Arrivo in ritardo di un'anno . Non entro nel merito della Carving Cup ma del modo di sciare in liberta' che ci mostra . So che le pieghe da paura le si fanno anche con i bastoni che il gesto atletico e' lo stesso ( ne abbiamo gia' discusso altre volte ) ma e' lo spirito che cambia. E' un modo di uscire dagli schemi un modo per fare qualche cosa di diverso . Ho sempre sperato che sull'onda della Carving cup anche in pista tornasse , senza l'estremizzazione del fun carving , la voglia di liberarsi delle racchette . Non so forse e' solo una mia sensazione ma quando scio con le racchette mi sento uno dei tanti se sci senza mi sento diverso e mi impegno anche di piu'. Sciando senza racchetee ho molto migliorato la mia tecnica per ovvie ragioni. Non capisco come mai i ragazzi non siano incuriositi da questo modo di sciare . Anche le case potrebbero dirottare i loro sforzi e creare degli sci specifici ( in realta' ce ne sono gia' che vanno molto bene per lo scopo ). A questo punto anche la Curving cup tornerebbe ad avere un senso. Ma forse non so neanche io se quello che sto dicendo ha un senso ma a me sciare senza racchette da un senso di liberta' ed esaltazione .
Concludendo sarebbe bello che la FIS CARVING CUP fosse seguita piu' assiduamente da TV case e altro per dare nuova vita a un modo di sciare che reputo costruttivo e divertente
Leggo questa discussione solo adesso. Capisco gli interventi di Magi e capisco quelli di Grigo. E da tutto questo una cosa mi ha colpito: la Carving si regge da sola. Conoscendolo so che Grigo ci ha dato l'anima così come tanti altri che lavorano nel giro CarvingCup. La mia opinione è che quello che ha detto è sacrosanto: dall'idea di proporre novità alla felicità di non far perdere lo sci a ragazzi che l'hanno vissuto per anni ed anni. Ho vissuto un paio di volte il villaggio e devo dire che era davvero stupefacente per il movimento che si creava. E pure la gente che passava era abbastanza interessata vuoi dai prodotti vuoi dal gesto di chi scendeva lungo la pista. @Magi: il tuo discorso non lo condivido, pur capendolo, perchè mi pare che scarichi sul Carving le colpe dello sci. Il problema è che il Carving, per piccolo che sia, ha dato dimostrazione di capacità produttiva ed organizzativa apprezzabile. Come si fa a contestare un movimento che si autosostiene quando uno come Blardone ci mette mesi a trovare no sponsor personale? Non so cosa sarà della stagione 2013, ma spero continui. Certamente ci sono cose da migliorare e non posso essere io a dirle perché chi ci lavora dentro di certo lo sa, ma la strada tracciata è stata davvero buona. Ciao