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simoski
Agonista


Lombardia


2132 Messaggi

Inserito il - 26 mar 2010 : 16:40:51   Permalink al post  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di simoski Invia a simoski un Messaggio Privato Aggiungi simoski alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
se di ski collegge ce ne fossero almeno un 3 o 4 in più e strutturati bene sarebbe un discorso diverso..

a bormio sarei andato perchè comunque avendo la casa ero già comunque avvantaggiato, e i miei comunque potevano controllarmi, poi però c'erano in giro delle voci non proprio ottimistiche e ho lasciato perdere..
andrebbe proprio ripensato!

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brunodalla
Moderatore




Lombardia


23602 Messaggi

Inserito il - 26 mar 2010 : 20:09:26   Permalink al post  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di brunodalla Invia a brunodalla un Messaggio Privato Aggiungi brunodalla alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
di sicuro star lontani di casa, come dice kicca, non va bene per tutti in generale. c'è chi riuscirà e c'è chi non ci riuscirà, è un modo per fare selezione. ma sono più che convinto che chi fin da molto giovane riesce ad andare avanti in una esperienza del genere, riuscirà a cavarsela meglio in tutti gli aspetti della vita.
parlando invece in generale, il tema proposto da giogio è quello del conciliare attività sportiva ed educazione scolastica, ed è chiaro, come dice franz, che si tratta comunque di un problema politico. un tema che coinvolge la struttura scolastica nel suo complesso (nel caso dell'attività sportiva in genere) o nelle sue particolarità (come nel caso dello sci, con gli skicollege) non può essere che un tema politico.
e sappiamo benissimo tutti che in italia il connubio fra scuola e sport è assente da tempo. neanche ai miei tempi, rispetto all'età di cui si sta parlando, c'era niente. e adesso è ancora peggio. e si sa anche qual'è il modello che funziona: il modello dei college americani. non usciranno certamente dei geni a scuola, ma nella media penso che l'istruzione sia migliore fra gli sportivi che escono da quei college rispetto ai nostri che fanno le scuole serali (che sappiamo benissimo tutti che basta che paghi....).
quindi chi dovrebbe preoccuparsi di un radicale cambiamento di una situazione del genere? la politica, per cui in ultima analisi noi che andiamo a votare
nel caso particolare dello sci e degli skicollege, chi avrebbe interesse, per poter avere partecipanti e stimolare i giovani a sciare agonisticamente (per poter avere continuità di risultati, di bacino, etc. etc.)? direi la fisi, anche qui, in ultima analisi, chi ne fa parte anche come semplice affiliato o praticante appartenente a qualche sci club o comitato.
per intanto ci si continuerà ad affidare all'iniziativa e alla passione di pochi giovani con le loro famiglie, e di quelli che hanno le piste sotto casa a disposizione. non vedo altre cose all'orizzonte.

brunodalla
da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore
CAMPIONE FANTAMONDIALE DH GARMISCH 2011
CAMPIONE FANTAOLIMPICO DH SOCHI 2014
CAMPIONE ASSOLUTO FANTASKI FEMMINILE 08-09


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steb
Sequenza di curve di base


Emilia Romagna


493 Messaggi

Inserito il - 27 mar 2010 : 10:42:29   Permalink al post Invia a steb un Messaggio Privato Aggiungi steb alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Mi chiedo come mai nessuno abbia citato lo SKI COLLEGE di Falcade,che se non sbaglio è l'unico statale. Lo conoscevo perchè,tanti anni fa, come supplente, mi era venuto il pallino di fare domanda lì. Andai anche a vederlo e naturalmente lasciai perdere, avendo capito che la mia era solo la proiezione della frustrazione di trovarmi a fare il prof. di liceo,quando forse avrei preferito fare il maestro di Sci o starmene comunque in montagna.
Certo,è un Istituto Professionale Alberghiero ed Economico-Aziendale e forse molti genitori hanno l'aspirazione di mandare i figli in un Liceo Classico o Scientifico(dove poi, a mio parere, faranno una gran fatica, se lo studio non è la loro passione,ora che la meritocrazia è tornata di gran moda)
Io ho fatto l'insegnante per tanti e non ho figli, ma conoscendo le scuole e pensando,soprattutto, agli ambienti giovanili che possono frequentare nelle grandi città(anche se sono iscritti ad una esclusivissima scuola privata), se avessi dei figli appassionati di sci a livello agonistico, che sono d'accordo in questa scelta(controvoglia sarebbe assurdo)li sparerei subito allo skicollege!

@ Magi: il termine "bamboccioni"non è opera di Brunetta, fu coniato dall'allora ministro del Tesoro del governo Prodi, T.Padoa Schioppa. Scusate l'O.T.

"Bisogna avere la mente aperta, ma non tanto che il cervello caschi per terra."
Richard Dawkins

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magimail
Pronto per il Comitato



Veneto


2816 Messaggi

Inserito il - 27 mar 2010 : 16:10:12   Permalink al post Invia a magimail un Messaggio Privato Aggiungi magimail alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Scusa Steb, se non ho menzionato lo skicollege di Falcade, che conosco solo di nome e non per come opera. Sicuramente esisteranno alre strutture in giro per l'Italia, mi sembra anche in Piemonte, ho solo citato quelli che secondo il mio pensiero possono essere paragonati alle strutture estere, e sono solo - apuunto- Malles e Tarvisio.
E poi, che il temine Bamboccioni non l'abbia inventato Brunetta, mi fa ancora più piacere, cosi' per par condicio lo posso adoperare ancor di più!!!! BAMBOCCIONI!!!!!
O - in Veneto language, "Loloni"!....

Mauro B.
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dariozzolo



Lazio


35 Messaggi

Inserito il - 28 mar 2010 : 01:58:41   Permalink al post Invia a dariozzolo un Messaggio Privato Aggiungi dariozzolo alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
io purtroppo non ho mai sciato a questi livelli proprio perke abitando a roma lo sci era un pò difficile da praticare...se poi ci metti che nella famiglia sono l'unico che lo ama si spiega tutto...però se potessi tornare indietro darei qualsiasi cosa per fare un percorso simile...peccato che oramai a 22 anni l'agonismo è solo un sogno...

cmq io sono d'accordo che secondo me se cmq il ragazzo ha buone potenzialità devono essere sfruttate...anche se significa vivere lontani...io in 2 superiore ho conosciuto un ragazzo che per "problemi" calcistici si è trasferito a genova per giocare con la sampdoria...e vi dico aveva qualunque cosa pagata...e in piu la mattina andava a scuola...quindi ripeto io darei qualsiasi cosa ora come ora per poter tornare indietro e dare sfogo alla voglia che avevo di gareggiare nello sci
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simoski
Agonista


Lombardia


2132 Messaggi

Inserito il - 28 mar 2010 : 21:16:13   Permalink al post  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di simoski Invia a simoski un Messaggio Privato Aggiungi simoski alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
e il calcio..
in classe con la mia ragazza c'è un ragazzo che gioca nel milan come portiere (in privato se volete vi posso dire il nome..), alla 13.30 finisce la scuola e si trova fuori il pulmino del milan a prenderlo, l'altro giorno erano in gita lontani da milano, pur di fargli fare gli allenamenti al pomeriggio la squadra ha mandato il pulmino a prenderlo..
a natale le squadre piccoline regalano il cappellino, il panettone, a lui arrivano ipod, iphone & co..
peccato che nello sci non girino gli stessi soldi..

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Frank69
Sequenza di curve di base


Toscana


250 Messaggi

Inserito il - 28 mar 2010 : 22:33:06   Permalink al post Invia a Frank69 un Messaggio Privato Aggiungi Frank69 alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
dida?
a parte gli scherzi hai proprio ragione. impossibile paragonare gli investimenti presenti nel calcio con quelli di qualsiasi altra disciplina, tanto più lo sci dove gli sghei li devon trovare per primi i genitori dell'aspirante campioncino.
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dariozzolo



Lazio


35 Messaggi

Inserito il - 29 mar 2010 : 09:22:04   Permalink al post Invia a dariozzolo un Messaggio Privato Aggiungi dariozzolo alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
raga il mio non era un paragone tra calcio e sci...perke credo le sappiamo tutti le grandi differenze...basta vedere quando ci sono i mondiali...e basta vedere la "semplice" coppa del mondo...lo sci italiano viene ricordato solo in casi come tomba...ma mai in altri casi dove magari ha più bisogno di essere sostenuto...

cmq fosse per me se mi dicessero che mio figlio ha ottime potenzialità per diventare un atleta...qualsiasi sport sia...lo manderei tranquillamente in uno di questi college sportivi..certo prima mi accerterei che comunque non tralasci molto lo studio...perke si è vero che può diventare il cristiano ronaldo della sua disciplina sportiva...ma c'è anche la possibilità che non lo diventi...

ps ma esiste un università dello sci dove ti fanno studiare un misto di fisica dello sci, tecnica, storia e movimento e in più ci sono gli allenamenti??? sarebbe un sogno...
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giogio




29 Messaggi

Inserito il - 29 mar 2010 : 16:28:21   Permalink al post Invia a giogio un Messaggio Privato Aggiungi giogio alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Grazie per le discussioni che possono servire a maturare una scelta piuttosto che un'altra ma che comunque sarà sempre una scelta personale/di famiglia.

Il punto l'ha centrato FantaAleMac: i genitori hanno una grossa responsabilità nell'orientare le scelte. Ed anche nell'esporre i propri figli a situazioni più o meno a rischio nella fase dell'adolescenza. In queste scelte al centro secodno me ci deve essere il ragazzo, anzi l'uomo che verrà fuori da questo ragazzo. Ogni altro discorso non fa che trasformare il soggetto in burattino in balia di frustrazioni/euforia dei suoi genitori.
Faccio però notare che un teen-ager (ossia la fascia dello ski college) se vive a casa con i genitori non credo possa essere considerato un bamboccione e che i figli di 14 anni (perchè quella è l'età per entrare in uno ski college)che sciano bene, anche se hanno piacere di stare con la mamma comunque tra ghiacciai e gare non credo siano poi da considerare così mammoni... A cavarsela da soli hanno già ben che imparato. Diverso è il caso di quelli che hanno 20 e più anni, ma qui non rileva perchè se a 20 anni non ti sei allenato come un matto al massimo puoi aspirare al criteruim giovanile, altro che gare FIS.
Io conosco genitori di campioncini che si e no che arrivano primi ad ogni gara in regione e che al Pinocchio magari non sono neanche nei primi 30 e che si trasferiranno a Bormio, a Malles o in chissà quale "sede punitiva" (ci sarà una ragione perchè le chiamavano così) per far allenare non il proprio figlio, attenzione, ma "l'idea" che il proprio figlio possa fare come Razzoli.
Risultato: se il bode Miller della situazione non vien fuori, loro hanno messo a rischio la vita della famiglia nonchè fatto diventare montanaro frustrato uno che poteva essere un cittadino soddisfatto (anche l'urbanesimo avrà avuto una ragione).
Come sempre ci vuole misura.
Se il pargolo non vince tutto ma proprio tutto e non si piazza almeno nei primi 10 in Italia della sua categoria, a mio avviso lasciamo stare a pensare a ski college etc. Meglio studiare e magari tentare di far il maestro di sci.
O meglio: lo ski college può essere una scelta intelligente per chi comunque pensa già di mettere suo figlio in collegio anche senza il prefisso ski.
Se invece uno va fortissimo, beh allora la scelta sarà abbastanza naturale.
Il vero problema come avete detto in molti è il raccordo tra sport e scuola, che oggi in Italia è solo filosofia. Mi spiego: anche uno che arriva nei trenta in regione trae beneficio educativo dalla pratica dello sci e quindi la scuola potrebbe agevolarlo. Si badi bene, sci vuol dire anche nuoto, scherma, atletica, pallamano, etc. Per il calcio è diverso, tant'è vero che anche i professori per l'aspirante professionista della serie A di domani chiudono più volentieri un occhio.
Allora mi chiedo: noi figli di un dio minore (sport) che cosa possiamo fare secondo voi oltre a votare alle elezioni (cosa che serve anche per tante altre cose oltre allo sci, ma che ahinoi è di lunghissimo periodo come soluzione...) ?
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Kicca
Sono Azzurro di Sci




Lombardia


10879 Messaggi

Inserito il - 29 mar 2010 : 16:41:54   Permalink al post  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Kicca Invia a Kicca un Messaggio Privato Aggiungi Kicca alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
brunodalla ha scritto:

di sicuro star lontani di casa, come dice kicca, non va bene per tutti in generale. c'è chi riuscirà e c'è chi non ci riuscirà, è un modo per fare selezione. ma sono più che convinto che chi fin da molto giovane riesce ad andare avanti in una esperienza del genere, riuscirà a cavarsela meglio in tutti gli aspetti della vita.


si hai ragione! non tutti riuscirebbero a star via da casa..chi ci riesce di certo avrà ottimi riscontri non solo dal punto di vista sportivo!
poi l'ideale sarebbe uno skicollege vero e proprio dove i ragazzi stan tutti insieme e son seguiti anche nello studio. invece nel nostro caso i 2 ragazzi son a casa con noi..e non è il massimo

Don't worry, be happy!
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Kicca
Sono Azzurro di Sci




Lombardia


10879 Messaggi

Inserito il - 29 mar 2010 : 17:04:25   Permalink al post  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Kicca Invia a Kicca un Messaggio Privato Aggiungi Kicca alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
giogio ha scritto:

Faccio però notare che un teen-ager (ossia la fascia dello ski college) se vive a casa con i genitori non credo possa essere considerato un bamboccione e che i figli di 14 anni (perchè quella è l'età per entrare in uno ski college)che sciano bene, anche se hanno piacere di stare con la mamma comunque tra ghiacciai e gare non credo siano poi da considerare così mammoni... A cavarsela da soli hanno già ben che imparato.

d'accordissimo su questo! lo sci, come altri sport, insegna anche a caversela da soli e i ragazzi sportivi in genere son più "svegli" dei loro coetanei!!!
giogio ha scritto:
Io conosco genitori di campioncini che si e no che arrivano primi ad ogni gara in regione e che al Pinocchio magari non sono neanche nei primi 30 e che si trasferiranno a Bormio, a Malles o in chissà quale "sede punitiva" (ci sarà una ragione perchè le chiamavano così) per far allenare non il proprio figlio, attenzione, ma "l'idea" che il proprio figlio possa fare come Razzoli.
Risultato: se il bode Miller della situazione non vien fuori, loro hanno messo a rischio la vita della famiglia nonchè fatto diventare montanaro frustrato uno che poteva essere un cittadino soddisfatto (anche l'urbanesimo avrà avuto una ragione).
Come sempre ci vuole misura.
Se il pargolo non vince tutto ma proprio tutto e non si piazza almeno nei primi 10 in Italia della sua categoria, a mio avviso lasciamo stare a pensare a ski college etc. Meglio studiare e magari tentare di far il maestro di sci.
Se invece uno va fortissimo, beh allora la scelta sarà abbastanza naturale.

su questo invece non concordo del tutto..perchè non devono per forza vincere tutto nelle categorie ragazzi-allievi per aver possibilità di diventare "campioni"!! nello sci spesso maturano dopo durante le categorie giovani.anzi magari prima vengono pressati troppo e si perdono crescendo..!! se dovessimo limitare gli skicollege solo ai 14enni straforti vincitori di Pinocchio e Italiani..sarebbero mezzi vuoti!! Certo mandar lontano da casa un figlio che magari non avrà grandi speranze nello sci è una scelta da ponderare bene..! ma ad esempio , sempre nel caso da me citato, la ragazzina di 14 anni ha pianto e fatto scene per essere mandata anche lei in montagna allo skicollege col fratello!!! quindi se sono i figli stessi a chiederlo e sentirsi pronti..perchè non provarci? non diventaranno tutti campioni ma faranno un'esperienza importante per la loro vita!
Poi i genitori devono ovviamente esser consapevoli che uno skicollege non li trasformerà in Bode Miller...!!!!

Modificato da - Kicca in data 29 mar 2010 17:06:02
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FantaAleMac
Cristiania


Veneto


782 Messaggi

Inserito il - 29 mar 2010 : 22:56:22   Permalink al post Invia a FantaAleMac un Messaggio Privato Aggiungi FantaAleMac alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
giogio ha scritto:

Grazie per le discussioni che possono servire a maturare una scelta piuttosto che un'altra ma che comunque sarà sempre una scelta personale/di famiglia.

Il punto l'ha centrato FantaAleMac: i genitori hanno una grossa responsabilità nell'orientare le scelte. Ed anche nell'esporre i propri figli a situazioni più o meno a rischio nella fase dell'adolescenza.



Grazie Giogio!
Partiamo da una considerazione. La pratica di qualunque sport ad alto livello, ed in particolar modo quella dello sci alpino, impone delle tempistiche per certi aspetti lapidarie. Una volta perso il treno, non resta che prenderne atto e cambiare orizzonte. Inutile nascondere che anche l'accesso a particolari posizioni professionali di alto profilo pone, tra i tanti, anche dei precisi vincoli "anagrafici".

Questi assunti ovviamente condizionano pesantemente le possibili scelte di vita di un ragazzo, ma tutto è più complesso di quanto possa sembrare.
Dietro ad un campione esistono sicuramente molti ragazzi (e famiglie) che non riescono a raccogliere i frutti di quanto seminato. Ma attenzione! Anche dietro ad un dirigente affermato esistono un sacco di laureati brillanti e preparatissimi costretti a barcamenarsi tra disoccupazione, contratti precari, stipendi irrisori, insoddisfazione cronica e via dicendo.
Da studente universitario, non nego affatto la validità del classico paradigma che vede nell'istruzione e nella cultura due "solide" colonne nel quale poggiare la propria vita. Ma non per questo ritengo sia legittimo eccedere nel pragmatismo spingendo (più o meno indirettamente) i propri figli a vivere lo studio in maniera totalizzante, facendo leva su presunte relazioni causa/effetto magari dimostratesi (generalmente) valide in passato ma che, contrariamente a quanto si pensi, (e tanto più ora) sono sempre indirette e mediate.
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magimail
Pronto per il Comitato



Veneto


2816 Messaggi

Inserito il - 30 mar 2010 : 11:45:28   Permalink al post Invia a magimail un Messaggio Privato Aggiungi magimail alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Kicca ha ragione come sempre: Tomba non vinse NULLA nelle categorie giovanili, niente Pinocchio, niente Topolino, ecc ecc. Forse per questo arrivo' come un terremoto in mezzo a quelli che dovevano- ripeto, dovevano- nelle aspettative di tutti, surclassarlo. E li distrusse, oltre che per bravura sublime, anche col carattere da guascone....
E Giorgio Thoeni, papa' di un certo Gustavo, centelinava le gare giovanili del figlio, litigando con allenatori e comitato AA (mica micio micio baubau), per tenerlo "fresco" e voglioso di gare.....Meditate gente, meditate...

Mauro B.
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brunodalla
Moderatore




Lombardia


23602 Messaggi

Inserito il - 30 mar 2010 : 11:47:07   Permalink al post  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di brunodalla Invia a brunodalla un Messaggio Privato Aggiungi brunodalla alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
fin qui tutte considerazioni giuste e condivisibili.
salta fuori, ma era anche quasi ovvio, che, a parte la predisposizione del ragazzo, la famiglia abbia un ruolo predominante, prima nel formare il carattere del ragazzo poi per fornirgli l'educazione necessaria.
sposterei quindi il discorso più sul fatto se sia una famiglia più o meno in grado di fare questo, per come è strutturato il sistema scolastico-educativo-sportivo nostro attuale.
e mi pare che la risposta sia già conosciuta
mi piacerebbe però sapere quanti degli attuali atleti (non parlo solo di quelli di coppa del mondo, ma anche dei circuiti minori) abbiano fatto il percorso degli ski-college, ed anche come sia la situazione, non dico in austria, ma anche in svizzera, o francia e germania (la svezia e la norvegia le lascio stare, lì è un altro mondo...)

brunodalla
da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore
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CornoalleScaleForever
Sono Azzurro di Sci


FantaOrganizzatore



Emilia Romagna


7340 Messaggi

Inserito il - 30 mar 2010 : 15:10:57   Permalink al post  Visita l'Homepage di CornoalleScaleForever  Invia a CornoalleScaleForever un messaggio ICQ  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di CornoalleScaleForever Invia a CornoalleScaleForever un Messaggio Privato Aggiungi CornoalleScaleForever alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Dite quello che vi pare, ma a 14 anni un ragazzo non è né compiutamente formato, né autosufficiente. Vero che c'è chi matura prima di altri e che le sfide possono aiutare a maturare prima e più in fretta, ma non sempre l'approccio spartano è garanzia di successo. Chi non ha avuto una famiglia vicina in età adolescenziale per le avverse vicende della vita potrà certamente dire di avere fatto di questa condizione un'opportunità per maturare, ma sono certo che se avesse avuto il pieno sostegno di una famiglia non avrebbe avuto di che lamentarsene.

Questo non c'entra nulla con il mammonismo né con il bamboccionismo, beninteso. Sono convinto che periodi ragionevolmente brevi di allontanamento dal nido familiare possano fare più che bene, ma la totale avulsione dall'ambiente di famiglia dell'adolescente comporta una scelta che può essere azzardata, una scommessa dall'esito del tutto incerto.

E se poi lo sciatore in erba che molla tutto per lo skicollege non emerge, che risultato ha ottenuto il ragazzo?? Ha mollato la famiglia e ha subito i sacrifici - affettivi ed educativi - della lontananza e del mancato supporto parentale e dei fratelli/sorelle per che cosa? Per diventare maestro di sci (come se non ci fosse altro modo per diventare maestro di sci)?? Val quindi bene la pena misurare il rapporto costo/beneficio dell'operazione.

Anche i collegi militari (Nunziatella, Morosini, ecc.) non accettano candidati sotto i 16 anni (triennio delle superiori). Personalmente ritengo che la cosa abbia un senso preciso e ragionevole, ed io lo condivido.

Magi, è vero che Ghedina è andato a studiare nello skicollege austriaco. Ma è anche vero che pochi mesi prima aveva perso la mamma. Bisognerebbe chiedere a Kristian se, fosse stata ancora vivente la madre, suo padre gli avrebbe fatto abbandonare Cortina per metterlo in collegio.





Barcollo ma non mollo .....
Antonio

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