il_re88
Agonista
Lazio
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Inserito il - 22 mar 2017 : 08:43:27
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Tempo fa, ho ritrovato quest'articolo di giornale,rigurdante il ritiro di Petra Kronberger;fortissima atleta austriaca che all'età di 24 anni,ha deciso di smettere,avendo in bacheca già tre coppe del mondo,vittorie in tutte le discipline,titoli mondiali e olimpici. Insieme a lei, ci sono state altre atlete che si sono ritirate precocemente sotto i 25 anni o che si sono ritirate da vincenti della coppa de mondo:Erika Hess,Michela Figini,Vreni Schieder e soprattutto Janica Kostelic; la croata considerata forse la più forte sciatrice di sempre,che all'età di 24 anni ha lasciato lo sci,avendo vinto: 3 coppe del mondo, 3 di coppette di slalom,30 vittorie,4 titoli olimpici e 5 mondiali. Della Kostelic sono stato tifoso ed ho potuto apprezzare le sue gesta in tv, le altre ho potuto conoscerle solamente guardando alcuni filmati su internet o vedendo le loro statistiche.
Secondo voi,che avete avuto modo di vederle sciare: chi era più talentuosa e chi avrebbe avuto il potenziale per andare avanti e conquistare ancora molto?
Questo è l'articolo: KRONBERGER SHOCK ' ADDIO CRUDELE SCI'
STRESS. Petra Kronberger non ce la fa più. Dopo aver esaltato una nazione ingorda di sci come l' Austria, l' erede di Annemarie Moser-Proell abbandona. Così, all' improvviso, a ventitré anni, con un comunicato della ditta che le fornisce gli sci. Dopo aver vinto tre Coppe del mondo, sedici gare, due titoli olimpici, un titolo mondiale, dopo aver lasciato una traccia nella storia dello sci. Per l' Austria, per la Coppa, è come se Tomba avesse annunciato di ritirarsi con un fax da Vigo di Fassa. Una decisione "irrevocabile", che è piombata su un ambiente assolutamente impreparato. "Ho già ottenuto tutto nello sci - ha detto ad un paese ancora assonnato per il Natale - adesso mi sento demotivata e tutto quel che voglio è tornare a scuola, prendere la maturità e andare all' università". Ciao, è stato bello, trovatevi un altro mito. Lo sci perde un gioiello prezioso, dopo averlo strapazzato un po' troppo. Quest' anno Petra non andava, era stata solo terza nello slalom di Steamboat Springs, ma tutti erano convinti che prima o poi sarebbe uscita fuori. In realtà non aveva spalle larghe come Tomba, che in mezzo alla gente sa imporsi, ed ha ceduto. Già da un anno andava in giro con uno psicologo, gli impegni l' avevano costretta a lasciare l' impiego in banca che le permetteva di staccare. Una caduta ai Mondiali ' 91 di Saalbach aveva poi cambiato il suo modo di vivere lo sci. "Il mio ritiro - ha detto ieri - nel bel mezzo della stagione e a cinque settimane dai Mondiali potrà sorprendere molti, ma io mi sentivo fisicamente stressata dalla durezza degli allenamenti e temevo per la mia salute. Sciare è troppo pericoloso. La salute è più importante". E poi quei paragoni con la Moser-Proell e le sue sei Coppe del mondo. Dappertutto c' era un microfono pronto a chiederle qualcosa sul Monumento vivente dello sci femminile. Anche in questo caso, la Kronberger non aveva spalle abbastanza muscolose come l' altra Grande di Salisburgo: "Non vorrei mai diventare come lei - diceva - una macchina, un computer". E' finita così, lo sci è stordito. "E' il ritiro più clamoroso della storia dello sci femminile" spiega Piermario Calcamuggi, direttore agonistico delle azzurre. "Petra era una ragazza molto sensibile, si occupava di handicappati e di ecologia, magari era chiusa e soffriva questo ambiente, ma da qui a pensare al ritiro...". La grande polivalente non c' è più. Serve una donna che sappia dare emozioni a centoventi all' ora e tra i pali snodabili. Per qualcuno, c' è già: si chiama Deborah Compagnoni. MATTIA CHIUSANO
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