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merenda
Virata elementare
99 Messaggi |
Inserito il - 15 nov 2016 : 22:04:45
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Claudio Ravetto, sul sito di una rivista che si occupa di sci ( non dico il nome della rivista o del sito per correttezza) ha celebrato il funerale dello sci italiano. Ho sempre rispettato l'ex dt della nazionale, perché l'ho sempre ritenuto una persona onesta a livello intellettuale e competente come poche nell'ambiente dello sci; ma stavolta esagera, perché se ritiene che lo sci nel nostro paese non abbia più futuro che cambi mestiere.
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GhiaccioVerde
Sono Azzurro di Sci
Emilia Romagna
6907 Messaggi |
Inserito il - 15 nov 2016 : 23:49:54
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Si tratta forse di cose estreme che uno dice in un momento di sconforto, gonfiate dai giornali per renderle più eclatanti e provocare reazioni incredulo da parte dei lettori..certo che ha usato parole pesanti, ma saranno frutto di una sua delusione |
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Admin
Forum Admin
Italy
12111 Messaggi |
Inserito il - 16 nov 2016 : 00:20:20
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giusto per capirci ecco il pezzo
da raceskimagazine.it
di Claudio Ravetto
Grande Italia con i due podi di Marta Bassino e Manfred Moelgg, dopo le prime quattro gare tecniche, la marcia è trionfale! Piccola Italia, dietro ai due citati si è visto troppo poco, 4° nella classifica generale delle nazioni (solo 6° a livello maschile), 301 i punti totali conquistati di cui 120 venuti proprio dai podi. Situazione a due facce e, anche se è davvero troppo presto per capire quale piega prenderà veramente la stagione, devo ammettere che sono seriamente preoccupato per lo slalom di casa nostra. Il settore femminile ha confermato di essere in profonda crisi e quello maschile, che negli ultimi anni ci ha regalato grandissime soddisfazioni, sta esaurendo inesorabilmente la sua vena prolifica. Santificato un enorme Manfred Moelgg, testardo e cocciuto nel ritrovare costantemente la giusta via tecnica, feroce nella sua determinazione agonistica, quasi eroico nel risalire sempre la china (forse anche per questo amante della bicicletta sport della fatica e della sofferenza per eccellenza), niente altro di positivo si è visto. Gli altri si muovono, noi siamo fermi. A Levi ha colpito un’Austria fortissima, una Svezia ritrovata e moltissimi giovani arrembanti di innumerevoli nazioni, anche dall’Inghilterra con un ottimo Dave Ryding. Per quanto ci riguarda spero che sia stato solo il caso a far sì che, a salvarci da un clamoroso flop, sia stata solo la famiglia Moelgg! Certo, le giustificazioni in campo maschile sono indiscutibili: gli infortuni e uno stato di forma ancora approssimativo ci hanno fortemente condizionato, ma il trend sembra inesorabilmente in calo.
LE CAUSE – A mio giudizio le cause che ci stanno trascinando in questo vicolo cieco sono due: una prettamente tecnica e una decisamente ‘politica’. Per quanto riguarda quella tecnica: i nostri non sciano in modo moderno. Oggi il segreto è usare totalmente ed esclusivamente il materiale per effettuare la curva, utilizzando la contrazione eccentrica di cui ho più volte parlato, che dà una disponibilità di erogazione di forza anche del 40% maggiore e quindi una possibilità di modulazione del gesto nettamente superiore. L’uovo di Colombo! Dall’altra il nostro sistema non riesce più a produrre giovani interessanti. Fino alla categoria Children abbiamo di gran lunga il più bel bacino di talenti al mondo, ma non riusciamo poi ad avere gli stessi riscontri a livello assoluto. Quasi tutti si perdono per strada, più gli uomini che le donne perché la strada verso il vertice è più corta a livello femminile, tutti ma proprio tutti per ora a livello di slalomisti.
LE RESPONSABILITÀ – Sicuramente riguardo l’aspetto tecnico i primi responsabili sono i due DT Massimo Carca e Matteo Guadagnini. Entrambi sono in carica da troppo poco tempo per essere pienamente giudicati, ma sono indubbiamente loro, che ci devono guidare verso quella evoluzione tecnica che ci dovrebbe portare alla conquista di medaglie Mondiali (…a febbraio!) e Olimpiche (…fra 14 mesi!) e a dover dare le giuste direttive tecniche alla nostra enorme base, per avere un percorso di crescita corretto. Sotto l’aspetto prettamente politico invece il DT ben poco può fare. Avendolo fatto per molti anni so bene che il tempo a disposizione è davvero poco, è già tanto che si riescano a seguire tutti i gruppi di WC, quando va bene a malapena si riesce a vedere una o due gare di E.C., figuriamoci i circuiti giovanili. Come scrisse criticamente una volta nei miei confronti Mario Cotelli “Ravetto è un buon capo reparto di Fiat, non è Marchionne!”. Concordo pienamente e credo che lo siano anche i nostri attuali DT, tanto che sono stati chiamati anche con un nome diverso ‘capo allenatore’. Ritengo, invece, che le responsabilità che ho definito politiche vadano più distribuite, è tutta la struttura giovanile che è andata in crisi: i numeri degli atleti nelle squadre giovani si sono drasticamente ridotti, i Comitati Regionali sono ormai senza risorse e non riescono più a proporre programmazioni di livello e anche i gruppi sportivi, che svolgevano una meritevole funzione di recupero, ormai sono solo funzionali a garantire uno stipendio agli atleti. Gli sci club, invece, non sono, per ora, strutturati per soddisfare le molteplici esigenze dei giovani talenti dopo la categoria Allievi. Urgono drastici e profondi rinnovamenti, bisogna trovare nuove soluzioni per favorire le nostre eccellenze nel passaggio fra il circuito nazionale e quello di World Cup.
SOLUZIONI – Indubbiamente in questi anni qualche tentativo per porre rimedio a questa situazione è stato fatto. È nata la tanto sbandierata FuturFISI: progetto che voleva emancipare il finanziamento delle leve giovanili dal resto del carrozzone e che, numeri alla mano, ha portato linfa alle discipline minori meno ricche e strutturate, ma che per lo sci alpino si è rivelato quasi un passo indietro. Successivamente, su suggerimento del CONI, è nata la figura del Direttore Tecnico giovanile subito abbandonata dopo pochi anni, forse solo per motivi di potere. In ultimo è nata la figura del Direttore Sportivo, lui sì per definizione atto a trovare soluzioni strutturali, ma chi conosce Massimo Rinaldi sa bene che non ha le caratteristiche adatte a questo scopo, bravissimo e diligente esecutore di piani definiti, difficilmente propositivo in prima persona. A questo punto, credo a ragione, ho definito il problema politico. Gran parte dei nostri dirigenti, ricordo ‘meritevolissimi’ volontari, fuori dal palazzo concordano con le analisi fatte, per poi zittirsi quando siedono nelle sedi che contano. Non conviene certo a loro cambiare lo stato dell’arte o forse temono penalizzazioni non personali ma per i settori che rappresentano. Gli sci club e gli allenatori, urlano alla luna per poi adeguarsi e inchinarsi al volere superiore, quando invece sono proprio loro la vera linfa vitale di tutto il movimento. Peccato in apparenza tutto fiorisce e brilla, ma la realtà è ben diversa. Personalmente sono preoccupato per il futuro degli sport della neve. I costi altissimi, i calendari, la scuola, i troppi traumi, ecc. ecc., sono tutti elementi che andrebbero maggiormente approfonditi e risolti se vogliamo rimanere numerosi e competitivi. Imprescindibili gli stati generali della montagna per garantire un futuro a una specie in via di estinzione. O forse sono io che sto diventando vecchio e vedo tutto nero, lo spero proprio, mi sono tanto divertito e appassionato e ho vissuto pienamente questo sport, spero che possano farlo anche tanti altri.
LE GARE – Hirscher, Hirscher e ancora Hirscher, ma che peccato non vedere il confronto con Kristoffersen, dominatore e innovatore tecnico della scorsa stagione. “Io sto con Kristoffersen!” trovo gravemente ingiusto che un atleta sia di completa proprietà di una Federazione e che non abbia a disposizione neanche pochi centimetri sulla testa per monetizzare la sua professione. Professione appunto non dilettantismo, ma questa è tutta un’altra storia. |
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didibi
Agonista
2706 Messaggi |
Inserito il - 16 nov 2016 : 08:46:40
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Che ci si stava avvicinando al fine corsa lo si è detto su questo sito già anni fa. Ravetto allora era come dice lui il caporeparto, ma nell'articolo glissa su cosa abbia fatto per cambiare verso. Poco o nulla se andiamo a rileggere le critiche rivoltegli allora sempre qua. Per il resto alle leve di potere ci sono quasi esclusivamente ancora sempre gli stessi sia a livello nazionale che di comitati. Thoma ne è l'esempio più lampante, uno che già decideva le sorti dello sci nazionale ai tempi di Thoeni !!! Poi è vero che la crisi economica ha esacerbato il tutto. Probabilmente molti credevano alle favolette di Tremonti che eravamo l'unico paese al mondo a non essere toccati dalla crisi mondiale e non hanno preso provvedimenti (e ora purtroppo siamo l'unico paese dell'Unione a non crescere e questo si ripercuote anche sul mondo dello sci). Per la FISI poi ci sono stati anche i disastri finanziari lasciati in eredità dall'era Valentino e dagli impegni presi (e poi non onorati dal Coni) per le olimpiadi di Torino. |
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Mikko
Sequenza di curve di base
395 Messaggi |
Inserito il - 16 nov 2016 : 11:10:36
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Avevo letto il commento di Ravetto, ma come i precedenti non ne avevo dato un grosso peso perchè traspare sempre un suo certo “rancore” che potrebbe anche essere giustificabile dal suo punto di vista ma che non lo assolve certo per la scarsa attenzione al ricambio generazionale avvenuto durante la sua gestione pluriennale.
Una sola considerazione: se guardiamo alle squadre maschili, possiamo notare che esiste un salto di 5-6 anni tra le leve introdotte da Ravetto (classi ’89 e ’90) e i successivi innesti fatti dalla gestione Rinaldi (’94 e ’95). Un movimento come quello italiano, che è inferiore numericamente solo a quello austriaco e svizzero, fatica a trovare il ricambio (e quando dico ricambio non intendo il campionissimo, ma l’atleta che può ambire in qualche gara a fare un punticino).
Una dote che è ritenuta essenziale per i quadri tecnici (di tutti gli sport) è “avere la vista lunga” e capire chi sono gli atleti del settore giovanile con potenzialità (indipendentemente dai risultati di gara, perché altrimenti sono capace anche io di fare le squadre): in realtà questo non avviene molto spesso, tant’è che Nani ed Eisath in gigante sono dei “ripescati” , Tonetti e Ballerin in slalom pure, ultimo della lista Guglielmo Bosca. Tutti ad un certo punto esclusi dalle squadre per mancanza di risultati immediati. Quanti altri mancano all’appello? Senza contare i “sacrificati” alla polivalenza che 6-7 anni fa era diventata la parola d’ordine: discreti in tutto, poi nessuno è riuscito a fare il salto in CdM. Capisco poi che per i vertici conti il risultato di prestigio, magari una medaglietta che assolve tutti per un paio di anni, ma la questione è che da anni si fatica a riempire i contingenti e che i risultati arrivino sempre da ultratrentenni.
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didibi
Agonista
2706 Messaggi |
Inserito il - 16 nov 2016 : 11:41:55
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Condivido l'analisi di Mikko eccezion fatta per il movimento che sarebbe inferiore numericamente a quello svizzero e austriaco. A me risulta che a numeri siamo messi meglio noi. |
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franz62
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
37198 Messaggi |
Inserito il - 16 nov 2016 : 14:40:02
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condivido Mikko e didibi...aggiungo grafico generale della mirabolante ripresa nostrana.
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GhiaccioVerde
Sono Azzurro di Sci
Emilia Romagna
6907 Messaggi |
Inserito il - 16 nov 2016 : 16:20:33
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Volevo elogiare Franz perché con un grafico ha reso il concetto più di mille parole |
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Katunga
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
6106 Messaggi |
Inserito il - 16 nov 2016 : 17:41:43
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Bisogna lavorare sui giovani, magari con centri federali affidati a tecnici di assoluto valore, con psicologi che lavorino sulla testa formando atleti forti sotto tutti gli aspetti che poi sappiano trasformare il tutto in forza. Quando vedo i selfie di molte nostre atlete dalle trasferte in giro per il mondo mi paiono delle scampagnate con qualche noiosa prova sulla neve. Ci sarà pureun motivo se anziché andare avanti molte vanno indietro |
Franco |
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gigio82
Sequenza di curve di base
Emilia Romagna
311 Messaggi |
Inserito il - 16 nov 2016 : 18:00:05
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Quello dei selfie è un falso problema. Perchè non è che le varie Gut e Fenninger ne facciano meno... |
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franz62
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
37198 Messaggi |
Inserito il - 16 nov 2016 : 21:21:08
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ho letto l'articolo di Ravetto ora e devo dire che è di una banalità notevole scritto nel 2016...quasi '17..praticamente ha scoperto l'america. |
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Katunga
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
6106 Messaggi |
Inserito il - 16 nov 2016 : 21:21:22
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1) ho detto "mi paiono" 2) Gut ed altre vanno avanti, le nostre indietro. Forse perché le altre lavorano di più? Altri motivi non ne vedo, i risultati sono sempre frutto del lavoro fatto.
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Franco |
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franz62
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
37198 Messaggi |
Inserito il - 16 nov 2016 : 21:26:59
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però ho visto non ricordo dove una foto del Magù di fianco alla Vlhova e ho idea che la Fanchini anche lavorando tantissimissimissimo non ce la fa a diventare una marcantonia del genere...ahahah.. |
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Katunga
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
6106 Messaggi |
Inserito il - 16 nov 2016 : 22:24:15
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al massimo marcanadia o marcaelena |
Franco |
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Lucas
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
9567 Messaggi |
Inserito il - 17 nov 2016 : 18:34:03
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In tema di funerali, vogliamo parlare dei commenti trancianti della (bravissima) signorina Putzer?? Altro che Ravetto... Non che poi abbia detto qualcosa che non si sapeva, in particolare sullo slalom femminile. |
"Chi mi conosce lo sa!" Alberto Tomba |
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franz62
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
37198 Messaggi |
Inserito il - 17 nov 2016 : 20:37:04
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dove sono i commenti della Putzer? leggo solo questo sito di sci...dammi una dritta senza farmi cercare a vanvera |
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