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 Consiglio FISI: in sette sull'Aventino
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FantaskiNews




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Inserito il - 19 nov 2010 : 19:17:21   Permalink alla discussione  Visita l'Homepage di FantaskiNews Invia a FantaskiNews un Messaggio Privato Aggiungi FantaskiNews alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Consiglio FISI: in sette sull'Aventino
di Luca Perenzoni

Meglio precisare subito: la sede della Fisi è ancora in via Piranesi a Milano e non sui colli romani. Ma l'episodio di due millenni or sono torna utile per raccontare quanto avvenuto oggi in occasione del consiglio federale convocato su esplicita richiesta di un gruppo di consiglieri intenzionati ad andare a fondo alla vicenda giudiziaria che vede il presidente Giovanni Morzenti condannato in primo grado a 4 anni e mezzo per concussione.

Il confronto, come detto, era previsto per oggi. E ben presto si è tramutato in scontro. Sin dalle prime parole è apparso chiaro come il presidente non fosse intenzionato a lasciare la sua carica come d'altronde lo statuto gli consente di fare, al pari di non prevedere la possibilità di un'autosospensione, richiesta in seconda battuta da un gruppo di sette consiglieri. Dopo il racconto dell'iter processuale da parte dello stesso Morzenti, la discussione si è spostata proprio sull'utilità ed il beneficio per la Fisi di essere presieduta da una guida soggetta a simili pendenze giuridiche. Una discussione che evidentemente poco ha soddisfatto il gruppo di contrari a Morzenti che ha quindi deciso di abbandonare la seduta, lasciando come unico rappresentante il consigliere varesotto Marco Mapelli a concludere i lavori. Le cronache delle ultime settimane non lasciano dubbi sui nomi dei membri che hanno optato per la ritirata sull'Aventino: Kristian Ghedina, Gabriella Paruzzi, Rainer Senoner, Lorenzo Conci, Anastasia Cigolla ed Enzo Sima.

Sette nomi che vanno a costituire quello che loro stessi hanno battezzato Gruppo Etico: "La Federazione italiana sport invernali è chiamata ad una svolta importante che, individuato un programma giusto e condiviso, la riporti in un ambito etico e morale oltre che sportivamente e giuridicamente ineccepibile» “La nostra frustrazione – continuano i consiglieri - è legata soprattutto alla sensazione che non sia stato concesso il tempo necessario per approfondire tutte le possibilità di assumere all’unanimità un provvedimento a tutela dell’immagine della Fisi. Chiediamo un importante quanto opportuno passo indietro che, negli interessi dei tesserati e di tutta l’attività sportiva, consenta il passaggio delle funzioni gestionali al vicepresidente vicario fino al completo chiarimento della situazione personale di Morzenti in sede giuridica”.

Ed il resto del consiglio? Compatto ha proseguito i lavori, conclusisi con la richiesta al presidente di indicare il nominativo del consigliere che dovrà occupare il suo posto (senza diritto di voto) nel consiglio Fis, dopo la sospsensione caldamente consigliata dall'organo internazionale all'indomani della condanna di Morzenti.

Insomma, la tempesta continua a soffiare sulla Fisi e le vele sembrano essere sembre più tese...

Enrico
Pronto per il Comitato




Campania


3197 Messaggi

Inserito il - 19 nov 2010 : 19:27:57   Permalink al post Invia a Enrico un Messaggio Privato Aggiungi Enrico alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Le ritirate sull'Aventino non hanno mai prodotto nulla di buono! L'opposizione si fa in consiglio. Va bene il gesto al momento ma devono andare alla prossima riunione per svolgere appieno il proprio compito istituzionale per garantire e proteggere gli interessi di quanti li hanno eletti. Nel pieno rispetto del loro mandato.

Enrico V.
Al mio segnale scatenate l'inferno ("Il gladiatore" di R. Scott)
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truddo
Conduzione




1459 Messaggi

Inserito il - 19 nov 2010 : 19:42:07   Permalink al post Invia a truddo un Messaggio Privato Aggiungi truddo alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Giusto per precisione, come già detto da Enrico: non è corretto dire "con la richiesta al presidente di indicare il nominativo del consigliere che dovrà occupare il suo posto nel consiglio Fis" perchè nessuno può prendere il suo posto (quindi con diritto di voto) ma un semplice delegato uditore senza diritto di voto. Non è proprio la stessa cosa.

Prego conferire...
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perlu
Moderatore




Trentino


4923 Messaggi

Inserito il - 19 nov 2010 : 20:06:29   Permalink al post  Visita l'Homepage di perlu  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di perlu Invia a perlu un Messaggio Privato Aggiungi perlu alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Sì truddo, hai ragione. Mi è rimasta nella penna la precisazione.
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eugenio
Sono Azzurro di Sci




Trentino


8581 Messaggi

Inserito il - 19 nov 2010 : 20:25:56   Permalink al post Invia a eugenio un Messaggio Privato Aggiungi eugenio alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
la penso esattamente come Enrico... i consiglieri dissidenti rappresentano una porzione non indifferente dell'elettorato e dei tesserati e il loro compito è quello di continuare a farlo nella sede naturale: il consiglio.
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larousse
Cristiania


Estero


801 Messaggi

Inserito il - 19 nov 2010 : 20:34:49   Permalink al post Invia a larousse un Messaggio Privato Aggiungi larousse alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
e comunque il vicepresidente è il clone del presidente , quindi di fatto non cambierebbe nulla
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eugenio
Sono Azzurro di Sci




Trentino


8581 Messaggi

Inserito il - 19 nov 2010 : 20:48:33   Permalink al post Invia a eugenio un Messaggio Privato Aggiungi eugenio alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
non sono del tutto d'accordo...
cambierebbe tutto, visto che la questione è di forma e non di sostanza;
mi spiego meglio: non è importante quanta influenza possa avere Morzenti in FISI in seguito ad un suo (anche temporaneo) allontanamento;
è semplicemente fondamentale che lui non sia più il presidente della FISI in pendenza di un giudizio che ha già espresso provvisoriamente il suo esito.
questo è, da quello che si capisce, il nocciolo della questione.
Secondo il mio personale parere vedo poca differenza fra il Morzenti indagato e il Morzenti condannato in primo grado...
se stiamo parlando di un comportamento "doveroso" poteva anche intervenire prima, perchè l'ombra sulla rettitudine del massimo esponente della Federazione, a torto o a ragione, c'era già tutta.
oggi forse c'è un sentimento diffuso più forte che cavalca l'indignazione, perchè una sentenza, anche se non definitiva, riesce a dare molta più concretezza all'immagnario collettivo di colpevolezza.
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Enrico
Pronto per il Comitato




Campania


3197 Messaggi

Inserito il - 19 nov 2010 : 21:39:36   Permalink al post Invia a Enrico un Messaggio Privato Aggiungi Enrico alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Sarà anche perchè siamo l'unico paese al mondo in cui c'è un simile garantismo.
Ora però un tale sistema, sacrosanto in un paese democratico ed efficiente, si sta rivelando come lo strumento più abusato dai colletti bianchi per poter conservare centri di potere con i quali rendere sempre più difficoltoso il percorso della giustizia.
La storia e la cronaca ci insegnano che in Italia chi occupa una carica ha buone possibilità di mantenere un efficace muro di gomma attorno a sé, che in qualche modo lo aiuta a "proteggersi", impedendo un corretto funzionamento della giustizia.
Inoltre c'è veramente una sproporzione fra l'etica morale del comportamento che si richiede agli atleti rispetto a quanto richiesto ai propri dirigenti federali. Se vengo beccato a succhiare caramelle colombiane, che a mia insaputa contengono parti di derivazione della foglia di coca, vengo squalificato per almeno 2 anni (indipendentemente dalla mia buona fede). La legge non ammette ignoranza. Se invece il presidente durante la propria personale attività lavorativa (che ben inteso comunque riguardava un attività connessa al mondo della montagna) viene condannato (anche se in primo grado e quindi per l'ordinamento penale sono innocente fino ad una sentenza passata in giudicato) può tranquillamente presiedere una carica che gli permette di far giudicare i suoi tesserati deferendoli alla giustizia sportiva, anche se al momento non è propriamente un cavaliere senza macchia, perché nell'ordinamento sportivo (ed anche in quello internazionale) se sono giudicato colpevole nel primo grado sono comunque sospeso da ogni attività, anche se posso ancora ricorrere al Tribunale di Losanna del CIO per far riconoscere le mie ragioni. Lo statuto lo sappiamo tutti benissimo è stato rinnovato subito dopo tangentopoli ed il riferimento ai richiami delle sentenze passate in giudicato sono figlie della crisi di rigetto del mondo politico a quelle inchieste.
In tutti i paese occidentali esistono più gradi di giudizio, ma in tutti questi se sei condannato in primo grado devi come minimo dimetterti da qualsiasi incarico. Se non lo dice il diritto lo dovrebbero prescrivere certi valori morali e sportivi.
Ma se uno (e dico uno generico) è indagato per reato come la concussione e nell'eventualità che veramente fosse colpevole, può davvero essere una persona dotata di una simile moralità? Francamente ne dubito. Per questo motivo lo statuto è sbagliato e andrebbe adeguato alle leggi di riferimento internazionali o quanto meno riparametrate sugli stessi termini di rigore e celerità richiesti in ambito sportivo. Dimettersi da un simile incarico, inoltre, non significherebbe in alcun modo riconoscersi colpevole, bensì avere la sensibilità di voler proteggere le persone ed il mondo che si dice di AMARE.
Anni fa un certo ministro della repubblica indagato da un tribunale lombardo si dimise dal proprio incarico per potersi liberamente difendere senza obbligare il governo a doversi continuamente difendere dalle accusa di avere all'interno dello staff ministeriale una persona accusata di corruzione/concussione. Orbene sappiamo tutti come finì quella vicenda. I Tribunali lo giudicarono innocente con formula piena. Ma il contributo migliore alla propria immagine lo ha reso proprio con le sue dimissioni che oltre a favorire una migliore difesa personale aveva offerto un validissimo contributo al paese rendendo più stabile il governo di allora.
Chiaramente in Italia i buoni esempi non vengono mai seguiti.
Per le mie esperienze passate in ambito penalistico poi, l'accanimento nell'attaccarsi alle proprie cadreghe non ha quasi mai prodotto effetti benefici alle vicende processuali. L'hanno sicuramente rallentata ma mai evitata ... salvo le eccezioni "ad personam"!

Modificato da - Enrico in data 19 nov 2010 21:45:19
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Enrico
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Campania


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Inserito il - 19 nov 2010 : 21:51:49   Permalink al post Invia a Enrico un Messaggio Privato Aggiungi Enrico alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
eugenio ha scritto:


... Secondo il mio personale parere vedo poca differenza fra il Morzenti indagato e il Morzenti condannato in primo grado...
se stiamo parlando di un comportamento "doveroso" poteva anche intervenire prima, perchè l'ombra sulla rettitudine del massimo esponente della Federazione, a torto o a ragione, c'era già tutta.
oggi forse c'è un sentimento diffuso più forte che cavalca l'indignazione, perchè una sentenza, anche se non definitiva, riesce a dare molta più concretezza all'immagnario collettivo di colpevolezza.

Verissimo, ma quel passo indietro non gli è mai stato richiesto, né dai suoi sostenitori, né tanto meno dal CONI. Si è preferito fare come gli struzzi, sperando in una conclusione favorevole della vicenda processuale. Speranza fino ad adesso delusa ampiamente.

Enrico V.
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brunodalla
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Lombardia


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Inserito il - 19 nov 2010 : 22:11:50   Permalink al post  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di brunodalla Invia a brunodalla un Messaggio Privato Aggiungi brunodalla alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
eugenio, pur concordando con te con quello che hai scritto, e anche con enrico, ti devo ricordare che in questo paese la forma è una cosa di cui si fa volentieri a meno, in una qualsiasi carica che si sta ricoprendo, anzi, è quasi un fastidio. conta la sostanza, e la "cadrega".
dirò di più, qua morzenti paradossalmente ha sfruttato in pieno le possibilità delle regole vigenti della fisi, perchè l'elezione si è svolta non più tardi di 6 mesi fa, con già le indagini e forse anche il processo già in corso, e comunque credo con un rinvio a giudizio. è l'assemblea elettiva che doveva comportarsi di conseguenza, sapendo che cosa stava succedendo ad uno dei due candidati. oppure non lo sapeva? c'è stata informazione a riguardo? morzenti sapeva bene che cosa stava succedendo, dubito che non lo sapesse chi lo ha eletto. per cui, colpe da dividere fra i due soggetti, l'eletto e gli elettori.
che poi gli elettori siano stati in qualche modo "raggirati", come si saprà fra un paio di mesi, è un altro discorso.
io temo che per evitare in futuro casi del genere ci voglia un profondo cambiamento delle regole, cioè dello statuto. sarà in grado il mondo dello sci di cambiarlo?

brunodalla
da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore
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Enrico
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Inserito il - 19 nov 2010 : 22:15:55   Permalink al post Invia a Enrico un Messaggio Privato Aggiungi Enrico alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Infatti per questo siamo lo zimbello di tutto il mondo civile. Il mondo dirigenziale dello sport purtroppo non fa eccezione.
Che tristezza!!!!!!

Enrico V.
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brunodalla
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Lombardia


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Inserito il - 19 nov 2010 : 22:25:23   Permalink al post  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di brunodalla Invia a brunodalla un Messaggio Privato Aggiungi brunodalla alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
come anche si evince dalle ultime frasi dell'articolo di perlu.
"...dopo la sospensione caldamente consigliata dalla fis all'indomani della condanna...".
non si può non notare la diversità di comportamento: basta un semplice "consiglio", all'estero, e immediatamente l'interessato si fa da parte. non basta una forte protesta di buona parte del consiglo, in italia, e si continua come se niente fosse, così come si poteva capire dal comunicato stampa della fisi.

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quilodico
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Inserito il - 19 nov 2010 : 23:31:02   Permalink al post Invia a quilodico un Messaggio Privato Aggiungi quilodico alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Totale, profonda, buia tristezza.
Stiamo assistendo a un teatrino mai verificatosi prima d'ora nella storia della FISI.
Povera italia (il minuscolo è d'obbligo). Posso anche fare finta di capire (ma assolutamente non giustificare) la posizione del presidente, ma dai suoi consiglieri mi aspettavo un atteggiamento meno all'italiana. Ennesima figuraccia a livello internazionale, che la nostra federazione non meritava.
Eppoi parliamo dei politici di roma...
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truddo
Conduzione




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Inserito il - 20 nov 2010 : 06:21:54   Permalink al post Invia a truddo un Messaggio Privato Aggiungi truddo alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
@Perlu: non voleva essere un appunto ma solo un chiarimento per evitare fraintendimenti...

Prego conferire...
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truddo
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1459 Messaggi

Inserito il - 20 nov 2010 : 06:23:56   Permalink al post Invia a truddo un Messaggio Privato Aggiungi truddo alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
da Raceskimagazine (scusate la pubblicità ma leggete i commenti anche lì, sono molto interessanti...) (per inciso al CONI sarebbe anche ora che qualcuno dicesse qualcosa e facessero finire le bugie del personaggio... insomma un po' di dignità anche da parte loro):

Morzenti non fa una piega: "Avanti deciso"


"Il Coni mi sostiene. Mi devo far processare da Conci e Senoner?"

19/11 | di Gabriele Pezzaglia |

Un’altra giornata convulsa quella di Giovanni Morzenti. In Consiglio tensione, nervosismo. Un Consiglio infuocato, con attacchi frontali, duri da entrambe le parti. Senoner e Schmalzl si attaccano, Cigolla e Chechi urlano l’una contro l’altro. Anche Morzenti alterna scatti d’ira a momenti di riflessione. Ormai è inutile fare finta di niente: la Fisi è spaccata, anche se la maggioranza è ben salda attorno al presidente. La minoranza, ‘i sette’, chiedono che almeno si autosospenda, ma i fedeli del presidente fanno quadrato intorno al ‘capo’. “La autosospensione non esiste, è una formula che si sono inventati. Io sto al mio posto, devo dare retta alla maggioranza o alla minoranza? Cosa devo fare, farmi processare da Conci e Senoner? Ma dai..”. Abbiamo contattato al telefono Morzenti, All’inizio pareva freddo, poi ha un sussulto di rabbia per quanto accaduto, poi più tranquillo, a spiegare di aver cercato un confronto, la mediazione : “Hanno voluto rompere a tutti i costi, non mi darebbero nemmeno il diritto di difendermi. Non capisco, ho anche cercato un’intesa, offerto alla minoranza di entrare nell’ufficio di presidenza, ma non c'è stato verso. Io ho fatto un passo in avanti, a differenza loro. Hanno ragione i Piccin, i Fontana, quando hanno sostenuto che in Fisi è stato fatto tutto in maniera corretta cercando sempre il coinvolgimento di tutti..”. Morzenti tira in ballo il Coni: “Se mi sostiene? Dicono che ho risanato i conti, che gli stipendi arrivano regolari, che l’attività prosegue. Non è difficile trarre le conseguenze di cosa pensa il Coni sul mio mandato..Agli Stati Generali ho avuto una conferma ulteriore. Insomma, vado avanti deciso. Non mi faccio certo processare da chi non accetta alcun tipo di dialogo”.

Prego conferire...
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eugenio
Sono Azzurro di Sci




Trentino


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Inserito il - 20 nov 2010 : 09:14:08   Permalink al post Invia a eugenio un Messaggio Privato Aggiungi eugenio alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
sono due le cose che mi "impensieriscono" maggiormente in questa vicenda.
La prima è che la FISI non è un soggetto che esaurisce le proprie funzioni all'interno di se stessa.
Fa parte di un organismo internazionale, la FIS e di un organismo nazionale, il CONI.
Quanto al primo trovo incomprensibile che il presidente si uniformi ad una regola autosospendendosi dal consiglio FIS (mi pare che abbia fatto esattamente questo) e la ignori a casa propria, quando il principio che dovrebbe applicare è esattamente lo stesso, prendendo a pretesto il fatto che la regola da noi non esiste, senza porsi il problema del perchè esista quella regola all'estero.
Anche nella stragrande maggioranza degli ordinamenti stranieri vige il principio della non colpevolezza fino alla sentenza definitiva...
Quanto al secondo aspetto trovo sconcertante che la componente pubblicistica della FISI, nel quadro più ampio dell'ordinamento sportivo nazionale, sia compatibile con un capo di imputazione (e a maggior ragione con una condanna) che comporti l'interdizione dai pubblici uffici e che quindi un presidente possa continuare a porre in essere atti di rilievo pubblicistico in un regime di interdizione (anche se solo potenziale).
Qui il problema non è cosa prevede lo statuto, ma cosa prevede la logica e un minimo di valutazione giuridica d'insieme della vicenda.

Modificato da - eugenio in data 20 nov 2010 09:20:04
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