Irene Curtoni: "Scelta giusta, meno il modo"
di Matteo Pavesi
Irene Curtoni non è stata convocata per i Mondiali 2015: ieri, in anticipo sul previsto, la FISI ha comunicato le 10 ragazze azzurre che prenderanno il via in Colorado, senza la maggiore delle sorelle Curtoni.
Irene non aveva centrato i criteri di qualificazione e dunque la scelta è passata ai tecnici, anche se da un punto di vista prettamente numerico il suo impiego come quarta slalomista poteva essere del tutto giustificato.
Ecco il pensiero di Irene, pubblicato sulla sua pagina facebook: "Ho letto poco fa su internet che il mio nome non è presente nella lista delle convocate per i mondiali di Vail.
Non mi sorprende tanto la notizia in sé, in quanto sapevo di non essere rientrata nei criteri di qualificazione, ma il venirlo a sapere in questo modo sì.
Mi dispiace in particolar modo che le persone con cui lavoro e mi confronto quotidianamente non si siano preoccupate di avvisarmi quando, risultati alla mano, poteva essere plausibile una mia partecipazione, come quella di altre atlete.
Non metto in dubbio la scelta fatta e non è mia intenzione sollevare polemiche in quanto sono convinta che l' Italia schiererà una squadra di assoluto livello ed io sarò in prima linea a tifare per le mie colleghe.
Ho avuto l'onore di partecipare già a tre Campionati Mondiali meritandomi sul campo la convocazione; questa è sicuramente un'occasione mancata ma la mia stagione non è finita e il mio obiettivo rimane sempre quello di tornare al livello che ho già dimostrato di valere."
Dopo una stagione, quella olimpica, quasi totalmente persa per il mal di schiena, arrivando al punto di ipotizzare la chiusura della carriera, Irene aveva lavorato bene in estate, ritrovando pian piano le giuste sensazioni.
In pista, a Soelden, era arrivato subito un incoraggiante 14/o posto tra le porte larghe, e i successivi risultati, escludendo l'uscita di Are, sono sullo stesso livello: 15/a ad Aspen e 14/a Kuethai, tanto che Irene è, punti alla mano, la terza gigantista azzurra dopo Brignone e Fanchini.
Non così in slalom, dove la valtellinese ha faticato di più, lottando con i denti per rimanere nelle top30 e 'salvare' il pettorale: fuori a Levi, e poi 29/a, 24/a, 20/a e 15/a tra Aspen e Zagabria, mentre è uscito a Flachau.
Anche tra i rapid gates, punti alla mano, Irene è la terza slalomista azzurra.
D'altro canto la scelta dei tecnici azzurri è certamente ragionata, e la stessa Irene sembra comprenderne le motivazioni. Portare Marta Bassino, giovane e talentuosa, è una idea intrigante, e si inserisce in un progetto di crescita intelligente, senza contare che la storia recente, Sofia Goggia a Schladming, aveva dato chiare indicazioni.
Per una valutazione complessiva bisognerà attendere il contingente maschile, e il numero degli uomini scelti. Di sicuro Irene non parteciperà al suo quarto Mondiale (era al via in Isere 2009, Garmisch 2011 e Schladming 2013) ma la sua stagione è tutt'altro che finita: ci sono le tappe di Maribor e Are per dimostrare il suo valore, senza dimenticare le Finali.