo funebre che le tagliò la strada. Lei, per rispetto, si fermò, e i giudici fermarono il cronometro finché potè ripartire, vincendo anche quella gara. Gli austriaci fecero ricorso ma le fu lasciata questa vittoria curiosa.
In generale, la Gran Bretagna fu una superpotenza dello sci al femminile negli anni '30, vincendo altre medaglie con la contessa volante Audrey Sale-Barker, argento in slalom nel '32 e Evelyn Pinching, oro in discesa e combi e argento in slalom nel '36.
A quei tempi, in assenza della coppa del mondo, l'altro grande evento era l'Arlberg Kandahar, e anche lì ottennero grandi risultati. Purtroppo non riuscirono a ottenere medaglie olimpiche, visto anche che si corse unicamente la combinata nel 1936, prima gara olimpica della storia.

AMBIENTE

Lo sci praticato è uno sport più popolare di quel che si pensi anche al giorno d'oggi in UK. In ogni caso, i britannici preferiscono andare a sciare sulle alpi, magari una settimana all'anno, piuttosto che nei loro resort. In Inghilterra non ci sono resort propriamente detti, solo qualche impianto a corda nei Pennini e nel Lake District, ma tanti piccoli impianti chiusi o "dry slopes", ossia discesine su materiali che imitano la neve. Ovviamente ottimi posti dove imparare a sciare per i ragazzini, e poco più.

Invece la Scozia merita un discorso a parte. I primi impianti sono apparsi negli anni '50, poi c'è stata una crisi e una piccola rinascita. Oggi ci sono 5 resort di media grandezza in Scozia e, vi dirò, sono mooooolto più belli di quello che uno potrebbe immaginarsi. Personalmente, sono stato a sciare a Glenshee, nel Cairngorms, ed è un resort di dimensioni tutt'altro che piccole. C'è una pista nera tra le più belle che abbia mai fatto, lunga e pendente da inizio a fine, e tante altre piste di media difficoltà. Le magagne sono varie però. In primis, la neve non c'è pressoché mai. In due anni, sono riuscito ad andare una sola volta, e spesso, esclusi i baby, gli impianti sono magari aperti 2 o 3 settimane l'anno. Altri resort se la cavano meglio, magari con innevamento artificiale o anche solo meno vento. A Lecht sono stato ma senza riuscire a sciare, e pare similare. La seconda è la preparazione delle piste. La sopraccitata nera non era praticamente battuta. In alcuni tratti le piste erano delle lastre, in altri si trovavano sassi enormi, addirittura in un punto c'era un fiume che attraversava.
In ogni caso, il problema credo per lo sci sia principalmente che gli inglesi preferiscono andare sulle Alpi in ogni caso, e di scozzesi che sciino non ce n'è a sufficienza per giustificare grandi spese. Qua sotto un paio di foto di Glenshee scattate l'anno scorso:



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SITUAZIONE ATTUALE:
La Gran Bretagna ha avviato un processo di proozione dello sport tra i giovani più o meno a metà anni '90, dopo dei fallimentari giochi olimpici. Il sistema è basato sul finanziamento con i soldi provenineti dalle lotterie nazionali ed ha portato ad incredibili risultati prima alle Olimpiadi di casa e poi ancor più a Rio 2016. Da dire che oltre al finanziamento dello sport ad alto livello, tra i giovani si è diffusa molta più cultura dello sport che tra di noi. Per tutti questi motivi, sono convinto che non possano che crescere in futuro.
Al momento hanno un atleta potenzialmente da podio (Ryding ovviamente), una da top 30 (Tilley), tre vicini a livelli da qualifica (Guest, Taylor e Raposo). COnsiderato che gli ultimi due sono classe '96, credo potranno togliersi in futuro delle soddisfazioni, se verranno sostenuti dalla federazione. Al momento sono rispettivamente 42esimo al mondo in slalom e 50esimo in gigante.
In generale, gli atleti passano la stagioen invernale sulle alpi, spesso quelle rare volte che riescono a fare gare in Scozia sono davvero poco seguite...

Se devo fare due nomi per il futuro dico Zak Vinter per gli uomini e Reece Bell per le donne. Classe '98 il primo, classe 2001 la seconda. Entrambi gareggiano principalmente in US, la Bell deve avere una buona base economica dato che quest'estate ha dapprima dominato la scena in Sud Africa e poi è volata in Oceania. Lì ha anche fatto un podio a meno di mezzo seconda dalla coetanea slovena Dvornik, vista in gran forma settimana scorsa ai mondiali junior. Purtroppo però, la Bell si è rotta i legamenti a gennaio e tornerà solo l'anno prossimo.
Da notare che lei in slalom e la Woodward in gigante sono messe decisamente meglio delle migliori italiane loro coetanee nelle liste FIS.

Nel passato recente si ricordano i bei risultati della Alcott e di Mickel, in passato c'è stata anche una discesista da podio in CdM come Divina Galica, mentre nei bassi 2000 si ricordano i fratelli britannici in cui uno dei due si chiamava Noel e l'altro divenne celebre per caso di droga. Non parlo dei Gallagher, ma dei Baxter. Erano di Aviemore, anche loro nel Cairngorms scozzese.

Modificato da - Jeppo in data 26 feb 2019 01:09:13
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Zedi
Cristiania



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Inserito il - 26 feb 2019 : 01:01:13   Permalink al post Invia a Zedi un Messaggio Privato Aggiungi Zedi alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Bella storia Jeppo!
Restando in tema british ed anni'30 e volendo diventare ancora un po' più esotici, ho scovato qualche tempo fa questo articolo che parla del campionato africano 1936, organizzato proprio dai britannici sotto la cima del monte Kenya. Cosa che ad oggi non sarebbe più possibile, visto che il ghiacciaio si è ritirato di circa il 90% nel giro di un secolo.

https://www.theeastafrican.co.ke/magazine/434746-856934-fg0hso/index.html
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